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Aggiornamenti sulle proteste avvenute a Napoli

Sia ieri che oggi a Napoli si è manifestato contro il vertice italo-tedesco in cui si parlava di apprendistato come soluzione per uscire dalla crisi. Noi sappiamo che l’apprendistato è solo un modo per permettere ai datori di lavoro di avere manodopera a bassissimo costo e senza quasi tutele, intento che possiamo riscontra in tutta la riforma del lavoro che potete leggere qui spiegata in 4 mosse. A Napoli i manifestanti, come sempre accade quando si esprime un dissenso, hanno subito pesanti cariche da parte delle forze dell’ordine e secondo alcune notizie la polizia avrebbe persino cercato di entrare nella facoltà di ingegneria dove alcuni si erano rifugiati. I manifestanti hanno anche denunciato in un comunicato (che abbiamo riportato sotto) l’uso di lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo e che uno di questi avrebbe colpito il volto di uno studente della facoltà di architettura, facendogli saltati due denti e causandogli 40 punti di sutura alla bocca. Gli ultimi aggiornamenti ci dicono che sono state occupate sia l’Orientale che il rettorato della Federico II. Inoltre domani ci sarà uno sciopero generale (a Napoli alle ore 9;30 da piazza del Gesù) che avverrà a livello europeo per dire no alle politiche di austerity.

Prima di lasciarvi al comunicato, esprimiamo la nostra solidarietà a Lorenzo e a tutti gli/le studenti/tesse e precarie/i che stanno resistendo, e ai 30 manifestanti indaganti per gli scontri. Buona lotta a tutt@ e buona lettura!

Comunicato sull’uso dei lacrimogeni durante il corteo contro la Fornero a Napoli

“ …Duri lividi sul corpo le lotte e le parole scateniamo tempeste ma preferiamo il sole.
…odia la loro violenza ma giura, qualcuno pagherà!”
(Guai a chi ci tocca, 99 Posse)

Migliaia di studenti e precari sono scesi ieri in piazza per contestare l’arrivo del Ministro Fornero nella città simbolo del Sud del Paese.
Una città martoriata da disoccupazione e lavoro nero, dove quasi il 50 % della popolazione giovanile non ha un reddito ed ha smesso di cercare un’occupazione che probabilmente non troverà mai.
Noi eravamo tutti in piazza, come sempre, perchè all’emigrazione o al ricatto di una vita precaria abbiamo sempre preferito la lotta e la voglia di costruire un mondo diverso dal basso.
Dall’altro lato abbiamo trovato porte chiuse e palazzi blindati da poliziotti armati, eserciti pronti a scaricare addosso a chi si rifiuta di continuare a pagare il prezzo della crisi, le frustrazione delle proprie misere vite.
Con noi in piazza, come sempre, c’erano tanti studenti delle scuole superiori e delle università, tanti compagni, fratelli e sorelle con cui condividiamo ogni metro fatto in questa giornata.
Proprio a uno di questi, studente della facoltà di architettura, sono saltati due denti e 40 punti di sutura alla bocca a causa di uno delle svariate decine di lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo.
L’unica sua colpa è stata quella di voler manifestare insieme a tanti e tante contro le politiche di austerity che questo governo cerca di far passare, colpevole di aver pensato di opporsi a coloro che ci vogliono sempre piu sfruttati e sempre piu precari.
Ovviamente noi ci sentiamo non solo complici ma profondamente solidali.
Non vogliamo neanche immaginare cosa sarebbe potuto accadere se quel lacrimogeno avesse colpito solo pochi centimetri piu su; sappiamo solo che chi ha sparato l’ha fatto in modo premeditato e sistematico nel corso dell’intera manifestazione, mirando al volto ed usando i lacrimogeni come fucili contro i manifestanti.
Non è la prima volta che assistiamo a certe scene, ed è solo per una pura casualità che non siano molto più numerosi i feriti gravi da colpi come questo: avere un casco, in certe situazioni, salva davvero la vita!
Oggi ci stringiamo intorno a Lorenzo, perche certe ferite sappiamo ti segnano dentro e restano con te per tutta la vita, ma siamo vicini a tutti quelli e tutte quelle che hanno subito in questi anni e in questo paese lo stesso livello di infamia. Gli attori cambiano ma gli scenari restano sempre gli stessi, da Cucchi ad Aldovrandi, passando per le torture nelle carceri, fino agli abusi di potere di ogni piccolo angolo di strada di ogni città italiana.
A Lorenzo va tutto il nostro amore e la nostra complicità.
A queste merde in divisa ricordiamo però che ciò che non si cancella, brucia come il fuoco sotto la cenere, che noi non smetteremo mai di odiarli come non smetteremo mai di sognare un mondo diverso.

Stiamo chiedendo a tutti una mano per sostenere le spese mediche necessarie alla ricostruzione dei denti di Lorenzo.
Abbiamo aperto una postepay per consentire a tutti di contribuire: 4023 6005 5191 3850 intestata a Francesco Antonio Festa
“Ognuno di noi deve dare qualcosa, per fare in modo che alcuni di noi non siano costretti a dare tutto”

Aula Flex – L’Orientale
Aula Lp- Lettere Federico II
Zero81 Occupato
Collettivo Quarto Mondo
Bancarotta
Sud Ribelle Napoli

Posted in Anticlero/Antifa, Iniziative, R-esistenze.


One Response

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  1. simulAcro says

    solidarietà a lorenzo e a tutti i compagni e le compagne di napoli
    solidarietà a tutti i compagni e le compagne che oggi 14/11/2012 sono stat* vittime in tutta europa della repressione violenta e fascista degli sbirri del capitalismo
    abbracci fraterni