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Una dignitosa e femminile rabbia

E’ il titolo di un video che hanno realizzato le Wendy in Chiapas. Titolo originale: Una digna y femenina rabia. Il diario delle Wendy in viaggio per il Chiapas lo trovate sul loro blog. Si parla di donne che sono rese invisibili da una politica economica che cancella gli/le individ*. Sullo sfondo una terra nella quale ancora non sono state applicate leggi contro la violenza maschile sulle donne.

Di espressioni di dignitosa rabbia al femminile se ne potrebbero raccontare tante e già le raccontiamo. Ma bisogna andare lontano (dall’italia) per pescare segni di progresso che finalmente equiparano gli stipendi delle donne a quelli degli uomini. Lontanissimo per beccare la prima donna premier (a parte la merkel che però in realtà è un uomo) che è anche lesbica. Nientemeno che in Islanda, dove la crisi economica ha massacrato gli equilibri politici – e non solo quelli – e a raccogliere i cocci, come spesso accade, sono rimaste le aree più radicali, quelle alle quali si permette di mettere mano all’amministrazione dello stato solo quando questa è allo sfacelo. Quale modo migliore per poter dire agli elettori che la sinistra fa solo demagogia se non quella di consegnargli le cambiali scadute e uno stato tutto da risanare?

http://vengoprima.noblogs.org/gallery/54/122955-titolo%20contr%20il%20mpv%20colore.jpg

Da noi siamo ancora all’anteguerra. Le "Vengoprima" sono costrette a sfilare a Padova contro i parrucconi e le signore in cincilla’ del movimento per la vita che grazie ad un progetto di legge regionale vorrebbero infilarsi a pie’ pari nei consultori.

http://www.globalproject.info/IMG/jpg/DSCF0434-2.jpg

Sempre a Padova le Donne in Movimento hanno manifestato contro la città militarizzata (a proposito di sicurezza e di "un militare per ogni bella ragazza").

Poi ci sono le donne migranti che vengono da un sud più profondo. Rischiano la vita per arrivare sino a Lampedusa e rischiano ancora la vita perchè ammassate in moderni lager in attesa di essere deportate da qualche parte. Cento donne trasferite in un posto senza i certificati di agibilità. Con il rischio di morire bruciate vive o per asfissia da incendio. Non sarebbe neanche la prima volta.

http://www.ateneinrivolta.org/files/PAC1.jpg

A Roma qualche giorno fa le donne in Onda hanno sfilato per dire che non ci caschiamo. A noi non la si fa. Non possono usarci per far dimenticare al mondo la grave crisi economica che vorrebbero farci subire come fosse qualcosa di ineluttabile: come se nessuno ne fosse responsabile. Come se fosse fisiologica e "normale".

Infine retoricamente parlando dato che non finisce mai e che ne abbiamo da raccontare ancora tante – ci siamo noi che proviamo giorno dopo giorno a ragionare di cose serie, che non riguardano solo noi anche se la questione va vista necessariamente da un punto di vista di genere. Se parliamo di violenza maschile arrivano gli "uomini gne’ gne‘". Immancabili, puntualissimi. Commentano mettendoci dentro tutto: cattiva fede e toni ipocriti, sgambetti dialettici e insulti palesi o ambigui. Gli uomini non sono tutti uguali, così ci dicono. Noi lo sappiamo. Voi non si capisce come mai però vi incazzate tanto quando si parla di violenza maschile. Noi già vi abbiamo risposto ma vale la pena farvi leggere Lameduck che ve la dice con altrettanta chiarezza. Grazie sorella, ho immensamente goduto leggendoti 🙂  

Ps: prima o poi ci vuole un post per dire quanto sono belle le sorelle del web, blogger che dicono tanto, con un linguaggio che taglia, rompe, spezza milioni di catene di ipocrisia e moralismo. Fatemelo dire: quanto è noiosa una certa scrittura sempre uguale a se stessa. Che noia! Blogger/men (non tutti, che qui c’e’ bisogno di precisare le virgole): smettete di dirci quanto vi è piaciuto gingillarvi con il nuovo attrezzo da telefonia multimedia. Ma parlateci un po’ di voi, che diamine! 😀

Posted in Fem/Activism.


4 Responses

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  1. lameduck says

    x foscalontana

    sai, ho l’impressione di sapere perchè rischiano di scivolare parlando di certi argomenti. Il pavimento attorno al computer è viscido.
    E’ incredibile, ho pubblicato (apposta) la foto di una pornostar e l’hanno subito riconosciuta, con tanto di specializzazione. 😉

  2. fikasicula says

    carissima fosca,
    ricopia e incolla tutto quello che vuoi 🙂
    è un gran piacere…
    tu sei una grande perchè fai un lavorone di diffusione di un sacco di notizie fondamentali. tante cose le ho sapute per merito tuo. grazie!

    il faustino di cui parli è stato anche qui e probabilmente gli uomini che vanno in giro a disseminare dubbi tutto sommato sono sempre gli stessi più vari apprendisti che si aggiungono di tanto in tanto. è una loro mansione precisa. quel che è peggio è che ho il sospetto che facciano tutto ciò gratis. :((((
    mah
    un abbraccio

  3. foscalontana says

    Correzione: (per fortuna, gli è sfuggita la dichiarazione fatta nei mesi passati, che il femminicidio uccide più della mafia).

  4. foscalontana says

    Cara Enza, come faccio sempre(da tempo immemore),ri-copio e incollo nel mio blog (con tanto di link,ovviamente), alcuni tuoi post, che tanto hanno arricchito il mio percorso (virtuale, e non). Così anche per questo. A parte la scoperta del sito Wendy, anch’io ho sor-riso al post da te segnalato,sul blog di lameduck”gli uomini gnè-gnè.
    E, a proposito di commenti, ne ho trovato alcuni identici(nel concetto),ad un commento al mio post, pubblicato sul sito di gennaro carotenuto”Firma l’Appello! Unite contro la violenza patriarcale per affermare la nostra libertà”, di un certo Faustino, il quale, mi(ci)metteva in guardia, circa le cifre Istat, sulla violenza sessuale.Che, a suo dire, sono “SONO TENDENZIOSI”(nel senso che coloro che le hanno compilate sono tutte donne? boh!), che “LA VIOLENZA MASCHILE COME PRIMA CAUSA DI MORTE DELLE DONNE E’ UNA MENZOGNA! E’ UNA BALLA COLOSSALE!!”e, infine, “NON E’ VERO CHE UCCIDE PIU’ DEL CANCRO O CHE UCCIDE PIU’ DEGLI INCIDENTI STRADALI!” (per fortuna, gli è sfuggito la dichiarazione fatta nei mesi passati, che più il femminicidio ucide più della mafia…).
    Non ho risposto(né ho voglia di rispondere)a questo commento, perché mi sono stufata di ridurre il discorso sulla violenza sessuale, stupro e affini, ad una discussione di matematica (quantistica?) o di cifre, che quando conviene( meglio,non conviene),si tira fuori e si interpretano a senso unico. Concordo con te sulla noia dei blogs-men ,o dell’incapacità di raccontarci qualcosa di loro.Ché forse rischierebbero di scivolare su un terreno sul quale non vogliano inoltrarsi: prendere parola (pubblica) contro la violenza sessuale. Senza se né ma.

    un caro saluto