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Tutto il popolo è con lui. Meno uno

Povero Silvio. Silvio martire. Silvio che dopo aver sputato su tutto e tutti e sulla costituzione ha sputato sangue. Silvio colpito da un demente perchè solo un demente può identificare in lui il diavolo in persona tolto di mezzo il quale tutto può andare meglio. Un demente o uno che gli vuole troppo bene e che vuole fargli un gran favore.

Silvio santo subito è shock strategy, strategia della tensione senza il morto. Tutti zitti, tutti muti, tutti solidali senza se e senza ma. Delegittimata l’opposizione, delegittimati quelli che farebbero crescere un clima d’odio, dimenticando che quel clima viene esacerbato da una parte precisa che usa la repressione per soffocare il dissenso e che userà anche questo triste episodio per limitare libertà personali (le nostre), per dichiararsi vittima dei giudici, dell’opposizione, della sinistra, dei comunisti, della mafia, dei giornalisti, di satana, di rockerduck e del mostro alieno proveniente da giove.

Il demente che ha sferrato il colpo ha regalato al premier l’opportunità di imporre ulteriori autoritarismi, di fare passare la finanziaria blindata dalla fiducia, la super legge che lo rende immune da provvedimenti giudiziari perfino nell’adilà e qualche provvedimento speciale che vieterà espressamente di nominare invano san silvio, di citarlo e criticarlo in web e sui quotidiani, di opporsi a lui, di parlare male della politica che fa e di sfotterlo mentre dice che "tutto il popolo è con lui".

Non proprio tutto, presidente papi. Escluse noi oggi possiamo dire che si tratta di tutto il popolo meno uno.

Ebbene si: costui è il presidente del consiglio "più amato" degli ultimi 150 anni. Ad amarlo ancora di più il rischio è che gli salti la dentiera.

Lunga vita al re. Dio salvi il re.

—>>>per la sceneggiatura della fiction, nelle prossime puntate, tenete conto del fatto che farebbe molta presa una scena del premier che si reca dalla famiglia del "demente". Possibilmente un gesto di aiuto nei confronti del suddetto e un abbraccio conciliatorio davanti alle telecamere per far notare quanto il premier può essere magnanimo.


—>>>per un ripasso della storia bisogna ricordare la figura di Anteo Zamboni, anarchico caproespiatorio come altri dopo di lui, persona che si disse, senza averlo mai dimostrato, aver attentato alla vita di mussolini mancandolo. Fu linciato dai fascisti e mai fu dimostrato che l’attentato fosse vero o – cosa più credibile – falso, mai fu dimostrato un suo effettivo coinvolgimento nella questione. Quello che si sa è che il duce comprò il silenzio della sua famiglia offrendo aiuto economico al fratello. Nel frattempo però, della serie "cui prodest", promulgò leggi liberticide. In seguito al fallito attentato, già un mese dopo furono approvate le
"Leggi per la difesa dello Stato". Circa 120 deputati dell’opposizione
furono dichiarati decaduti, fu istituito il Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato (che riaprirà il caso Zamboni), fu approvata l’istituzione della pena di morte e tutte le pubblicazioni ostili furono sospese.

—>>>La storia si somiglia. La storia si ripete. Purtroppo.

Ps: altri provvedimenti proposti dal partito del premier riguardano il carcere per chi non usa il crocifisso, il carcere per le donne che abortiscono, il carcere per chi è della etnia "sbagliata, il carcere per chi si ribella alla costruzione delle centrali nucleari, il carcere per chi si ribella alla disoccupazione, il carcere per un sacco di gente meno che per lui che nella finanziaria prevede un ampliamento delle carceri come atto di bontà verso il suo popolo.

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Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


8 Responses

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  1. cosmo says

    Altri tempi, altri tiranni e altri tirannicidi. Mi pare difficile uccidere una persona con la statuetta del duomo (o con il trepiedi della macchina fotografica). Detto questo, non è certo colpa del tizio se ci sarà (e già c’è) una “svolta repressiva”. E’ stato sicuramente un gesto irrazionale, impulsivo, incosciente delle conseguenze politiche, ma assai comprensibile sul piano umano. Qualcuno mi spieghi poi per quale motivo tirare un sanpietrino a un poliziotto dovrebbe essere un gesto meno irrazionale che tirarlo direttamente in testa al capo del governo. La repressione ci sarà come conseguenza logica in entrambi i casi, ma probabilmente ci sarebbe stata comunque. Il tizio è un “malato mentale”? be’, chi si ritiene “sano mentale” scagli il primo sanpietrino(!)

  2. uno che passa says

    scusate ma pur rispettandovi profondamente non condivido il tono di questo articolo.

    al di la delle considerazioni strettamente strategiche su quanto succederà domani (imho ci sara la classica montagna che partorirà il solito topolino) se ce un qualcosa da sottolineare è che berlusconi rappresenta un potere in declino sia fisico che politico.

    questo non dovrebbe essereil momento del cui prodest, delle solite riflessioni su mandanti ed intrighi che lasciano il tempo che trovano.
    prendiamo atto che il clima è velenoso, bene anzi meglio, vuol dire che sono alle strette, vuol dire che hanno paura.
    non possiamo permetterci di arretrare di un solo millimetro.

    scusate la franchezza ma ieri sera mezza italia ha stappato lo spumante noi cosa vogliamo dare a queste persone la solita brodaglia riscaldata del cui prodest ?
    oppure vogliamo continuare a fare il nostro lavoro ?

  3. yz says

    a mio avviso si è troppo dentro alla logica repressiva, ed è un male. Su facebbok la pagina di tartaglia, e siamo a circa 12 ore dal fatto, ha raggiunto i 50 mila fan, per non parlare della altre pagine correlate. Il gesto di Tartaglia ha dato corpo ad un risentimento, da domani silvio sarà più cauto anche nei sui bagni di folla (che poi sono costruiti a tavolino). Direi che la faccenda del martire la stanno costruendo i media per deviare l’attenzione dal gesto e risignificare un immagine che, di per sè, mostra un premier provato, sanguinante e shockato. Mai visto cosi, e stiamo parlando di uno che sulla giovinezza, sul pisello funzionante, e sull’intoccabilità ha costruito un modello immaginario per tutta la società. Da questo punto di vista, parlare di deviazioni repressive è un ostacolo epistemologico movimentista.

    My 2 cent

  4. GoDoG says

    “…per la sceneggiatura della fiction, nelle prossime puntate, tenete conto del fatto che farebbe molta presa una scena del premier che si reca dalla famiglia del “demente”. Possibilmente un gesto di aiuto nei confronti del suddetto e un abbraccio conciliatorio davanti alle telecamere per far notare quanto il premier può essere magnanimo…”

    mi avete tolto la parola di bocca…
    io sono pronto a scommettere sapendo di vincere, una cosa così commuoverebbe l’italica penisola, una persona così non può essere cattiva…nonono!
    questi soggetti sanno benissimo come fare le cose e anche come sfruttarle a loro tornaconto…

  5. salvo says

    comunque ora la legge 180 la faranno a pezzi. la riapertura dei manicomi non ce la toglie nessuno.

  6. p- says

    quelli che hanno preso a manganellate gli studenti, gli operai, i manifestanti però non erano dementi. e comunque i politici fanno pena. prima dicono che fanno il fronte antiberlusconi e il giorno dopo sono tutti compatti con lui. bella coerenza.

  7. laura says

    dimenticavo: li avete sentiti quelli ispirati a emilio fede che vogliono denunciare di pietro come mandante morale?

  8. laura says

    Sono d’accordo. Prima conseguenza: la gelmini parla già di divieto di manifestare.