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La triplice oppressione: razzismo, sessismo e classismo!

Un bel commento di “Agosto” su Militant a proposito delle Pussy Riot che spiega così:

C’è un rapporto di dominio dell’uomo sulla donna che é precapitalistico, benché sia comunque il risultato di questioni “economiche”; c’è poi il capitalismo che nasce e si tiene in vita attraverso una furibonda e continua modificazione delle relazioni sociali fermo restando il dominio del capitale sul lavoro. In questo senso, Engels lo sapeva già, tu no, alcune donne, come alcuni neri – ma anche come alcuni proletari, inteso nel senso di origine sociale – possono passare dall’altra parte della barricata, ciò non toglie il fatto che a pagare, nel sistema, restano la donna, il proletario, lo “straniero”.

Sulla donna borghese, benché apparentemente emancipata secondo il senso che il capitale da a questo termine, grava ancora un’oppressione di genere; sulla donna proletaria una doppia oppressione, di genere e di classe; sulla donna nera e proletaria si aggiunge l’oppressione razziale, tutto ciò fermo restando l’oppressione di classe come centrale (da un punto di vista economico, che non significa necessariamente prioritario nell’azione politica che invece si deve dispiegare dappertutto come diceva un riformista amico di repubblica di nome lenin).

Ti suggerisco, se hai voglia e tempo, un testo che si trova su internet e si chiama “La triplice oppressione”, scritto non proprio dalla Cia o da barbara palombelli, nonché, ça va sans dire, l’origine della famiglia…buona lettura.

Il libro cui si riferisce è di Klaus Viehmann e lo trovate online:

QUI la prima parte

QUI la seconda

Posted in Memorie collettive, Pensatoio, R-esistenze.


2 Responses

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