—>>>Update: QUI l’appello in lingua inglese e spagnolo.
E’ nota la questione della chiusura del Corso di Studi di Genere nell’Università Calabrese. Non è una notizia che può lasciare indifferenti. Non ci stanno le studentesse, non ci stiamo noi, non ci sta nessuna persona che capisca quanto sia importante che in una Università, specie se nel sud, esista un Corso del genere.
Questa storia riguarda tutte noi. Non è una questione personale ma è una faccenda politica, che indica precisamente in quale punto tra le priorità di spesa stanno le questioni di genere.
Noi invitiamo tutte a immaginare mille lezioni di studi di genere per strada, nelle città in cui questo è possibile, che parlino di quello che nelle Università manca e di saperi che vengono confinati a margine.
Bisogna comunicare in modo chiaro che questa decisione non ci piace. Lo facciamo anche con questo Appello.
Chiediamo che il Corso di Studi di Genere sia reinserito nell’offerta formativa dell’Ateneo. Vogliamo Corsi di Studi di Genere in ogni Università.
Firmate con noi? Grazie!
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Il Corso di Studi di Genere dell’Università della Calabria, tenuto a Rende presso il Dipartimento di Sociologia da Laura Corradi, (ricercatrice docente) non esisterà più perché hanno deciso di chiuderlo.
A dispetto del successo dello scorso decennio, frequentato da centinaia di studentesse, il Corso è stato via via rimpicciolito, nonostante la determinazione delle studentesse a seguirlo e della docente a tenerlo a titolo gratuito. Le studentesse denunciano che è stato piazzato alla stessa ora di altri appuntamenti importanti e obbligatori. Reso difficile da seguire si è ridotto quest’anno a 15 allieve. Tagliare via questo Corso come materia superflua è diventato così molto semplice.
Il Corso è stato una importante palestra di empowerment per tantissime ragazze, giovani femministe dottorande in cerca di audience, ricercatrici migranti, precarie ‘cultrici della materia’, tante persone che infatti non accettano passivamente questa decisione. Tra l’altro il Corso nel contesto calabrese rappresenta una reale opportunità per donne e uomini che vogliono acquisire gli strumenti critici per leggere anche la propria realtà.
Questo Corso di Studi dovrebbe rimanere una opportunità per coloro che lo preferiscono, anzi crediamo che gli studi di genere dovrebbero essere valorizzati, l’Università potrebbe usarli come corsi base del primo anno, come esempio di sapere teorico e pratico interdisciplinare, come visione critica necessaria di una cultura che fissa i ruoli di genere, patologizza le differenze o le inferiorizza, impone etero-normatività.
Chiediamo perciò che si reinserisca il Corso di Studi di Genere, con risorse adeguate, nell’offerta formativa dell’Ateneo.
per adesioni, scrivi a:
vogliamostudidigenere@grrlz.net
vogliamostudidigenere[at]grrlz.net
Firme (in aggiornamento)
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In support of the advancement of the intelectual development of the young women and men of Calabria’s student body, I oppose to the closing of the Gender Studies course touch by Prof. Laura Corradi
Serena, la professoressa è Beatrice Pisa, è andata in pensione un po’ “forzata” quest’anno. So che collabora con la Salvetti di Storia contemporanea
I strongly oppose the closing down of the course of gender studies of prof. Corradi
I feel very sad about the closing down of Prof. Corradi’s course.
I strongly oppose the closing down of course of gender studies of Prof. Corradi.
Naturalmente non mi meraviglia affatto l’abolizione di un corso “sovversivo” : il pensiero unico impone le sue leggi, e non da ora . Dacchè esistono anche isituzionalmente, gli Studi di genere non hanno mai avuto vita tranquilla, anzi : laddove si sia istituita qualche cattedra, mi risulta che l’insegnamento sia stato guardato costantemente con occhio torvo dalla gran maggioranza della “Accademia”.
In verità, le mie informazioni riguardano la Statale di Milano, e non di prima mano, ma mi riesce difficile ipotizzare reazioni dissimili in altri Atenei..
Sarei lieta di essere smentita.
Aleksandra! Chi era la professoressa che sosteneva il corso di Storia delle Donne alla Sapienza? Io mi sono iscritta a Storia quest’anno e vorrei contattare il/la docente per approfondire l’argomento, anche da sola.
Grazie!
purtroppo non solo nell’universioà della Calabria si stanno abolendo gli studi di genere e si tagliano i finannziamenti: bene ha fatto Laura Corradi a denunciarlo e ringrazio voi per la diffusione e l’appello. L’adesione è anche del laboratorio politiche in-differenti di Torino
Non si può prescidere dalla riflessione sul ruolo delle donne nella società, soprattutto in questo momento storico.
Reinserite il Corso di Studi di Genere nell’offerta formativa dell’Università della Calabria !
Aderisco alla richiesta di rispristino del corso di Studi di genere presso l’Università Calabrese. Guglielmo Abbate
Aderisco volentieri all’appello per ripristinare il corso di studi di genere tenuto da Laura Corradi. Il trattamento riservato dall’università della Calabria è abituale nel caso dei corsi di studi delle donne (tenuti fin dagli anni ’70 da vegliarde come me, e successivamente agli altri su temi affini poi confluiti negli ‘studi di genere’,. Questi sonoufficialmente insegnati solo dal 2000 in avanti, (ma in pratica da oltre 20 anni tenuti in molte università italiane.
Un tempo la marginalità ed emarginazione (sorelle di questi studi) non era neanche commentata in pubblico, bene ha fatto Laura Corradi a denunciare questo vergognoso attacco. Temo purtroppo che questa denuncia capiti in un momento in cui in tutte le università e corsi di studi si lamentano tagli di spesa e cosiddette razionalizzazioni.
E’ fondamentale non perdere questo patrimonio di conoscenza trasmesso attraverso questo insegnamento
I definitely oppose closing prof. Corradi’s gender studies courses.
I oppose the closing down of the course of gender studies of prof. Corradi.
Aderisco, c’è tanto bisogno di riflettere sul femminile!
RMA student Utrecht University
La facoltà di scienze politiche dell’Università di Roma “La Sapienza” ha abolito, a partire dall’anno 2012/13 il corso di “Storia delle donne”. Il motivo, a quanto pare, sarebbe la mancanza di risorse economiche e a farne le spese è stato proprio questo corso, evidentemente considerato di minore importanza (trattandosi tra l’altro di un esame a scelta).
Mi reputo fortunata di aver fatto parte dell’ultima generazione ad aver avuto la possibilità di frequentare il corso prima della sua abolizione, anche perché trattava tematiche che non avevo mai affrontato nel mio lunghissimo percorso di studi.
Si tratta di un’enorme perdita, e sono estremamente dispiaciuta per le generazioni future che non avranno la possibilità di approfondire la storia delle donne, confermando così l’invisibilità di quest’ultime nei programmi scolastici.
Il corso di Studi di Genere va urgentemente ripristinato nell’offerta formativa dell’Università della Calabria!
Chiedo che il Corso di Studi di Genere sia reinserito nell’offerta formativa dell’Università della Calabria.