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Chi seleziona le idee nel contest per un logo contro la violenza sulle donne?

di Elisabetta P.

L’altro giorno avevo letto di un contest dell’Onu che prevede la creazione di un logo contro la violenza sulle donne; mi è sembrata un’idea carina e ho segnalato la pagina (http://www.ilcorpodelledonne.net/?p=5692) a due amiche. Una di loro si è però accorta che uno dei premi del concorso è un tirocinio presso Fabrica, il centro fondato da Benetton e Toscani. Non solo; Fabrica si occuperà anche di selezionare le idee migliori e quindi il vincitore o la vincitrice della categoria giovani. A me è sembrato un vero paradosso.
Stamane ho inviato la seguente mail all’Aidos e in cc all’UNRIC (ONU) Italia.
Attendo una risposta!

Spettabile Aidos,
Vi scrivo per esprimere il mio sconcerto di fronte alla scelta di coinvolgere nell’ambito del concorso ‘No alla violenza contro le donne’ l’azienda Fabrica, fondata da Luciano Benetton e Oliviero Toscani.
La mia perplessità scaturisce dal fatto che il concorso dovrebbe essere “incentrato sui temi della parità di genere e sulla cessazione di tutte le forme di violenza contro donne e ragazze” (dal vostro sito web) e dovrebbe avere l’obiettivo di “aumentare la consapevolezza e denunciare la violenza contro le donne” (dal vostro sito web), istanze che contrastano con il pensiero del signor Oliviero Toscani, il quale ha creato delle campagne pubblicitarie che indubbiamente oggettivizzano e sviliscono i corpi delle donne, come si può facilmente evincere da una delle sue ultime produzioni che consiste in un calendario in cui viene utilizzata una serie di foto di pubi femminili accostati alla pelle conciata, calendario di cui l’UDI (Unione Donne Italiane) ha chiesto il ritiro:

http://unionedonne.altervista.org/index.php/comunicati/2011/366-vera-pelle-conciata.html

Come se non fosse sufficiente, qualche settimana dopo l’uscita del suddetto calendario, Olivero Toscani ha espresso dichiarazioni intrise di livore verso le donne nella seguente intervista:

http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/02/26/AOpJwu-toscani_oggetto_schifo.shtml

Cito dall’intervista alcuni pensieri rivolti alle donne italiane:

“Fanno schifo. Preferiscono puntare sulla bellezza, anziché sull’intelligenza. Povere donne”, “Mi fate schifo”, “Per fortuna non ho mai avuto mogli italiane. Culi bassi, gambe corte e ascelle pelose. Mi state sulle palle.”

Ora, è paradossale che il vincitore di un concorso che mira ad innalzare il livello di consapevolezza sulla violenza contro le donne e a promuovere la parità tra i generi venga selezionato proprio da un’azienda il cui fondatore contribuisce sostanzialmente a creare un clima culturale che va in direzione opposta, sia con la sua produzione pubblicitaria sia con le dichiarazioni alla stampa.
Ugualmente sconcertante che il premio per la migliore idea sia un tirocino nell’azienda sopracitata.
Vi chiedo di ripensare alla vostra scelta poichè in questo modo l’iniziativa, di per sè encomiabile, viene inficiata e perde ogni parvenza di credibilità.

Update: Dall’ufficio stampa di Aidos rispondono dicendo che:

Oliviero Toscani, sebbene sia stato uno dei fondatori, non è più alla guida di Fabrica da molti anni e che il Concorso è indetto da Unric, il Centro regionale di informazione delle Nazioni Unite per l’Europa occidentale e AIDOS è partner della campagna, insieme ad altre organizzazioni.

Posted in Corpi, Iniziative, Pensatoio, R-esistenze.