Skip to content


Noi stiamo dalla parte delle vittime

Roberta Lerici, splendida donna sempre molto attenta a questi fenomeni, riprende dal nostro blog la discussione fotografata su un forum maschilista in cui taluni soggetti si chiedono perchè mai non si dovrebbe ammazzarla, la moglie.

Nel suo post [LEGGI] amplia la ricerca e illustra una serie di altri casi in cui viene giustificato il femminicidio.

Aggiunge una nota, che prendiamo in prestito e condividiamo qui, in cui lei testimonia di una affermazione pronunciata su Rai Uno (Puoi leggere anche il post di Flavia Amabile). Eccola:

Anche Magalli giustifica il femminicidio se l’uomo è stato provocato, lasciato o insultato dall’ex compagna. Dice:”Se poi l’uomo perde la pazienza che glie’ voi dì? ” Sono le 15.20-Rai Uno- programma “A casa di Paola”.E’ una data storica, in Rai si “sdogana” l’omicidio passionale.Magalli riflette,”Certo, esiste l’attenuante della provocazione, ma…” Fra poco potremmo assistere al ripristino delle attenuanti per il delitto d’onore, magari allargato ad altre fattispecie di “provocazioni”?

Così stanno le cose, mentre noi contiamo le donne che muoiono una dopo l’altra, mentre gli uomini continuano ad essere giustificati e mentre c’è chi chiaramente fa un calcolo utilitaristico sulle probabilità di rischio che corrono quelli che ammazzano le mogli.

In una nazione in cui ogni delitto viene raccontato sempre e solo dal punto di vista del carnefice, colui che resta, e mai dalla parte di chi viene uccisa, la vittima, la donna, i bambini, i figli.

Vittimizzazione degli assassini e demonizzazione delle vittime. Noi lo diciamo da tempo, la violenza sulle donne la ottieni grazie alla legittimazione degli assassini perchè è una costruzione culturale e noi stiamo assolutamente dalla parte delle vittime. Senza se e senza ma.

—>>>Bollettino di Guerra

Posted in FaceAss, Misoginie, Omicidi sociali.