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#ioboicottoikea: cancellare le donne per vendere di più!

Immagine di Stefania Spanò.

E suo commento divulgato su fb “Quando una donna è sostituita da una sedia vuota. L’Ikea ha cancellato, dal catalogo destinato all’Arabia Saudita, (quasi) tutte le donne normalmente ritratte nelle immagini dell’azienda. In nome del mercato ha calpestato le donne, il loro diritto ad esistere, appoggiando con questa scelta un Paese che viola in continuazione i loro diritti. In Arabia le donne non possono lavorare, viaggiare o studiare senza il permesso dei padri o dei mariti, non possono guidare un’automobile. Quindi assolutamente vietato mostrarle in immagini di quotidiana normalità, di “destabilizzante indipendenza”!

La notizia da QUI. Su twitter è partita la campagna con hashtag #ioboicottoikea.

Interessante come Ikea adegui la sua esposizione di soggetti a seconda del contesto in cui vuole commercializzare i prodotti. Più donne e bambini dove si esige un ruolo di cura, che interpreta la fedeltà al focolare e ai doveri familiari, nel nostro contesto sociale. Varie categorie di personaggi negli spot, tra l’altro belli e positivi dove si superano le differenze di genere e in cucina stanno tutti, uomini e donne.

In Arabia Saudita invece ha cancellato le donne su richiesta degli uomini. scoperta, Ikea, ha chiesto scusa. Ma la strategia commerciale dell’azienda resta evidente. Si eliminano su richiesta gli esseri umani o si adeguano i ruoli sociali pur di vendere di più. E questo è quanto.

Posted in Critica femminista, Omicidi sociali, Sessismo.


4 Responses

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  1. Michele says

    Ikea sono furbi.
    “Gay-friendly” antigiovanardi in occidente e misogini filowahabiti in Arabia.
    Come si dice pecunia non olet.

  2. maria says

    @ alberto: la Zanardo lavora per migliorare l’immagine della donna in Italia, non in Arabia Saudita. Se proprio devi sminuire il lavoro di qualcuno almeno informati bene prima di sparare a zero

  3. Rita says

    A proposito di rispetto dei ruoli a seconda della nazione in cui il catalogo viene diffuso:
    Ikea, catalogo 2007, analisi delle prime 50 pagine

    Copertina : Una bambina
    2° pagina : La mamma e una bambina
    3° pagina : Una bambina
    4° pagina : La mamma e una bambina
    5° pagina : Due donne e una bambina
    6° pagina : Una donna
    7° pagina : Tre immagini della stessa donna in vari ambienti
    8° pagina : Una donna
    9° pagina : Non ci sono persone
    10° pagina : Due bambine
    11° pagina : Due immagine della bambina
    12°-17° pagina: non ci sono figure umane
    18°-19°: Un uomo impegnato in cucina….e due bambine
    20° pagina: Due bambine
    21° pagina: non ci sono figure umane
    22°-23° pagina: Due donne e due uomini
    24°-25° pagina: Un bambino…………………….
    26°-27° pagina: Un bambino, una bambina
    28°-31° pagina: non ci sono figure umane
    32° pagina: una mamma ed un bebè.
    34°-35° pagina: non ci sono figure umane
    36°-37° pagina: Un uomo che cucina, una donna e una bambina
    38-39 pagina: Una donna
    40-41 pagina: Una donna
    42-43 pagina: Una donna
    44-50 pagina: Non ci sono figure umane.
    _______________________

    Totale: 15 bambine
    16 donne
    5 uomini
    2 bambini

  4. Alberto says

    Lorella Zanardo sarà contentissima della strategia pubblicitaria dell’ikea in arabia saudita. Dopo tante proteste per la strumentalizzazione del corpo delle donne a scopi commerciali, dopo tanta indignazione per la presenza delle donne nei cartelloni pubblicitarie, finalmente un risultato concreto.