Giornata mondiale per la lotta all’AIDS.
Negli utltimi anni le campagne di informazione sulla trasmissione dell’HIV sono state scarse e poco incisive, caratterizzate dalla censura e dall’omertà, dettate dalla doppia morale italica, riguardo la sessualità e la parola preservativo.
Recentemente ho partecipato all’iniziativa di LILA. Non ero molto convinta del comunicato con cui si chiedeva alle persone di donare, tramite sms, uno spicciolo. Non ero convinta per molti motivi. Perché l’AIDS alla fine ce lo becchiamo tutte e tutti, non solo le donne. Alla fine il preservativo, se lo mettono gli uomini, anche alcune donne, il preservativo femminile, certo, ma quante? Pochissime, perché costoso e perché c’è bisogno di quella confidenza con la propria vagina, che non tutte hanno, spesso nemmeno per una questione di età, ma per pudore e vergogna indotte verso se stesse. Non ero convinta del tutto ma, poiché tendo a cogliere tutte le occasioni, ho partecipato a modo mio.
C’è DUREX che fa promozione costante e, per quanto si possa essere critici verso le aziende, non si può che dire grazie a DUREX, almeno tu ce lo dici che dobbiamo usare i preservativi quando vogliamo amare, godere e stare bene. Su facebook c’è la nuova campagna DUREX-ANLAIDS.
Mentre il mondo religioso cattolico si distingue sempre per la propria incapacità di essere realmente vicino alle persone. Il ministero della salute dice che nel 2011 sono stati diagnosticati 5,8 nuovi casi di HIV positività ogni 100.000 residenti. L’incidenza più bassa è stata osservata in Calabria e quella più alta in Valle d’Aosta. Il 75% delle persone ammalate è di sesso maschile, con un aumento rispetto al 2001 del triplo rispetto alle persone di sesso femminile. In base a ciò continuo a pensare che indirizzare esclusivamente alle donne una campagna di sensibilizzazione e quindi di responsabilizzazione, non sia utile alla causa. Ma sempre Lila sostiene che le donne «hanno scarso potere di imporre il preservativo prima di un rapporto sessuale».
E’ vero, capita di frequente che non si riesca ad ottenere l’uso del condom, anche quando lo si chiede con insistenza.
Allora di più bisogna insistere con gli uomini: non siete immuni dalle malattie, ve le beccate pure voi.
Nel 2011 i rapporti sessuali non protetti sono stati il 78,8% delle volte la causa di infezione, il 45,6% delle volte si tratta di rapporti eterosessuali.
Qui il documento completo dell’Istituto superiore della sanità.
Quest’anno il Ministero della Sanità ha realizzato una nuova campagna per i media, intitolata ‘La trasmissione sarà interrotta il prima possibile’, che da oggi coprirà tutto il mese di dicembre e parte del 2013.
Si possono muovere diverse critiche allo spot, al modo in cui viene veicolato il messaggio, ma finalmente mostra e nomina il preservativo maschile anche se solo dopo l’intervento di LILA! Come riporta questo articolo.
Qui sotto ci sono dei video sull’uso del condom maschile…
…e di quello femminile.
http://www.youtube.com/watch?v=UjQBheTaV_s
Il modo migliore per avere rapporti sessuali orali, genitali e anali, e non ammalarsi è usare i preservativi. Se avete rapporti a rischio, cioè senza profilattici (preservativi o le dental dams per i rapporti orali bocca-vagina), e temete di aver contratto l’HIV o siete sieropositivi, fate il test dell’HIV.
Non vi fate scoraggiare da quelli che vi trattano male, può capitare che le donne, di tutte le età, subiscano un vero e proprio terzo grado da parte di chi effettua il test. Purtroppo questo paese non ci vuole libere né di amare né di curarci.
Abbiate cura di voi e nel dubbio fate il test dell’HIV.