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Buon primo maggio

Primo maggio, festa dei lavoratori. Il nuovo presidente della camera ha ribattezzato la festa di liberazione dal fascismo "festa della libertà" contro i totalitarismi. L’anno prossimo diventerà "festa delle libertà" e l’anno dopo "festa del popolo delle libertà" e fu così che ci soffiarono una giornata fondamentale.


Il primo maggio
è quell’altra festa che è dei lavoratori, del popolo che si è liberato dallo sfruttamento dei padroni e ancora lotta per emanciparsi dal bisogno. Tra qualche anno anche questa festa cambierà nome e cambierà sostanza. Forse si chiamerà "festa del lavoro" e le manifestazioni saranno capeggiate dalla confindustria. Il mondo alla rovescia.


Questo primo maggio
è già all’insegna di una novità. I tre capi dei maggiori sindacati nazionali (con il disaccordo della sinistra cgil) con le loro brave facce da paraderetani obbediscono agli ordini di montezemolo e tirano fuori dal cappello magico una nuova proposta di contratto nazionale


Montezemolo
chiedeva che il contratto nazionale fosse del tutto tolto di mezzo perchè è una roba "anacronistica". Di sicuro per lui anche i diritti del lavoratore sono un po’ demode’. Invece la modernità a me sa tanto di rigurgito di passato. Lo sfruttamento dei lavoratori oggi si chiama flessibilità e la schiavitù legalizzata oggi si chiama libero scambio e libero mercato.


Il contratto nazionale
regola il rapporto tra datore di lavoro di alcune categorie e i suoi dipendenti. Fissa un tetto su una cosa che si chiama potere d’acquisto. Definisce diritti, doveri e il costo del lavoro, di quel lavoro.


Montezemolo
a nome della confindustria chiede che i rapporti di lavoro siano regolati in famiglia. Ciascun dipendente con il suo datore di lavoro. Ha parlato di premi di produttività, di stipendi ricalcolati sulla base dell’efficienza.


I sindacati
fanno un’operazione sporca. Applicano la strategia del doppio binario. Lasciano intatto il contratto nazionale svuotandolo di questioni fondamentali e butta lì un secondo accordo parallelo su base territoriale in cui si possano inserire tutte le belle cose suggerite da Montezemolo.


I sindacati sono servi
. I sindacati approfittano del primo maggio, del concertone romano, per spacciare questa trovata come una grande conquista. E’ una enorme bugia.


Sapete
che significa fare accordi territoriali con i datori di lavoro? Che gli stipendi varieranno di luogo in luogo e con criteri non condivisi. Quello su cui si fa leva e la ricattabilità del lavoratore. Sapete che significa "premi in base alla produttività"? Che il lavoratore prenderà qualche soldo in più se produce di più. L’incremento di produzione e dell’orario di lavoro è alla base di tante morti sul lavoro, di tanti incidenti che negli anni settanta ispirarono il film di Elio Petri "La classe operaia va in paradiso". Sapete che significa parlare di stipendio ricalcolato sulla base dell’efficienza? Che gli operai della stessa impresa avranno stipendi diversi tra loro e che per ciascuno varrà un accordo diverso. Separare i lavoratori, renderli ricattabili è l’ultima mossa utile per renderli definitivamente schiavi e non più in grado di nuocere a quella che viene definita "Crescita del paese" e che invece si traduce in feroce speculazione e arricchimento di pochi a danno di molti.


Se non siamo tornati
al periodo della rivoluzione industriale non so davvero in che tempo ci troviamo. Il mondo alla rovescia. Credo che sia necessario dare una letta a qualche pagina de "Il capitale" di Marx. 

—>>>Approfitto per informare che decine di migliaia di persone hanno partecipato alla Mayday milanese. Aggiornamenti e novità QUI, QUI e QUI. Se volete notizie sul mondo precario leggete QUI.

—>>>Anche a Palermo una Mayday partecipata. QUI l’appello per la manifestazione e QUI potete leggere com’e’ andata. 

Posted in Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio, Precarietà.


2 Responses

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  1. elofoolish says

    purtroppo i sindacati hanno da molto tempo perso di vista il loro mandato, ovvero creare spirito di corpo nei lavoratori, unirli per un obiettivo comune…
    hanno difeso diritti di persone indifendibili, assenteisti, ladri, fancazzisti.
    gente che firmava straordinario mentre svolgeva magari un secondo lavoro o andava dal parrucchiere.
    tutto ciò ha portato lo sfacelo nell’amministrazione pubblica che crea ora ‘alibi per la distruzione dei diritti dei lavoratori.
    non hanno mai combattuto affinchè ci fosse meritocrazia invece che clientelismo.
    chi produce di più dovrebbe guadagnare di più, ma nelle ore di lavoro ordinarie.
    la contrattazione individuale va bene anzi è la cosa giusta per persone altamente qualificate non per chi lavora in un callcenter.
    dare stipendi diversi a uguali lavoratori in base regionale è ancora una volta girare intorno al problema sud, invece di affrontarlo di petto.
    pagare di più i lavoratori del nord aumenterà ancora di più il divario tra nord e sud. se non ci sarà un controllore dei prezzi chi assicurerà che non aumenti l’inflazione al nord? visto i successi della scala mobile…
    alzate i salari di tutti, e rendete competitivo il sud facemdo una seria lotta alla mafia!!!

  2. fuoriposto says

    e vedrai tra poco cosa combina Emma wonderwoman Marcegaglia!

    peggio della Thatcher ! 🙁