A Riccardo Venturi vogliono togliere le parole. Rischia fino a 5 anni di galera, aggiungi un terzo della pena per una ulteriore accusa di recidiva, e tutto questo per l’accusa di Offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Ne parla QUI e il post per cui è stato denunciato e rinviato a giudizio sarebbe QUESTO.
Dal basso di questo blog, avendo sempre avuto chiaro che neanche la satira ci salverà e che oggi qualunque forma di dissenso orale, scritta, è sottoposta a controllo e repressione, avendo chiaro che, chissà, anche su di me come su qualunque altr@ blogger che scrive ciò che pensa, pioveranno sulla testa chissà quante e quali denunce, mi chiedo come sia possibile, oggi, immaginare che l’Italia si salvi perseguendo e punendo un uomo come Riccardo.
E’ un gran compagno, una persona di cuore e quando dico cuore lui sa che glielo stringo forte perché è tanto generoso quanto umano. Uno di quegli anarchici schietti che non te la mandano a dire e che ti basta dirgli ciao, gli stringi la mano e ti dà il braccio intero. Dice che non vuole solidarietà ma la solidarietà se la piglia comunque perché oltretutto quello che succede a lui non è un fatto privato. Non è solo personale. E’ un fatto politico.
Davvero c’è chi vorrebbe mandare in galera Riccardo per questa ragione? E per fortuna che la legge si è un minimo evoluta. Pensate che un tempo per una cosa così c’era la pena di morte…
Ps: c’è ancora qualcuno che dice che la rete avrebbe bisogno di più controllo e di più leggi repressive?