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Dell’eversione e degli embarghi economici alla stampa non allineata

http://www.youtube.com/watch?v=pQ4QOQdnifk

Questo video è passato di link in link tra Malefimmine, Degeneri, Pulci nelle recchie in questa cosa virale che sono i social network. E’ una animazione sulle mestruazioni. Le spiega in modo semplice e senza stare a girarci intorno. Certo omette particolari truculenti come il dolore che talvolta provocano le contrazioni che aiutano l’espulsione dell’ovulo, cosa che avverrebbe ogni mese. Omette di approfondire la materia che spiega l’evoluzione dell’assorbente, da panno di cotone a missile terra aria con o senza ali da fiondare ad argine dello straripamento. Se volete approfondire potete comunque leggere un bel libro e guardare nel sito che si occupa de "Le mie cose"  in maniera fantastica.

La premessa vorrebbe essere una metafora di una fisiologia della storia che nessuno può negare. Il sangue, il dolore, le ferite, scacciano via anche i fenomeni più abbarbicati al presente, disposti a tutto pur di cancellare la memoria del passato e di controllare il futuro.

Leggevo un paio di libri (Addio alle masse, Tolleranza e libertà) e mi è venuto in mente, per strane associazioni di pensiero, "1984" di George Orwell (trovate i primi capitoli pubblicati QUI, in lingua inglese). Fu Orwell a parlare di Grande Fratello (il Grande Fratello vi guarda), inteso come governo che lui immaginava avere un controllo totale sull’intera società.

Gli slogan di governo erano: La guerra è pace; la libertà è schiavitù; l’ignoranza è forza. Un altro slogan era: Chi controlla il passato, controlla il futuro. Chi controlla il presente, controlla il passato.

Orwell aveva immaginato un personaggio chiamato Winston Smith alle prese con un governo che aveva dato un nuovo nome alla nazione, aveva istituito la settimana dell’odio, i due minuti dell’odio quotidiani, l’uniforme del partito, la polizia del pensiero o psicopolizia, il ministero della verità che si occupava della stampa, dei divertimenti, delle scuole e delle arti, tutti settori da controllare per operare revisionismi e cancellazioni di identità qualora queste fossero sparite per volere del grande fratello.

C’era il ministero della pace che si occupava della guerra, il ministero dell’amore che manteneva l’ordine e faceva rispettare la legge, il ministero dell’abbondanza che era responsabile dei problemi economici. I prodotti in commercio si chiamavano "gin della vittoria", "sigarette della vittoria" e il sesso era regolato dall’etero-dossia (nel senso di culto etero normato) con l’aiuto di una lega anti-sesso a meno che non fosse riproduttivo. Il grande fratello tuttavia lasciava sopravvivere, anzi lo creava ad arte, un filone di intrattenimento per quelli che chiamava prolet: avvenimenti sportivi, cronaca nera, romanzetti, come potrebbero essere le attuali fiction, certi filmetti pieni di cosce e seni nudi, canzonette sentimentali. 

Vi giuro che è un gran libro è vale la pena di leggerlo e per gli appassionati potete cercare anche il film che però secondo me non rende quanto la narrazione scritta.

Si parlava di mestruazioni. Ebbene, il punto è che è fisiologico che vi sia qualcosa o qualcuno che vi si installa da qualche parte, che mai ritiene di volersi muovere, che strepita, urla, minaccia, intimidisce, piagnucola in modo patetico ovunque egli si trovi. E’ fisiologico anche che tanto strepitare non impedirà al sangue di scorrere e quando il sangue scorre porta via con se’ le cose belle e quelle brutte. Si, anche quelle brutte.

Oggi berlusconi, colui che per la stampa estera è solo un feudatario un po’ più evoluto in una landa fatta di protettorati secessionisti, all’assemblea degli industriali, che chiedono la luna senza mai dare garanzie occupazionali a nessuno, ha recitato il suo solito mantra su noemi, papi, minorenni, calunnie, e bla bla bla. Ad un certo punto si è spinto in quella dimensione nella quale entra quando si lascia sfuggire delle cose gravissime che poi puntualmente smentirà o descriverà, naturalmente, come frasi che sono state fraintese.

Berlusconi indica alla sua gente, IL SUO POPOLO, il prossimo obiettivo da perseguire. Chiama l’opposizione, assieme alla magistratura, alla stampa, a chiunque non la pensi come lui, eversivi. Tutti eversivi. Lui sarebbe vittima di un complotto internazionale (dato che è la stampa estera che parla molto peggio di lui), ovvero di un piano eversivo.

Parliamo di uno che vuole demolire la costituzione, che sta facendo riforme a colpi di fiducia bloccando la discussione e il voto parlamentare, che viene dalle file della P2, quella si con un gran piano eversivo.

Ma a parte questo il punto è che continua insistentemente a delegittimare l’opposizione, a dichiararsi al di sopra di tutto e di tutti e istiga, esorta indirettamente IL SUO POPOLO a non arrendersi semmai alle prossime elezioni capitasse che lui perdesse, a combattere pur di metterlo al sicuro. Invoca difesa, fedeltà e fiducia incondizionata. 

Come dire, pensando proprio per assurdo: dobbiamo aspettarci che IL SUO POPOLO, o l’esercito che sta costruendo il prode Saya, prenda le armi per rovesciare un eventuale governo di centro-sinistra? Come in Iran, uguale…

Poi dice un’altra cosa gravissima. Dichiara aperto l’embargo economico contro la stampa che osa parlare male di lui ed esorta le imprese a non comprare spazi pubblicitari presso quel tipo di giornali. La nota revisionista (eccolo il ministero della verità in azione) procede immediatamente e risponde alle risposte incazzate del pd e dell’idv sostenendo che intendeva dire che non bisognava dare "risalto" a quei giornali.

Solita paraculation presidenziale che non riesce comunque a celare un dato fondamentale: un uomo ricco e potente urla, strepita, si attacca a tutto, intimidisce, ti toglie il pane di bocca se tu non ti dimostri sufficientemente suddito, schiavo e in linea con il suo pensiero. Questa è solo una delle conseguenze di una mancata legge sul conflitto di interessi. Quella che il centro sinistra per ben due volte, con d’alema, con prodi, non ha voluto fare.

Con lui o contro di lui. Se non sei con lui ti taglia i viveri come farebbe un padre padrone con il figlio dissenziente che osa pensare in maniera autonoma. Se non sei con lui ti becchi la sua arroganza e le sue intimidazioni. Quello che non può fare con un colpo di mano, una bella vendetta militare sui giornali che non gli garbano, lo fa considerando il mondo delle imprese come fossero sue truppe e invitandole a togliere linfa a chi non accetta di tacere.

La mafia si comporta esattamente così: Peppino Impastato fu quello che mise in crisi il boss di Cinisi Badalamenti semplicemente parodiando sulla sua figura e narrando le sue gesta in satira attribuendogli il nomignolo di Don Tano Seduto. Nel giro di poco tempo i bambini di Cinisi chiamavano il boss allo stesso modo. Lo sfottevano, ridevano alle sue spalle. Lui aveva perso il rispetto e l’autorevolezza. Per quanto cercasse di essere simpatico appariva sempre più patetico. Provò ad intimidire la famiglia di Peppino, usò gli stessi stratagemmi: ti tolgo i viveri, ti uccido in termini sociali. Peppino non si lasciò intimidire e nonostante i grandi contrasti all’interno della sua famiglia proseguì le sue trasmissioni in una piccola radio che si chiamava Radio Aut. Don Tano Seduto lo fece ammazzare poco tempo dopo. Se tutto ciò fosse accaduto oggi Don Tano avrebbe semplicemente fatto querela per diffamazione, avrebbe richiesto un risarcimento milionario tanto per spezzargli ben bene le gambe e sarebbe immediatamente stato eletto, come perseguitato dalla sinistra bolscevica, ad una delle tante poltrone parlamentari.

A quel tempo però il sangue di Peppino ha preso a scorrere così violentemente che è diventata una folla immensa, una enorme quantità di persone che per anni hanno combattuto per imprimere in quella terra un principio: assieme al sangue di Peppino, meraviglioso e coraggioso ragazzo, è andato a fare in culo anche quello di Don Tano.

Questo sono le mestruazioni, in poche parole. Il sangue lava tutto. Chi lo fa scorrere viene travolto da esso.

Che dire di più: dopo il presidente papi, il presidente operaio, il presidente ferroviere, abbiamo anche il presidente martire della stampa libera che lui sta cercando di far chiudere in tutti i modi.  

Vado a cambiarmi l’assorbente. 

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. alba says

    Fantastico post (come al solito)

    (ad essere pessimiste allora dobbiamo anche penssare alla menopausa, e a come in essa si esprima il “fiume”)