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#StopFemminicidio e non sono un #mediacomplice

L’appello parte dal basso. Precisamente da QUI. Da QUI. Mettiamo assieme iniziative, appuntamenti, qualunque cosa vogliate inventare per tentare di fermare questo sterminio di persone, donne, uomini e bambini.

#81 vittime (incluso due uomini e tre bambini vittime collaterali) per il 2012. #stopfemminicidio: bisogna fare qualcosa. Una campagna come #save194. Ora c’è da salvare le donne. #savewomen? Senza foto con donne e occhi pesti, passive e non reattive. Immagini arrabbiate, attive, reattive. Donne forti, potenti, che hanno solo bisogno di strumenti per rimettersi in piedi e mollare l’uomo che le ucciderà. Sicurezza per le donne, per esempio, è: casa e lavoro. Senza casa e lavoro non c’è sicurezza. La precarietà uccide le donne. Se sei precaria dipendi dall’uomo che ti maltratta e per lasciarlo devi pietire tutele. #notutele: pretendiamo diritti. Per tutte. E siamo nel 2012, perdio, ‘sta storia dell’omicidio per “gelosia” non si può sentire. Il corpo è mio/nostro e ne facciamo quello che ci pare. Mettiamo in piazza la rabbia. Muoviamo il culo, sorelle, compagni, compagne, amici, amiche, ché non serve la propaganda “rosa”. Serve che ci arrabbiamo in “rosso”. E di brutto. Che ne dite? Parlate, parliamo, agite, agiamo. ORA!
(http://femminismo-a-sud.noblogs.org/)
(http://bollettino-di-guerra.noblogs.org/)

La lista delle richieste per le donne che subiscono violenza (aggiungete tra i commenti). Vogliamo:

– casa

– lavoro

– reddito minimo

– centri antiviolenza e case rifugio

– formazione dei luoghi preposti all’accoglienza delle donne che subiscono violenza (istituzioni, sanità)

– un patto da stringere con i media, che scrivano bene e meglio ogni notizia che riguarda la violenza sulle donne

– stop agli stereotipi sessisti.

– +cultura e -securitarismo (non ci servono gendarmi, ci serve che si dica con chiarezza ovunque che la violenza sulle donne è un crimine contro l’umanità)

– una legislazione coerente: no pas e affido condiviso ai genitori violenti. (Non si possono esporre le donne e i bambini, durante o dopo una separazione, alla violenza di uomini vendicativi che inevitabilmente faranno loro del male.)

– un osservatorio che monitori le vittime, i dati statistici sulla violenza contro le donne e i bambini

Alcune donne hanno messo in piedi la pagina facebook #stopfemminicidio

Partecipano, promuovono le campagne (inclusa quella in basso – dite e via via aggiungiamo):

Fuori Genere

Vita da Streghe

RitentasaraiPiùFortunato

E nel frattempo è partito un altro evento fb a partire da Anarkikka. Stefania Spanò. Con il logo che vedete sotto.

 

Posted in Comunicazione, Fem/Activism, Iniziative, Omicidi sociali, R-esistenze.