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In-sicurezze, preoccupazioni e censure

http://arte.noblogs.org/gallery/89/nao.JPG

A Lecce un uomo di novantanni ha ucciso sua moglie ottantaduenne. Poi si è suicidato. Proprio non ne voleva sapere di schiattare lasciando quel fiore di ragazza in balìa di corteggiatori d’ogni risma. Il corriere, sempre fine nelle sue descrizioni quando si tratta di ommini italici, ci chiarisce che il suddetto era "preoccupato" per la gestione di un discreto patrimonio immobiliare, pare 5/6 case. Inezie al giorno d’oggi. Roba che disoccupati e senza tetto allora hanno scoperto il segreto della felicità eterna. Attendiamo con ansia il giorno in cui il presidente del consiglio e tutti i paperon de paperoni come lui inizino a sterminare le folle per la strada. Che poi, scusate, ma se quest’uomo era così preoccupato, non poteva donare queste "proprietà" a qualcuno ben felice di accogliere quelle preoccupazioni? Valla a capire certa gente. 

Il governo attuale non ha garantito la "sicurezza" promessa. Lo dice l’espresso in un pezzo nel quale dedica un paragrafo alla tanto inflazionata questione della violenza sulle donne. Dalle cifre [In Lombardia i
carabinieri nel 2008 hanno registrato 583 casi, stesso numero del
2007, 22 in più del 2006. Nella provincia di Milano a fine novembre
erano 208, contro i 228 dell’intero 2008.] sembrerebbe che esercito, guardie, cani da caccia al rumeno, sfilate di camicie (nere o verdi non fa differenza), ronde appassionate di ultras nazi (come quelli che hanno pestato una ragazza a verona poche sere fa), non siano serviti a nulla. Anzi la beffa: uno stupro ordito in piena festa comunale in quel di Roma, del quale nessuno – o quasi – ha più o meno parlato. Fosse stato rumeno in amministrazione di sinistra la vittima sarebbe stata eletta santa in men che non si dica.

Ma al di la’ del bilancio de l’espresso che richiama comunque ad un aspetto securitario che noi non condividiamo, c’e’ il comunicato stampa delle rappresentanti istituzionali romane che hanno fatto notare un aggravarsi della situazione nella capitale [per gli anni 2007 e 2008: si passa da 75 casi di violenza e molestie nel 2007 a 86 casi registrati nel 2008 con un incremento del 12%.] e hanno denunciato il mancato rifinanziamento del progetto H24, una linea attiva ventiquattrore su ventiquattro per accogliere le segnalazioni e le denunce per molestia. Come dire: siamo abbastanza sole, fanciulle, e non ci viene riconosciuto neppure il diritto di poterci sentire vittime se l’amministrazione comunale non è del colore giusto. Non mi sorprenderebbe se da qui in avanti partisse il toto silenzio stampa in caso di stupro. Quanto sarebbe disposto a pagare una donna stuprata un sindaco leghista per non farle dire che una camicia verde ha abusato di lei? Facciamo un prezziario ragionevole e vediamo di metterci d’accordo, che dite? Perchè questi qui stanno fregandoci la dignità gratis per continuare a occupare le loro strapagate poltrone. Che almeno estinguano i mutui di ogni donna stuprata e trattata da puttana al servizio dei signori della politica.

Poi c’e’ l’immancabile Fumagalli che descrive gli abitanti di Bolzano come una truppa promiscua che al posto dei guanti di lana la mattina inforca sulle dita soltanto preservativi, ‘che non si può mai sapere che incontri si fanno mentre ci si tiene alla larga da slavine e strade ghiacciate. Tutto perchè si fa un festival del porno che ce ne vorrebbero di festival così in quest’italia bacchettona e repressa dove la disinformazione in materia di sessualità è una delle principali cause di stupri e molestie a donne e bambine. Tutt’al più c’e’ da capire se è compresa una sezione di porno prodotto da donne o se si tratta di una cosa ad esclusivo uso e consumo degli uomini. In ogni caso alla consigliera di forza italia che ha sollevato il problema consigliamo una vacanza. Al mare. Al sole. Alla scoperta della propria sensualità. Magari percorrendo i viali del moralismo protetta in un bell’autobus per atei. Chissà che la laicità non la liberi dal cilicio mentale che la avvolge.

—>>>L’immagine è di Arte, ripresa dal muro della università di Coimbra, in Portogallo. La scritta dice: "Non c’e’ niente di più sexy che un uomo femminista"!

Posted in Omicidi sociali, Pensatoio.


8 Responses

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  1. fikasicula says

    ma non è per nulla ot 🙂
    è in topic eccome. se mi dai altri due o tre spunti anzi ti giuro che facciamo la sciampagneide!
    ciao

  2. Azalais says

    Al solito, sono al limite con l’OT

    Il primo atto dell’onorevole (perché ora è in parlamento, cazzo) Umberto Scapagnini allorché divenne, or son quasi due lustri, sindaco della Milano del sud (ossignore) fu impedire lo svolgimento di un festival del porno, autorizzato dall’amministrazione precedente. Il comune, per la pruderie bacchettona del doppiomoralista Sciampagnino[1] ha dovuto pagare una grossa penale agli organizzatori.

    Stavamo cominciando bene

    [1] Per i non catanesi, lo Shiampagnino è una bevanda preparata con sciroppo e seltz

  3. fikasicula says

    se metti la minigonna senza fare concorrenza alle lucciole penso di no 🙂
    ma se ti trovi a milano con le ronde leghiste e i tempi che corrono non saprei :)P

  4. rosa says

    Concordo,con te noto anche io le donne nude che parlano di matrimonio sopratutto in programmi gossip. in effetti anche gli stacchetti in tv sono diventati casti anche se le veline hanno le gonne corte, le stesse che fuori dalla tv non le possiamo mettere.

    Chissà se ci libereremo un giorno sessualmente. Dipende anche un po’ da noi perchè sento donne maschiliste nei confronti della sessualità. Vallette comprese.

    Parlo del contesto in generale, poi ci sono singole donne che si sentono già libere nonostante le repressioni, vuoi x ribellione o non so cos’altro.

    una curiosità:Ma con sta cosa delle gonne corte mi fermerà la polizia se decidessi ocn la bella stagione di uscire con una minigonna?

    Sn contenta x questa buona notizia nn vedo l’ora di leggere il comunicato!
    Smack

  5. fikasicula says

    penso di si rosa,
    è la doppia morale. quella che vuole che allunghiamo le gonne e che poi pubblicizza i calendari delle vallette che nelle interviste devono apparire caste, vergini e votate al matrimonio…

    ti aggiorno sulla storia di verona. le lucciole hanno vinto il ricorso al tar. ora pubblico il comunicato 🙂
    almeno un successo.

  6. rosa says

    Si in parte se si censura il porno figuriamoci se si ha coraggio di parlare di educazione sessuale. Bhe anche se si discute dei parametri maschilisti del porno nulla toglie che maschilisti restano e nessuno fa qualcosa per femminilizzare il porno. Sembra che a noi il sesso sia proibito.

    Anche io sono favorevole alla prostituzione se è una scelta. La cosa che mi scandalizza è che alla carfagna &company fa + scandalo se una sceglie di fare la sexworker ma non viene citato lo sfruttamento della prostituzione, stessa cosa con i provvedimenti del sindaco leghista di verona.

    Pero’ mi da fastidio una cosa, che i mezzi di comunicaizone come la tv, spesso comunicano che noi donne siamo oggetti attraverso l’uso di piazzare vallette semi nude in quasi tutti i programmi, anche se la loro è libera scelta (xke appunto lo scopo è comunicare e intervenire nella cultura). Non a caso ora abbiamo la carfagna ex valletta semi nuda che leggifera contro le donne e si scandalizza se una sexworker si mette nuda. Non ti sembra un paradosso ridicolo?

    E’ ipocrisia bigotta?

  7. fikasicula says

    assolutamente si rosa.
    l’educazione sessuale è la prima cosa. ma la censura del porno esprime cultura moralista e bigotta che è la stessa che impedisce le lezioni di educazione sessuale.
    perchè nella nostra cultura catto fascista non ci deve essere nulla di palese. solo cose nascoste.
    la mercificazione del sesso io la vedo come un fatto negativo quando è imposta. è lo stesso per le sex workers. se la professione è una scelta c’e’ la vendita di un servizio.
    il porno va interpretato, visto, criticato. se continua a girare nelle buie stanze degli uomini segaioli noi non abbiamo la possibilità di metterne in discussione i parametri maschilisti. per cui ben venga che ci siano questi festival e che ci siano occasioni pubbliche per discuterne.
    un abbraccio

  8. Rosa says

    Bel post, mi ha colpito sopratutto l’ultimo paragrafetto che parlava del festival del porno. Concordo sul fatto che la repressione sesusale contibuisce l’aumento di stupri ma non è solo questo secondo me.

    Penso che non si può comprendere il porno come una forma di informazione sessuale. Il porno è mercificazione del sesso e tutt’altro che informazione. in Italia manca l’educazione sessuale. Questo mi sembra assai molto più grave. Un porno ora con internet è facile ottenerlo e chiunque può guardarlo.

    Ricordiamoci che il porno(dove appunto tu definisci che sia qualcosa uso e consumo degli uomini dove ovviamente concordo in pieno) è una sorta di conferma della cultura che ancora è presente nella nostra società:
    dove ancora il sesso è visto come una prerogativa di un solo componente del rapporto (l’uomo) e l’altra parte (donna) spesso sparisce, viene vista come un oggetto.

    gli stupri derivano appunto da questa mentalità dove la donna è vista come passiva dove l’uomo usa il sesso come mezzo di dominio su questa. Ci sono tantissimi porno dove nella trama c’è uno stupro.

    Penso che l’educazione sessuale è utile per sdradicare questa cultura. Perchè mette al centro i due sessi nel rapporto e non annulla nessuno.