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Denuncia per stalking ai vigili misuratori

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/files/2010/10/untitled.jpgRiceviamo e volentieri condividiamo il comunicato di Udi di Napoli che segue il presidio fatto ieri a Castellammare contro l’approvazione di una delibera, comunque approvata, che decide di multare le donne in abiti “succinti”, minigonna, pantaloni a vita bassa, etc. Buona lettura… e attente alla lunghezza delle gonne.

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Il centimetro sulla gonna e le mani nelle borsette!!!!

Castellammare di Stabia: dopo aver chiuso lo sportello antiviolenza, la Giunta legittima le violenze pubbliche. I Vigili investiti dell’onere di perpetrarle.

Il senso profondo della delibera comunale della giunta Bobbio a Castellammare è nient’altro che l’estensione delle violenze sempre subite dalle donne tra le mura domestiche: il capofamiglia punisce, vieta e percuote per impedire che, a parte lui stesso o col suo consenso, qualcuno possa manomettere le donne di sua proprietà.

[Dalla pagina fb Donne]

C’è sempre qualcosa di più dietro le apparenti follie di una politica prepotente e diretta a governare i corpi in luogo delle risorse.

I corpi di donna teatro di guerre, ma anche teatro dell’involuzione generalizzata per giungere ad un nuovo autoritarismo di Stato.

Per tenere i conti in ordine, lo Stato ha privato gli enti locali della possibilità di dare i servizi. In questo le donne sono quelle che pagano sempre il prezzo più alto.

Per la politica è cambiato poco nella stagione della crisi internazionale: la distribuzione delle risorse tra istituzioni e capi è pressoché immutata. Per le cittadine è cambiato invece molto nell’accesso al frutto del lavoro e della cura che producono: il nuovo Welfare è la carità e la beneficenza. il denaro per fare l’una e l’altra, si sa dove trovarlo: nelle borsette delle donne più povere d’Europa.

E il Sindaco Bobbio ha capito bene che ci vogliono nuove regole malamente scritte (ma sarebbe stato in grado di scriverle meglio?). Regole malamente scritte per imporne altre  non scritte, mirate a negare le conquiste femminili : reprimere i bisogni e multare la libertà delle donne, che intanto è sempre in discussione: sia che le si voglia obbligare a scoprirsi e sia se avvenga il contrario.

Nel corso del consiglio è stato vantato l’aumento delle entrate per multe automobilistiche, che però hanno una destinazione rigida. Le multe sulla libertà femminile a cosa dovrebbero essere destinate? Prima di tutto a far bottino di un risultato, da donare ad altri capi, da parte di un’amministrazione incapace di altro.

Le donne in Giunta non sembravano offese: ultime della casta, hanno forse pensato che farsi proteggere dai capi a spese della dignità propria e delle altre, non presenti grandi rischi. Fino a prova contraria!

Ma le regole per ora non lasciano dubbi: la delibera è illegittima. La nostra esperienza ci ha però dato un’altra certezza, le regole si infrangono anche con la forza dello Stato: a Terzigno come a Castellammare, come sempre, tenendo in ostaggio la vita delle donne.

Se ci saremo noi, denunceremo per stalking i vigili misuratori ed invitiamo le altre a farlo. Cos’altro potrebbe essere la sistematica ispezione degli abiti, se non atto persecutorio e ripetuto? Cos’altro potrebbe commettere il vigile che si china per vedere quanto slip si vede, magari alla stessa ragazza ispezionata il giorno prima, e magari quella che gli piace di più?

E se il vigile è una donna? Rifiutarsi, interrompere il comando, sappiamo, comporta gravi ritorsioni. Se il vigile è una donna col centimetro in mano, è certamente un’altra vittima di un potere a misura di uomo. Un potere sempre oltre misura.

Per noi non è finita qui!

Udi di Napoli

Napoli, 26 ottobre 2010

[Vignetta da Udi Reggio Calabria]

Posted in Corpi, Fem/Activism, Iniziative, Omicidi sociali.


3 Responses

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  1. Effe says

    La storia si ripete… Forse la giunta Bobbio si è scordata che nel Cile di Pinochet facevano le stesse cose: multavano le donne con le minigonne, tagliavano a colpi di forbice i pantaloni alle donne che li portavano in pubblico… Quando inizieranno a tagliare le chiome ai capelloni?

  2. Federica says

    Speak le parole non dette, parlate ribelatevi. non siete complici.
    voce carcagna pari opportunitia. ma dove??

    http://italia-film.com/film-drammatici/11362-speak-le-parole-non-dette-subita-2004-streaming.html
    perche non fanno vedere questi doc film nelle scuole??

  3. Mary says

    http://comunicazionedigenere.wordpress.com/2010/10/26/il-molestatore-e-in-rete/

    Volevo segnalarvi il mio post. Sul talebanismo italiano. Pare ci sia un utente su youtube che filma sederi di donne non consenzienti. Ci ritornerò su questo argomento prima o poi. Giusto per farvi capire quando la nostra cultura è molto più retrograda di quanto sembra e non possiamo limitarci solo a questo episodio. Nel 2010 sentire uomini che considerano esibizionista una donna sposata con figli che va al mare in bikini, ma che poi giustificano gli stupri, e legittimano gli uomini che vanno a prostitute perchè la moglie non gliela da mi fa accaponare la pelle.