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Penso, esco, vivo, mi vesto come mi pare e scelgo chi voglio!

Abbiamo cominciato presto, in un mercatino. Ci siamo messe in testa che dovevamo chiedere agli uomini perché molestano le donne.

Abbiamo parlato in tutto con 52 tra ragazzi, uomini, anziani. La media d’età era di trent’anni. La maggior parte di loro erano scolarizzati. Sette stranieri e gli altri italiani.

In generale ci hanno risposto che:

– alle donne fa piacere essere inquietate;
– le donne non possono fare a meno di essere inquietate;
– ogni donna non sogna altro che di uscire di casa ed essere inquietata.

Abbiamo pensato che forse sbagliavamo la domanda e dunque l’abbiamo riformulata chiedendo perché molestano le donne che mostrano di essere infastidite e di non gradire la molestia.

Hanno risposto che:

– le donne sono così… fanno finta ma in realtà a loro fa piacere;
– quando le donne dicono no in realtà vogliono dire di si;
– le donne sono come prede e gli uomini cacciatori, le donne sono come bestioline da domare e loro sono i domatori;
– le donne gradiscono sempre altrimenti non si vestirebbero come si vestono;
– le donne che veramente non gradiscono le molestie si vestono in modo diverso e non si conciano come puttane.

Abbiamo pensato dunque di aver sbagliato ancora la formulazione della domanda e abbiamo dunque chiesto se la donna ha il diritto di scegliere da chi gradire attenzioni e da chi invece no.

Hanno risposto che:

– è sempre la donna a scegliere. L’uomo per dovere ci prova con tutte, come un accattone, e aspetta che qualcuna gradisca le molestie;
– la donna che si mette in esposizione è a suo rischio e pericolo;
– la donna che non vuole essere molestata ma è interessata solo ad un uomo deve segnalarlo con precise bandierine: la fede al dito, abbigliamento più morigerato, comportamento pudico, preferibilmente uscire solo con il fidanzato o con la suocera;

A quel punto ci siamo arrese perché tra tutti abbiamo trovato solo un vecchio signore che ci ha divertito con ricchi aneddoti a proposito degli schiaffi ricevuti dalle ragazze alle quali da giovane era solito toccare il culo per strada. Dopo i suoi innumerevoli racconti ci ha però detto che quando ha avuto due figlie femmine, entrambe, ha tenuto a precisare, “laureate e sistemate”, ha capito che le donne non sono merce in esposizione sulle quali attaccare letture proiettive del desiderio maschile. Ha voluto espiare e ha voluto che prima di tutto loro si laureassero per avere una propria autonomia prima di decidere di affidarsi ad “uno stronzo qualsiasi”.

Ho delle figlie troppo in gamba” – ci ha detto – “proprio come voi… con l’occhio sveglio”. Pare che le sue figlie abbiano mostrato di non farsi mettere i piedi in testa da nessuno e hanno insegnato al padre che QUANDO UNA DONNA DICE NO E’ NO!

Uno su 52, tutto sommato, non è male.

A voler essere molto ottimiste, è sempre meglio che niente!

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Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


5 Responses

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  1. Elena says

    Mah…io vivo a Milano, so che esistono questi tipi di discorsi, ma non credo siano la maggior parte degli uomini. Per quanto riguarda questi porci bastardi beh…me ne sono capitati pochissimi, nulla di così squallido per fortuna.

  2. Luisa Vcinelli says

    Nemmeno io mi sento molto ottimista, forse questo anziano non è così ma mi è capitato di discutere con uomini vecchi che so che che si comportano come maiali con le donne dell’est e stravedono per le figlie e le nipoti
    Quando gli parli cercano di fare gli uomini sensibili e intelligenti (se ne continua a parlare, prima o poi li vedrò) perchè sono lusingati dall’attenzione di donne più giovani, ma anche se non li incalzi tu qualcosa trapela, tipo \lo stronzo qualsiasi\ che insidia \lelorofiglieintelligentilibereelaureatechepossonosceglierechiparealoro\ (anche se sarà comunque uno stronzo qualsiasi perchè non possono scergliere er mejo e cioè il loro padre)
    Luisa

  3. antonio atzeni says

    E’ un incubo?faccio davvero parte d’un club così squallido?

  4. Rosa says

    Sembra di essere tornati nel medioevo. E’ pazzesco come le violenze a sfondo sessuale vengono ancora così legittimate. Sembra che il nostro contesto sociale in qualche modo la inciti.
    Non so se si può dire ma secondo me chi ragiona così sarà poi per forza un potenziale stupratore no?
    Soprende però che i vecchi siano più avanti di testa rispetto ai giovani. Ora mi chiedo: I giovani d’oggi da chi hanno appreso stereotipi che credevamo fossero già estinti intorno all’anno zero?

  5. Serbilla says

    Questi concetti li sento continuamente ripetuti da tutti quelli che mi circondano, da tutta la vita, allora mi domando: perchè a me invece da così fastidio essere fischiata, toccata, seguita per strada, qualcuno che mi urta di proposito la spalla per potersi avvicinare meglio e dire una porcata qualsiasi, mentre magari sto pensando al gabinetto otturato e sono solo scesa un attimo per comprare l’acido, mentre mio zio è morto e parlo di questo al cellulare seduta in un parco e mi devo alzare e spostarmi perchè uno o due uomini addirittura mi si siedono vicino, uno da un lato e uno dall’altro, e cominciano a parlare e dire stronzate come: “Come ti chiami? che belle tette, dai non fare la schizzinosa, hei stronza!” Così mentre sto seduta su una panchina e parlo al telefono e quindi mi devo necessariamente alzare, non posso stare seduta, e se mi siedo altrove quelli vengono pure altrove. Perchè non riesco a sentirmi gratificata per tutto questo? sono sbagliata io? no, non lo sono, io sono giusta sono loro ad essere sbagliati, lo so, ma questo non mi consola né mi aiuta, perchè sono cotretta a camminare moralmente e psicologicamente armata ed è orribile.
    Uno su 52, per di più anziano, non mi sento così ottimista.