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Traviata e Slavina

sexwork2Dalle Dumbles:

La Scala inaugurerà la stagione lirica con La Traviata di Verdi.
Non ce ne può fregare di meno, ma la vicenda della Signora delle camelie, così magistralmente musicata per quello che a suo tempo doveva significare, ci suggerisce qualche suggestione, oggi che in Francia si sta votando (è stata approvata, ndb) la legge di regolamentazione del lavoro sessuale, e che in Italia si avanzano altre proposte, questa volta da parte di Lega Nord, FI e Fratelli d’Italia.
La Traviata è come una parabola  sul non riconoscimento della prostituta come persona ovvero sulla sua condanna attraverso il disconoscimento morale e sociale a meno che non muoia con grande sacrificio d’amore; un pò come la clandestina cui viene riconosciuto un transitorio permesso di soggiorno solo se vittima di violenza sessuale.

Leggendo le considerazioni ed il dibattito intorno alla legge francese chi chiediamo se in azione non sia ancora lo stesso meccanismo e moralismo ottocentesco che non sa riconoscere ne* sex worker persone e persone che lavorano, perchè, tutto sommato, non può riconoscere che ci sia una domanda di sesso esplicitata al di fuori dei canoni socialmente ammessi e perciò la prostituta è riconosciuta  solo come  vittima di tratta, la traviata di un tempo, che deve essere salvata.

Ne parla Morgane Merteuil tradotta e ripresa da Femminismo a Sud, blog in cui si trovano poi anche altre importanti riflessioni nel merito.
A proposito di merito poi arriva una nuova proposta di regolamentazione formulata dalla cuginanza lego-forzista di cui sopra che si riassume tutta nelle parole di Decorato: “il vero problema sono tutti questi perizoma che ci sono in giro e tutti questi omosessuali.” …ancora con il must del decoro e con la repulsione per il libero orientamento sessuale.

E a proposito di must;  se la prostituzione è il mestiere più antico del mondo forse è anche perchè il sesso libero è la cosa più interdetta e proibita del mondo, e forse la più desiderata.
E a proposito di desiderio e immaginario, di politiche del concesso e poetiche dell’osceno,   prima, o piuttosto che Traviata, magari vediamo e sentiamo  Slavina e le sue narrazioni postporno.
Invitata a Udine da LesCostumizzed; venerdì 6 dicembre alle ore 20,30 in Via Tolmezzo 87.

Posted in AntiAutoritarismi, Critica femminista, Fem/Activism, Iniziative, R-esistenze, Sex work.