Riprendiamo dal post di Baruda (che vi invitiamo a leggere per intero):
La notizia della concessione degli arresti domiciliari al militare Francesco Tuccia, accusato di tentato omicidio e violenza sessuale nei confronti di una studentessa universitaria laziale ci induce a una serie di considerazioni con le quali intendiamo contribuire a mantenere viva l’attenzione su questa vicenda.
Mentre il presunto colpevole continua a negare la violenza, sostenendo l’inverosimile teoria di un rapporto consenziente, il suo avvocato non ci dispensa neanche stavolta dalle ennesime parole fuorvianti e scorrette come quelle secondo cui dopo tre mesi di detenzione il suo assistito avrebbe “imparato la lezione”, quasi che fossimo di fronte alla marachella di un bambino.
Parole che ci sembrano la spia di un contesto culturale allarmante nel quale ben comprendiamo l’amarezza e i timori con cui la vittima e la sua famiglia hanno accolto la misura dei domiciliari all’ex-caporale.
A tal proposito ci chiediamo: se l’accusato si fosse macchiato dei soli reati di tentato omicidio e lesioni -magari durante un tentativo di rapina – quale sarebbe stata la valutazione del giudice?
Di fronte ai casi di violenza sessuale e stupro – reato gravissimo, anche se solo dal 1996 è considerato tra i reati contro la persona – i giudici (spesso maschi) sembrano più propensi al garantismo e inclini a un atteggiamento mentale e, quindi, “culturale”, non altrettanto inflessibile e severo, come per esempio nei reati contro il patrimonio. Come se i beni mobili o immobili valessero più dell’integrità fisica e mentale di una donna. Quello stesso garantismo che vediamo applicato in questi casi, vorremmo vederlo sempre e comunque, indipendentemente dalla natura del reato e dall’identità e appartenenza nazionale e sociale dell’indagato. Perché è difficile non chiedersi cosa sarebbe accaduto sin dall’inizio di questa vicenda se l’indagato non fosse stato un caporale dell’esercito.
Anche le modalità ed il linguaggio utilizzati dai mass media per parlare di casi di violenza contro le donne riflettono il livello di arretratezza culturale del nostro paese: morbosa curiosità per particolari che ledono sempre la donna ed il suo diritto alla riservatezza, grande affanno per stabilire se la donna violentata o uccisa sia una “brava persona”, perché, in caso contrario, scattano subito le attenuanti per il maschio e via via il disinteresse per una storia che non fa più notizia.
Mentre le donne continuano la lotta per superare le violenze subite, circondate dall’indifferenza complice di chi sceglie sempre di non vedere, perché la violenza degli uomini interroga in profondità le coscienze delle donne e degli uomini e, proprio per sottrarsi a ciò, si sceglie di non nominarla mai.
Rinnoviamo la nostra solidarietà alla ragazza ed alla sua famiglia e continuiamo a rivendicare il diritto per tutte e tutti di vivere libere/i dalla violenza maschile, che solo in Italia e solo dall’inizio dell’anno ha ucciso 58 donne.
Auspichiamo che l’informazione e i media vogliano tenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla violenza di genere, i cui dati allarmanti ci sembrano gravemente sottovalutati.
Collettivo Fuorigenere, Comitato 3e32 , Centro Antiviolenza per le Donne, Associazione Biblioteca delle Donne “Melusine”
Raffaele, io non so più come dirlo: se ad una donna piace il magrolino e la cosa è ricambiata hanno diritto di stare assieme e se gli piace il muscoloso idem.
Io invece sono dell’opinione che il carcere possa servire in presenza di gravi reati contro la persona e lo stupro lo è, la legge del ’96 e quella contro lo stalking sono giuste,
Sono pure pronto a convenire con te che chi stupra non è mentalmente sano ma ciò non significa necessariamente che non sia responsabile delle proprie azioni (nè che tutte le persone con problemi psicologici arrivino a stuprare). No non sono un femminista, sono uno che pensa che i criminali vanno puniti e sì penso che lo stupro sia una forma di violenza particolarmente spregevole. Quello che ti è successo è orrendo, e io non pesterei mai nessuno (nemmeno se avessi il fisico che non ho) solo per uno sguardo di troppo alla mia ragazza ma parlando in generale non è questione di “cavalier servente” è questione di difendere chi si ama anche se sarebbe meglio evitare il ricorso alla violenza fisica specie verso chi è fisicamente più debole
Comunque non mi risulta che nessuno sia in prigione per “sguardi insistenti” su una donna
no. non ci piace il carcere e le soluzioni autoritarie. e non ci piacciono i linciaggi e ne prendiamo le distanze sempre.
tutto il resto è illazione da parte tua e tutto quello che leggo è che per te uno stupratore o un pedofilo sono poveri disperati e la tipa che dici se l’è presa con te invece sembrerebbe al capone.
capire le cause sociali degli stupri? è quello che facciamo. una delle cause sociali risiede nel fatto che gli uomini immaginano la sessualità a senso unico considerando le donne solo come oggetti che dovrebbero soddisfarli. un’altra causa sociale è la mentalità vittimista di chi ritiene che il “coito” sia un diritto e poi c’è la tua mentalità che dietro una critica al femminismo nasconde un sacco di rancore nei confronti del genere femminile, accredita a noi degli argomenti per partito preso senza prendersi la briga di leggere ciò che scriviamo e va avanti per pregiudizi perchè quello che ti interessa è soltanto continuare ad avere motivi per alimentare la tua ostilità.
noi scriviamo continuamente che le donne cattive esistono e che non vanno giustificate. scriviamo anche e sempre che il dolore delle persone è più che rispettabile.
e dei padri separati, poi, vostro cavallo di battaglia, strumentalizzato e usato ad arte da chi neppure le vive sulla propria pelle quelle vicende per avere pretesti per argomentare livore contro le femministe, abbiamo detto tutto meno che quello che dici tu.
non so chi tu sia e non mi importa perché tu ritenga di avere il dovere di metterti al traino del blog femminista per contrapporre i tuoi argomenti sentendo il dovere di puntualizzare che lo stupro è un coito che non produce danno fisico.
noi qui facciamo un lavoro culturale e dunque abbiamo difficoltà a legittimare ciò che culturalmente alimenta la mentalità che legittima stupri e violenze. e quello che tu scrivi non è complesso, non sono argomenti che propongono un quadro di lettura che chiarisce e che aiuta ma è solo la stessa, stessa di sempre, quantità di argomenti vittimisti che partono dal presupposto che tu sia vittima di un universo femminile e femminista che altro non vorrebbe che accopparti. possiamo definirla paura delle donne, fobia o come ti pare ma quella è.
e per le altre cose che hai scritto capirai bene che io possa considerarle insulti alla nostra intelligenza. ma le hai scritte. stanno lì. non serve aggiungere altro.
Cara cybergrrlz, dal momento che mi hai posto delle domande, che hai insinuato che io difenda e giustifichi lo stupro e che hai sollevato di ogni responsabilità penale e morale(questo sì che è giustificare) la donna aguzzina mandante(materiale e morale) del crimine(pestaggio a sangue) nei miei confronti, mi sento spinto e obbligato a replicare di nuovo(sempre che tu voglia pubblicare questa replica, sia chiaro, il il blog è vostro e quindi leggitimamente potete pubblicare e cancellare i commenti che volete). La mia risposta sarà lunga e dettagliata proprio per dissipare ogni equivoco chiarendo quale è il mio pensiero e i miei ideali a riguardo al tema di cui stiamo discutendo(stupro e violenza), e anche per controbattere alle tue gravi illazioni nei miei confronti. Mi conterrò nei toni(perchè qui non è casa mia), ma ti assicuro che l’ indignazione che provo per le tue parole(specie laddove hai sollevato di ogni responsabilità la donna aguzzina che mi fece massacrare dal suo fidanzato) è così tanta che faccio fatica enorme a contenerla.
Inizio a risponderti da questa tua frase che per me è stata una vera e propria pugnalata nello stomaco, e cioè: “della violenza agita da altri uomini contro di te che tu addebiti alle donne.”
Ma davvero dici? Scusa, ma come ti permetti di dire che la donna che mi fece massacrare non ha responsabilità nel crimine?Mi stai offendendo! Secondo questo tuo ragionamento allora si potrebbe concludere che il boss che delega un killer di compiere un omicidio, non è responsabile dell’ omicidio in quanto a commetterlo è stato il killer e non il boss che lo ha mandato. Questo è ciò a cui porta questo tuo insensato ragionamento. Ma lo sai che esiste la violenza mandante(mandante materiale, cioè colui o colei che delega ad un’ altra persona di compiere un crimine) e il concorso morale(cioè colui o colei che con il suo atteggiamento aizza o istiga ad un crimine)?? Quella femmina usò entrambe le cose(perchè non perdonò che non le diedi la precenza al varco di un centro commerciale, in quanto io detesto la “cavalleria”, aveva senso una volta, oggi non più), e guarda che è molto più infame e abietto delegarla e aizzarla la violenza piuttosto che compierla direttamente con le proprie mani, infatti chi la compie con le proprie mani, per quanto infame sia,almeno si espone al rischio di essere ferito(ucciso) e di essere colto sul fatto e arrestato, mentre chi la manda e la delega ad un altro invece è un/a vigliacco/a che si nasconde dietro il suo esecutore. E comunque al di là dell’aspetto penale in se stesso va considerata anche la violenza nel suo aspetto morale, che pur se non punita penalmente(il codice penale si rifà al sentire comune del Popolo Bue, purtroppo)cioè quella di avallarla moralmente oppure quella nel far del male al prossimo senza nemmeno toccarlo, ma ferendogli i suoi sentimenti e la sua dignità magari facendosi scudo sul fatto di essere donna e che quindi in quanto tale “non può essere toccata nemmeno con fiore” o di essere protetta da suo fidanzato o marito Macho,cioè il Cavalier Servente di Sua Maestà(la Donna), che al minimo sguardo “storto” alla sua “principessina” è pronto a massacrare di botte colui che ha fatto il “torto” alla sua “principessa”. Quando voi femministe la smetterete di difendere tutte le donne in quanto donne(questo è sessismo, lo sapete?), di escludere che una donna in quanto donna possa mai sbagliare, noi AntiFemministi potremo anche ascoltarvi(pur senza condividere ciò dite). Noi AntiFemministi condanniamo la “violenza maschile contro le donne”(la violenza è sempre violenza, e non si deve mai giustificare, punto), voi Femministe invece giustificate la violenza subdola e la cattiveria femminili contro gli uomini, in quanto per voi non è violenza, ma “libertà della donna”, e nel caso mio specifico avendo ricevuto botte da un uomo, quella della sua fidanzata istigatrice e mandante, per voi, non può essere definita violenza. Lo hai detto tu. Poi sarei che quello fa “apologia”, eh?
Vengo ora al punto sullo stupro. Tu dici:
“provvediamo anche a eliminare ogni forma di apologia che traspare dalle frasi di chi parla di stupro come se fosse un regalo all’umanità femminile.”
Dimmi dove io avrei usato queste parole e questi concetti!! Dove?Inoltre sai cosa significa il termine “apologia”? Apologia significa difendere le ragioni di un atto, vi risulta che io abbia detto che stuprare sia giusto e che sia un regalo per l’ umanità femminile??Tipico di voi femministe accusare gli altri di cose che non pensano e non dicono leggendo in loro ciò che voi volete leggere al fine di avvalorare e accreditare l’esistenza di quel fantomatico mondo che vi siete costruite nella mente e che come tale quindi non esiste nella realtà(il “maschilismo”, la “cultura dello stupro”,gli “uomini che odiano le donne” la “donna oggetto”, e così via). Dire che un coito non consensuale(cioè lo stupro), generalmente(ripeto, generalmente) provochi danni fisici minori rispetto ad alcune violenze(sto parlando di danni fisici, non di quelli psicologici, quelli lo so che possono essere anche pesanti, ma questo non vale solo per la violenza sessuale ma anche per altre violenze, con vostra buona pace)come ad esempio un pestaggio, ad una menomazione(danno fisico irreparabile quindi anche connesso danno psicologico irreparabile), ad un omicidio, è un dato di fatto(anche se però non sempre, ad esempio gli stupri di guerra e le sodomizzazioni in carcere) e far presente ciò non significa certo giustificare lo stupro o sminuire la sua gravità. Chi sta sminuendo e banalizzando siete voi in quanto siete voi che dopo che vi ho raccontato la violenza che ho subito osate affermare che io non essendo donna non so cosa è la violenza(e che quindi devo chiedere ad una donna come si sente dopo una violenza), che la violenza sessuale è più grave di un pestaggio(ah sì?), e che addirittura la femmina mandante del massacro contro il mio corpo non è un’autrice di violenza.
“e poi: dove starebbe esattamente l’illecito penale nei commenti che rispondono a te?”
Dire o insinuare che io sia un molestatore o che io giustifichi uno stupro può configurarsi come diffamazione, ma non è che ho minacciato di inziative penali, vi avevo semplicemente chiesto(chiesto, non certo intimato!) “cortesemente e gentilmente” di cancellare quelle insinuazioni.
” chiedi “tutela” per le risposte appellandoti al codice penale? e quali sarebbero le risposte che ti diffamerebbero?”
Veramente al codice penale siete proprio voi femministe a ricorrere, infatti il concetto di denuncia penale è alla base del Femminismo il quale spinge le donna a “denunciare, denunciare, denunciare”. (Primo Levi diceva che “un nazismo senza lager non è pensabile”, si può dire ugualmente che “Un Femminismo senza manette, sbirri e galera non è pensabile”). Tra l’altro siete voi femministe che avete invocato la legge del 1996 che ha esteso a dismisura il concetto di “violenza sessuale”(in forza di ciò è “violenza sessuale” anche una pacca sul sedere o sulla spalla, e addirittura uno “sguardo insistente” su una donna, roba da pazzi, ma è realtà, purtroppo) e che ha sovvertito e invertito il princio dell’ Onere della Prova(in poche parole gli accusati di violenza sessuale sono considerati, de facto, presunti colpevoli e non presunti innocenti come invece impone il Diritto), siete voi femministe che avete invocato e ottenuto l’ introduzione nel codice penale italiano lo pseudo-reato di “stalking”(concetto partorito dal femminismo poliziesco anglosassone, tipo FBI e Scotland Yard, tristemente noti per la loro brutalità e autoritatismo), siete voi femministe che protestate se sentite la presunta notizia di un ragazzino di 14 anni indagato(indagato, non condannato)di violenza sessuale che viene posto provvisoriamente agli arresti domiciliari in attesa di processo e di un’ eventuale condanna(in caso di condanna, scatta obbligatorio il carcere per il reato di stupro),il tutto mentre parecchi assassini, ma non di donne, già condannati stanno tranquillamente in libertà, e nemmeno agli arresti domiciari. E siete voi femministe che protestaste quando la Corte Costituzionale con la sentenza n.265 del 2010 si espresse contro l’ obbligo della carcerazione preventiva(obbligo, quindi, e non più quindi misura a discrezione del giudice) stabilito dal decreto antistupri del 2009 del governo berlusconi(ma non era “maschilista”? e voi non eravate di “sinistra”?),e così via. Quindi quando noi AntiFemministi diciamo che il Femminismo è Autoritario, Repressivo, Poliziesco e politicamente trasversale, diciamo una cosa vera e assolutamente fondata.
“se non ti piacciano le soluzioni autoritarie e le leggi dello stato, giacché ti sembrano brutte da applicare a condanna di uno stupratore”
Veramente fu [una di voi] che venne a dire sul forum che lei e voi siete contro le misure repressive in materia di violenza contro le donne, ora invece mi contestate dicendo che il carcere e leggi repressive sullo stupro sono giuste, quindi significa che razzolate diversamente rispetto a quanto predicate. Poi io non ne sto facendo una questione di stupratori, ma parlo di Diritto e contro la Repressione in generale.Soprattutto alcuni reati(come lo stupro, la edofilioa, etc)sono frutto di una condizione esistenziale degradata e infelice. Il pedofilo o lo stupratore(eccetto gli stupatorii di guerra, etnici, etc) è una persona infelice, mentalmente disagiata, privo di vita sessuale e affettiva non per colpa sua(basti pensare come molte donne denigrano gli uomini brutti, chiamandoli “sfigati” e ridendo sulla loro assenza di vita sessuale), nessun uomo appagato esistenzialmente, sessualmente e mentalmente sano stuprerebbe mai, così come nessun ricco andrebbe mai a rapinare nelle banche o a scippare le vecchiette. Questo non significa giustificare uno stupro nè che tutti gli uomini soli e infelici stuprano(solo una piccolissima ed estremamente esigua minoranza di uomini stupra), lo stupro è una violenza(e io che sono contro ogni violenza e sono un una persona mite e pacifica, come potrei mai fare apologia di stupro?) e chi lo commete deve essere punito, ma bisogna anche risalirne alle cause umane e sociali che lo ingenerano, e chi più della Sinistra dovrebbe afforntare il trattamento del crimine secondo un approccio umano e sociale? (Voi invece proclamate e appoggiate la caccia repressiva allo stupratore e pedofilo che più che alla Sinistra si ispira alla Destra Leghista e Poliziesca). Questo è un Principio che esula dalla questione di Genere. Io, militante AntiFemminista, mi sono espresso in maniera garantista a riguardo maestre di Rignano accusate di pedofilia sui loro scolaretti, e due anni fa presi le distanze dal linciaggio mediatico contro le maestre di Pistoia accusate di maltrattamento sui loro scolaretti. Voi vi siete mai schierate contro il linciaggio mediatico e popolare contro uno stupratore o pedofilo?Mai visto. Questa è la differenza tra me e voi Femministe. Voi confondete gli ideali dei Diritti Umani, del Perdono, della Compassione,e della Comprensione Sociale Umana con “l’ apologia di stupro” perchè da brave femministe qual siete non comprendete questi Ideali Umani che vanno contro ogni forma di vendetta e di repressione.
“detta tra noi, raffaele, la storia che alle donne piacciano i machi è una leggenda”
Della serie: come difendo tutte le donne in quanto donne a spada tratta. Senti, per piacere, prendete pure in giro agli altri, ma non prendete in giro a me, non funziona. Voi su questo blog vi siete costruite un mondo fittizio sull’ universo femminile e maschile che nella realtà non esiste. Non ho detto che al 100% delle donne piacciano i “machi”, ma non potete permettervi di negare che a tantissime(la maggior parte) piacciano. Se invece è come dite voi, allora spiegate come mai agli uomini bulli e spavaldi e “capibranco” non mancano le donne, anzi spesso hanno parecchie donne,mentre gli uomini esili(ma dove sta scritto, care donne, che per essere attraenti fisicamente bisogna essere per forza pompati e muscolosi, cosa c’è di male nell’ essere snelli e con pochi muscoli?) oppue timidi e impacciati, hanno molta più difficoltà a riuscire ad avere una vita sessuale con le donne? O volete negare anche questo? Forse non a tutte le donne piacciono gli uomini “machi” e anche gli uomini esili o timidi magari possono riuscire a trovare una donna(non lo sto nergando)ma è innegabile che i “machi” hanno più successo con le donne rispetto agli uomini esili o timidi o impacciati. E poi è “leggenda” anche il fatto che ogni anno milioni e milioni di donne comprano i calendari dei Rugbisti nudi e che l’ 8 marzo milioni e miloni di donne italiane vanno nei locali ad assistere gli orrendi streap di Maschioni? Brave, care femministe, continuate pure e negare l’evidenza e la realtà ed assolvere tutte le donne in quanto donne dando quindi la colpa solo e soltanto agli uomini,che così facendo vi qualificate da solo!
“quasi che la vittima soffrendo facesse un torto a te, tu venga a reclamare empatia nei tuoi confronti.”
No, non ho mai detto questo, è una tua ennesima fantasia e illazione che rimando al mittente! Ma se una vittima di violenza sessuale viene a dire a me che la violenza che ha subito lei è più grave di quella che ho subito io, è lei a ferire il mio dolore e quindi ho tutto il diritto di risponderla. Soprattutto mi hai ferito tu, io che mentre venivo fatto a polpette e stritolato da quel bastardo, la sua arpia fidanzata inveiva compiacente e con occhi diverti e sadici mentre io venivo straziato, tu hai il coraggio di dire che la sua non è stata violenza!! E hai pure il coraggio di dire che io giustifico lo stupro e che faggio apologia di stupro. Certo che hai bel coraggio nel capovolgere la realtà!
“metti da parte l’ideologia ”
Semmai, metti da parte tu l’ ideologia femminista, io non seguo nessuna ideologia, ma seguo solo gli ideali Umani. Certo, una femminista che fà una predica a un non femminista contro l’ideologia è proprio il colmo.
“ragiona da essere umano che si preoccupa delle sorti delle altre persone”
Quindi io non ragiono da essere umano? Questa è un’ offesa gravissima. Bene, allora sapete che vi dico? Cercate anche voi di ragionare da esseri umani che si preoccupano della sorte e della sofferenza di tanti padri separati allontanati dagli affetti, spesso anche privati di casa e impoveriti dai mantenimenti, piuttosto che negare la loro sofferenza (affidandovi ad una”ricerca” dell’ Istat […]). Un mio parente(cugino di mia madre) padre separato che si suicidò era di sinistra e suo padre era stato un Partigiano. Quindi prima di definirli “lobby” e lanciare sentenze, informatevi prima.
Con questo chiudo, veramente. Non ne posso più, se mi verrà pubblicato(come spero e come gentilmente vi chiedo) non leggerò eventuali repliche sennò mi verrà la tentazione di replicare di nuovo ma così facendo non la finiremo più con questo discorso, abbiamo idee e sensibilità troppo diverse e inconciliabili, diametralmente opposte, siamo antropologicamente diversi. Non ci capiremo mai. Voi siete Femministe e io AntiFemminista, siamo diamnetrlmente opposti. Ho detto solo il 5% di quello che vi volevo dire, su internet non è facile dire tutto. Lo scritto stanca.
Vi saluto cordialmente.
raffaele
Dobbiamo tacere davanti al tuo dolore…tu però non taci davanti al dolore di una ragazza brutalmente stuprata, Raffaele, informati perchè nello stupro di cui parliamo i danni fisici ci sono stati e pure gravi…e come puoi affermare che un coito non consensuale non li provoca?
Ma poi ancora con sta storia che alle donne piacciono solo i muscolosi? Non è vero e comunque una donna o un uomo hanno il sacrosanto diritto di sentirsi attratti sessualmente da chi vogliono, muscoli o non muscoli: tra i miei amici nessuno è un palestrato bullo e hanno le loro storie lo stesso, te lo assicuro. Che poi non è assolutamente detto che siccome un uomo è muscoloso sia per forza arrogante o prepotente, può esserlo ma anche no, così come un esile magrolino (anch’io sono esile, tra l’altro) può essere uno stronzo come può non esserlo. Comunque ci si sceglie sempre in due e i motivi per cui si sta insieme solo quelle due persone li sanno (l’attrazione fisica comunque è condizione non sufficiente ma necessaria ma può scattare anche per un uomo non iper-palestrato). Lasciati dire una cosa: difficilmente troverai una compagna con questo atteggiamento vittimista e pieno di rancore contro l’intero genere femminile
@raffaele
“i danni fisici causati dal coito sono pari a zero”?
e poi: dove starebbe esattamente l’illecito penale nei commenti che rispondono a te?
tu sei libero di dire ciò che vuoi e di ferire le vittime di stupro che tanto che vuoi che sia un coito subito purchè piaccia all’uomo coitare nel corpo di una donna non consenziente.
dici che qui si parla una lingua autoritaria (e si sta parlando d’altro e noi non invochiamo carcere o linciaggi ma garantismo non è impunità e neppure legittimazione a fare quello che ti pare sul corpo di una donna) dopodiché chiedi “tutela” per le risposte appellandoti al codice penale? e quali sarebbero le risposte che ti diffamerebbero?
se ce le citi per favore provvediamo e poi provvediamo anche a eliminare ogni forma di apologia che traspare dalle frasi di chi parla di stupro come se fosse un regalo all’umanità femminile.
detta tra noi, raffaele, la storia che alle donne piacciano i machi è una leggenda. il fatto che alle donne non piacciano i maschilisti livorosi e pieni di rancore nei confronti del sesso femminile, ostili, che giustificano lo stupro, grassi, magri, machi o mingherlini, contenti o sessualmente frustrati, è un’altra storia.
perché il punto vero è che fintanto che qualcuno riterrà che coitare sul corpo di una donna senza il suo consenso non procuri alcun danno a quella persona le donne certamente preferiranno altri.
ps: se non ti piacciano le soluzioni autoritarie e le leggi dello stato, giacché ti sembrano brutte da applicare a condanna di uno stupratore, allora non usarle per censurare i commenti di chi ti risponde. perché sei tu che ferisci ogni vittima di stupro con banalizzazioni al limite dell’apologia.
e sia chiaro che non consentiremo a nessuno di insultare te e a te di insultare nessuno ma se permettiamo a te di commentare non censureremo certo gli/le altr*. e in generale, raffaele, trovo curioso che mentre si parla di una violenza così efferata, rispetto alla quale tu ti poni in totale assenza di empatia, quasi che la vittima soffrendo facesse un torto a te, tu venga a reclamare empatia nei tuoi confronti.
se non riconosci la violenza che subiscono altre/i come vuoi che altri si immedesimano in quello che subisci tu?
metti da parte l’ideologia che ti porta a esibire i muscoli anche quando si parla di una donna ferita a sangue e abbandonata sul ciglio di una strada e ragiona da essere umano che si preoccupa delle sorti delle altre persone, benché siano di sesso femminile, e poi ragioneremo anche d’altro, dei pugni che hai ricevuto tu, della violenza agita da altri uomini contro di te che tu addebiti alle donne.
Salve, avevo promesso che non avrei continuato in questa discussione e questo per una questione di correttezza, e infatti non rispondo alle aggressioni verbali che mi vedo rivolte da alcune utentesse(o devo dire utent* ?) femministe, mi limito solo a chiedere cortesemente e gentilmente alle amministratrici di questo blog di rimuovere quei commenti diffamatori nei miei confronti(che come tali quindi rasentano e toccano l’ illecito penale) e a fare una precisazione:
Dire che la c.d “violenza sessuale”(cioè un atto sessuale non consensuale) sia più grave di un pestaggio e addirittura di un omicidio è pura follia ed è una menzogna femminista che non ha nessun riscontro scientifico in quanto basata su un presupposto ideologico, la gravità di una violenza invece si misura dal danno fisico provocato e dai contraccolpi psicologici che ne possono conseguire. I danni fisici provocati da un coito non consensuale(cioè lo stupro)sono pari a zero(eccetto per gli stupri di guerra e per le sodomizzazioni nelle carceri, vittime maschili, quindi), quelli psicologici invece possono essere rilevanti ma non di più rispetto a quelli provocati da altre violenze,e inoltre la sofferenza d’animo che si prova dopo una violenza è soggettiva e quindi varia da persona in persona, voi non sapete cosa prova e cosa ha provato nell’animo il sottoscritto nel ritrovarsi il suo corpo esile e minuto fatto a pezzi da un nerboruto e brutale machone istigato dalla sua padroncina femmina, perciò siete pregate di tacere di fronte al mio dolore in quanto non conoscendolo e non avendolo provato non potete permettervi di dire che sia minore rispetto a quello scaturito da una violenza sessuale.. Grazie. E con questo chiudo definitivamente con questa discussione in questo post.
p.S: chissà perchè i machoni grossi, muscolosi, spavaldi e bulli piacciono tanto a tantissime donne(e infatti a questi tipi non mancano mai le donne), mentre gli uomini esili, timidi e o bonaccioni stanno a corto di donne, di sicuro hanno molto meno successo con le donne rispetto agli uomini grossi, spavaldi e “capibranco”. Ciò va a disonore di voi donne, sarebbe bene quindi che voi femministe faceste un pò di autocritica piuttosto che dare la colpa agli uomini e ad un fantomatico “maschilismo”.
Una cosa che mi rimarrà sempre oscura è il meccanismo perverso che hanno alcune persone in seguito ad un abuso di voler vedere soffrire gli altri in modi peggiori, invece di fare fronte comune e sdradicare alla radice la violenza.
Tutti i maschi presenti sapranno benissimo quanto il machismo ci abbia fatto convivere con la prepotenza, il bullismo e la violenza e penso che chiunque dotato di ragione ne sia stato disgustato. Però anche dopo averle prese nessuno si mette a chiederti se eri vestito in modo da provocare l’energumeno nè devi subire un interrogatorio dalle domande perverse per capire se veramente ti hanno picchiato o ti sei rotolato tu contro i suoi pugni per poi accusarlo…
Forse, e dico forse, invece di vivere covando livore verso le donne e i loro grandi privilegi, sarebbe il caso di contrastare la prepotenza e la violenza insieme uomini e donne senza giustificare i colpevoli solo perchè appartenenti al proprio genere. Perchè se tu mi giustifichi uno stupratore anche colpevole seguendo il tuo ragionamento dovresti stare zitto e prenderti le botte perchè mica possiamo mandare in galera un poveraccio solo perchè ha dato 2 schiaffi a qualcuno…o così non funziona?
X antonellaf
non sapevo di questa cosa, pensavo che chi ha una condanna penale (tanto più per un reato grave) non potesse ricoprire incarichi pubblici come preside di una scuola
fammi capire ,un uomo ti ha pestato a sangue,e ti consideri vittima di violenza femminile?
Vorrei ricordare, perché mi sembra che sia passato un po’ in sordina, che il preside della scuola xxxxxxxxxx è stato condannato nel 2003 per stupro, con sentenza passata in giudicato. Dunque, quest’uomo, un condannato per stupro, ha patteggiato la pena e ha potuto così sostenere un esame a dirigente scolastico, vincerlo e, meraviglia delle meraviglie, chiedere e ottenere di dirigere una scuola prevalentemente femminile. Quindi, secondo l’ufficio scolastico regionale, non esisteva nessuno più adeguato di uno stupratore per dirigere una scuola prevalentemente femminile. Il che rende bene il peso dato alla gravità dello stupro in questo paese.
@Raffaele: se di fronte a una ragazza ritrovata nella neve seminuda e sanguinante parli di PRESUNTA aggressione, o sei in malafede o sei un ingenuo.
@alluviola ho provato anche io a digli la stessa cosa ma lui insisteva e diceva che lo stupro è meglio delle botte. Forse ha avuto la fortuna di nascere uomo e di non provare mai cosa significa essere trattate come un oggetto, buttate via come uno straccio e viver eun corpo che non è percepito più come il proprio. A me è successo perchè sono stata stuprata, non ho subito quello della ragazza di Pizzoli (non riesco ad immaginare, una cosa attroce!) ma fui sverginata violentemente con le dita da un “porco” che voleva essere il primo ma per fortuna non mise a termine il suo piano perchè passava gente. Non riesco a dimenticare cosa provavo, non mi sentivo più mia, mi sentivo un oggetto, nemmeno più una persona..e non vorrei immaginare cosa prova questa ragazza che le è capitato di peggio!
@Raffaele tu annebbiato dalla tua misoginia hai smarrito perfino ogni forma di coscienza umana nei confronti di un atto simile. Non bisogna essere donne per potersi immedesimare nelle situazioni che vivono le donne violentate perchè se tu un giorno venissi stuprato (nn te lo auguro mai) cambieresti opinione. Anche io preferirei essere picchiata piuttosto che violentata anche perchè le botte non feriscono l’anima come uno stupro per quanto possano essere odiose e vergognose ma lo stupro è una vera e propria mutilazione sessuale e cancella il diritto della donna all’esistenza, quanto un femminicidio!
Riprendo il commento che è stato scritto dalle compagne su fb:
“Tutta la nostra solidarietà alla ragazza che ha subito questo terribile stupro. Straordinaria e coraggiosa donna che se parli e resti viva in Italia non meriti petizioni e parole piene di enfasi. Semmai qualche scrollata di spalle. E il punto non è che lui finisca in galera perché il carcere fa schifo e non risolve. Il punto è che i media e la cultura non possono permettersi di sottovalutare e legittimare un crimine del genere. Garantismo non è impunità. E non si spiega come mai i compagni che vengono arrestati perché manifestano il proprio dissenso in piazza quel garantismo non lo vedono applicato mai.”
Raffaele says “Tu invece hai mai provato a chiederti cosa prova un uomo dopo una violenza”
allora, mio caro, ti assicuro che anche la più infima ed inutile cellula del mio cervello e del mio corpo preferirebbe che io venissi picchiata a sangue pittosto che stuprata!. se un giorno malaugurato dovessi trovarmi in mezzo ad uomi che mi volessero fare del male, preferirei mille volte venir percossa a morte, piuttosto che essere VIOLATA e/o SEVIZIATA. ma questo, tu, da uomo, non lo puoi capire. e’ un fatto di genere. fidati! non ti puoi immedesimare
Raffaele, partiamo da un punto: le donne non sono tutte vittime e gli uomini non sono tutti mostri assetati di sangue, siamo moralmente e intellettualmente pari nel bene e nel male ma alcuni uomini sono aggressori ed alcune donne sono vittime e lo stupro è commesso nel 90% dei casi da uomini contro le donne, le probabilità che un uomo venga stuprato sono basse e nella maggioranza dei casi lo stupratore è un altro uomo. Questi sono i fatti.
Ora vuoi sapere perchè lo stupro è visto in maniera tanto negativa? Punto primo: è l’aggressione di un soggetto che di solito è fisicamente più forte (uomo) ad uno di solito fisicamente più debole (donna), e sopratutto lo stupro insozza e rende ripugnante l’atto più bello del mondo che è il sesso, ciò che dovrebbe dare piacere e gioia diventa un veicolo di violenza e sopraffazione, ciò che dovrebbe avvenire nella consensualità avviene nella costrizione violenta e questo è intollerabile: la ripugnanza che suscita lo stupro è direttamente proporzionale al piacere, alla gioia che suscita il sesso, ecco cosa distingue la violenza sessuale da ogni altra forma di violenza: le botte sono botte e causano solo dolore (a meno di non essere masochisti ma è un’altra cosa) sono fatte per quello, ma l’atto sessuale porta felicità ed è insopportabile che una cosa tanto bella venga pervertita per opprimere e umiliare una donna
E non è assolutamente vero che a tutte le donne piacciono i palestrati, è come dire che a tutti gli uomini piacciono le tettone strafighe…non è sempre così e comunque ci si sceglie in due.
“l Carcere è uno strumento Autoritario e di Repressione e di Tortura”
Gli stupratori non dovrebbero essere repressi, torturati mentre le donne vanno “sbudellate” e torturate e lasciate sotto -10?
Io sinceramente non ho parole. Fino a qualche anno fa pensavo che solo nei paesi islamici gli uomini ritenevano quasi lecito massacrare una donna e non subire alcuna pena, evidentemente ero vittima del lavaggio del cervello attuato dalle società occidentali per convincermi che ero libera e per paura di una ripresa delle battaglie femministe.
In italia invece ci sono i peggiori misogini: stuprano, picchiano, ammazzano le donne ma vogliono restare liberi e non vogliono nemmeno essere denunciati dalle ultime. Essi ritengono che le donne possono essere torturate e che è meglio rovinare la vita ad una donna piuttosto che rovinarla ad uno stupratore che invece merita la pena detentiva per salvare e proteggere le vittime.
Ps: il commento precedente ha refusi:(
raffaele l’ho cazziato l’altra volta proprio per la sua tendenza a giustificare gli stupri e perfino quello che io stessa ho subito anche se ovviamente non grave come quello di Rosa, la ragazza stuprata all’Aquila. Renditi conto in che condizioni è stata trovata. Non avrai coraggio a dire che da sola si è violentata e si è lacerata gli organi interni??
FORSE non ti è ben chiaro che ha anche dovuto subire interventi chirurgici e la ricostruzione del retto e apparato genitale oltre ovviamente al trauma e i sogni spezzati di una ragazza che era lì come le sue coetanee a passare il sabato sera con gli amici. CON CHE CORAGGIO VIENI A DIRE CHE FORSE SI è INVENTATA TUTTO? Forse non era prova sufficiente il suo stato fisico in cui si trova?
O è meglio rovinare la vita di una donna che di uno stupratore che merita solo il carcere! si vede che per alcuni di voi uomini (compresi i giudici) le donne valgono meno di zero infatti nonostante non hanno escluso che potesse reiterare hanno deciso che i domiciliari vanno comunque concessi, come dire che non gliene frega se un giorno potrebbe tornare libero a farne fuori altre o la stessa che ha osato denunciarlo o peggio che ha osato rimanere in vita visto che non è stata nemmeno lei a denunciato ma lo hanno incastrato CON LE PROVE ADDOSSO (il sangue della vittima).
Da qualche anno c’è questa mentalità malata secondo il quale tutte si inventano uno stupro a meno che non sia rumeno, infatti sarebbe bastato solo la parola della vittima per incastrarlo (come è successo nel caso di Torino), perché “i rumeni hanno lo stupro nel sangue” come disse un sindaco ignorante e misogino che pagò gli avvocati difensori con i soldi pubblici agli stupratori di una ragazzina….E’ giustizia questa???
A causa degli uomini come raffaele si vede che siamo lontani anni luce dalla parità tra uomo e donna e dal rispetto per la sessualità femminile e poi la gente, i governi hanno il coraggio di andare a cercare il marcio nelle altre culture come quelle islamiche ecc.. andando a stanare una motivazione culturale mentre qui nessuno dice che la violenza sulle donne E’ UN PROBLEMA CULTURALE , anzi! GUAI a dirlo passi per una MISANDRICA! Guai farli passare come casi frequenti e culturali, bisogna farli passare o in sordina o come casi sporadici o dettati da una malattia dell’aguzzino o una falsa accusa, pena la devirilizzazione e l’offesa dell’onore maschile della serie ” donne STATEVI ZITTE E NON DENUNCIATE ALCUNA VIOLENZA SE NO PEGGIO PER VOI”.
Cosa vogliono i signori maschilisti’ mandare in galera le vittime di stupro come accusatrici perchè per loro il coito dev’essere coercirtivo perchè loro sono cacciatori e noi oggetti!
tu, raffaele, non sai proprio di cosa stai parlando. e direi che ti commenti da solo.
comunque, per la cronaca, io non sono garantista, ritengo che l’autorità debba esistere e occuparsi di giustizia in base alle norme etiche, morali e sociali che ogni popolo ha deciso di darsi (e ogni popolo ha diritto al suo, propio e solitario, percorso, anche se doloroso, verso la democrazia). Sono antirepressiva ma solo fino al punto che non venga lesa la libertà degli altri. uno strupro è un atto che confligge con tutte le leggi naturali e sociali ed è, banalmente, ma gravemente, illogico!. in natura non esiste lo stupro NE’ TANTOMENO LE SEVIZIE! Tuccia merita il carcere a vita! e lo merita perchè ha messo le mani dove non avrebbe dovuto. è andato in un luogo dove non si può entrare senza permesso. e c’è andato per violarlo e distruggerlo oltre ogni umana immaginazione. è un mostro. il mio sentire di DONNA, che tu NON potrai mai capire perchè sei maschio, mi fa dire che di fronte ai fatti dell’Aquila, io potrei uccidere senza pietà!. Certamente dallo Stato pretendo distacco e saggezza (ed ecco perchè sono contro la pena di morte), ma pretendo GIUSTIZIA!!! e, per ora è lontana!
Beh il tribunale può stabilire ciò che vuole, ma a me sembra uno stupro eccome. Ho e abbiamo il diritto di espressione libera e di libero pensiero e secondo me occorre stigmatizzare determinati atteggiamenti. Non la presunzione di innocenza, né i sotterfugi degli azzeccagarbugli per tirar fuori i loro assistiti, bensì quelli della società che vive come marachella lo stupro e i media che sono spesso condiscendenti con le presunte “ragioni” del perpetratore, inoltre la vittima viene spesso responsabilizzata indirettamente, con accuse di comportamenti “poco pudici” e stronzate (scusate il termine) di questo tipo. Poi a chiacchiere sono tutti contro lo stupro, salvo fare qualcosa, cambiare la prospettiva della società verso il sesso, le libertà sessuali o almeno quando necessario solidarizzare con le vittime. Tranne quando i criminali sono stranieri e allora tutti uniti a dare sfogo agli spiriti forcaioli. Raffae’ mi dispiace per quello che ti è successo, ti capisco, fidati, perché sono stato aggredito anche io (anche se per motivi politici e da 7 fascisti più o meno di quelle dimensioni) e l’aberrazione e il veleno per ciò che ti è successo non può essere scusa per negare la solidarietà ad altre vittime.
Scusate, non riesco ad inserire il commento, vedo che non va sotto moderazione. Ci riprovo.
” Informati k nel resti dei paesi europei la violenza ” se accertata come dici tu” è punita molto più severamente dalla giustizia…”(Barbara)
Negli USa e GB è punita ancor più severamente: con la prigione a vita. Ma negli altri paesi europei non è punita più severamente rispetto all’ Italia, considerando anche che in Italia in forze delle ultime normative sulla violenza sessuale sono stati aboliti principi carcerari e costituzionali che invece sono pacifici per ogni altro reato(omicidio e strage compresi). Ad esempio, l’ infame Decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11 formulato dal Governo Berlusconi, denominato anche “Decreto AntiStupri” ha abolito per quanto concerne questo reato la Legge Gozzini, ha stabilito l’OBBLIGO della carcerazione preventiva(quando invece per gli altri reati, eccetto alcuni casi particolari di mafia, non esiste questo obbligo in quanto la carcerazione preventiva viene stabilita a discrezione del giudice) ,e soppresso ogni possibilità di arresti domiciliari per i condannati per questo reato(quando invece questa possibilità ce l’hanno i condannati per ogni altro reato). Cosa volete più?
“Hai mai provato a chiederti come si sente una donna dopo una violenza? “(Barbara)
Tu invece hai mai provato a chiederti cosa prova un uomo dopo una violenza? Oppure le donne hanno l’esclusività del dolore dell’ animo scaturito da una violenza? Anche noi uomini soffriamo per le violenze, quindi non permetto di dire che solo una donna soffre per una violenza, io che sono stato vittima di violenza non posso accettare questa tua affermazione!
“e il tuo caso a questo perchè per quanto sia grave è profondamente diverso da quello sessuale”(barbara)
Diverso che?? vuoi dire forse che la violenza che ho subito io sia meno grave di una violenza sessuale?? In base a quale criterio oggettivo e scientifico fai un’affermazione del genere? Tu che ne sai del mio stato d’animo nel ritrovarmi con il mio corpo esile e minuto posseduto, braccato e massacrato di botte a sangue con centinaia di calcioni e cazzotti da un energumeno grosso e muscoloso(come piacciono alle donne) il doppio di me fisicamente sotto gli occhi diverti e compiacenti della sua fidanzata che lo incitava a massacrarmi di botte? Tu che ne sai?????
Se proprio c’è una differenza tra questi due tipi di violenza(cioè quella sessuale e quella che ho subito io) è che mentre la violenza sessuale è stigmatizzata da tutti(infatti ogni qualvolta se ne parla subito subentra l’ indignazione collettiva arrivando alle richieste di forche e castrazioni) condannata dai media, punita assai severamente attraverso decreti leggi speciali e le donne che denunciano spesso hanno il patrocinio gratuito e il sostegno delle istituuzioni(ad es. spesso si costituiscono parte civile).Non si può dire altrettanto invece della violenza che ho subito io in quanto è una violenza molto comune(ma non per questo meno grave, anzi) punita assai lievemente(e mai con il carcere) e trattata dalla legge in molto superficiale e poco incisivo. E infatti la violenza che ho subito io è rimasta impunita, perchè nessuno fu disposto a farmi da testimone, avevo solo il referto ospedaliero, mica è come la violenza sessuale in cui basta la denuncia della donna per essere considerata come prova se l’accusato non riesce a trovare prove a sua discolpa!! Questa è la differenza, cara Barbara.
Pestaggi ce ne sono tutti i giorni a migliaia, e rimangono impuniti perchè non denunciati e perchè i media non ci pongono all’ attenzione sopra.Il fatto che la legge condanna più severamente una violenza sessuale rispetto ad una violenza subita da me non significa che sia più grave, il fatto è che la legge si conforma al sentire comune, e si sa che una violenza contro una donna è percepita molto più gravemente rispetto ad una violenza subita da un uomo e questo per via di quella mentalità che considera le donne esseri deboli, innocenti e vittime a prescindere. E’ stato sempre così. ora ancora di più, per via della propaganda mediatica antimaschile che descrive l’ uomo come un oppressore delle donne.
Quindi questo è un doppio motivo per cui trovo inaccettabile e offensivo per me questa tua affermazione che la violenza che ho subito io sia meno grave di un c.d “violenza sessuale”. Non lo permetto.
E con questo chiudo qui.
saluti.
Raffaele, in questo caso specifico non c’è solo “la parola della donna” ma c’è anche il fatto che la donna è stata ritrovata dolorante e sanguinante e con le parti intime gravemente lacerate (le hanno dovuto mettere dei punti di sutura, mi sembra, correggetemi se sbaglio) quindi fermo restando la presunzione di innocenza mi sembra lecito perlomeno sospettare che qualcosa di brutto sia successo a questa ragazza, e mi sembra che ci siano perlomeno gli elementi per non dare a priori della bugiarda alla ragazza. I casi di false accuse di stupro certo esistono ma non sono “la regola” e di solito vengono scoperti dagli inquirenti che sono là apposta per verificare le accuse.
Dire a priori che gli uomini nessuno escluso sono tutti stupratori è sbagliato come dire che tutte le donne nessuna esclusa mentono quando denunciano una violenza maschile, bisogna valutare caso per caso. E comunque denunce false e calunnia sono già reati puniti dalle leggi vigenti
E non puoi usare la tua esperienza personale (e comunque, istigato o meno, è stato un uomo a picchiarti ed era tuo diritto denunciarlo…non farlo è stata una tua scelta e le ragioni le sai tu) per dire che tutti i casi di stupro sono falsi.
Scusa la domanda personale ma hai mai conosciuto una vittima di stupro o almeno il parente di una vittima? Non credo, altrimenti non parleresti così
Presunto, per la legge, è il colpevole, non il reato. Cerca di capire la differenza.
a me sembra che di notizie di stupri e violenze e uccisioni ai danni delle donne da parte di uomini ce ne siano OGNI GIORNO, e che molte si risolvano con un nulla di fatto e pene leggerissime. Testimonianza del fatto è che questo tizio è ai domiciliari.
Dire che sono di più le violenze femminili contro gli uomini, o che sono più importanti di quelle ai danni delle donne, significa non solo ignorare l’evidenza, ma è come dire che le donne contano meno degli uomini, almeno finché non sono loro le aguzzine, allora contano eccome. E’ sempre la stessa cultura misogina proposta e riproposta per screditare chi lotta contro la violenza di genere, e francamente ha stufato parecchio.
Che il reato sia stato commesso non ci sono dubbi. Il garantismo prevede che l’imputato non sia dichiarato colpevole fino alla fine del processo non che il reato scompaia, il che è ben diverso.
Le terribili repressioni del 1996 hanno reso questo reato contro la persona il che già di base dimostra quanto il nostro paese fosse (e sia) arretrato dal punto di vista legale e quanto tutelate siano le donne. Inoltre la situazione non è così drammatica per gli stupratori visto che in questo paese è ancora uno dei reati più perpetrati e meno puniti proprio a causa di una cultura (se così si può chiamare) che giustifica lo stupratore e colpevolizza la vittima. Ma la cosa che fa veramente schifo e palesa la malafede delle persone che si fanno scudo del garantismo è che qui non stiamo parlando di una molestia di lieve entità ma di una ragazza che è stata ridotta in fin di vita da qualcuno che anche solo definire uomo infanga la categoria. Se si vuole parlare delle condizioni carcerarie o di come migliorare il sistema mi trovo anche d’accordo ma definire “povero cristo” uno stupratore mettendo sullo stesso piano colpevoli e innocenti è la prova più becera del fatto che non è l’equità della legge il punto ma la solita indignazione di chi non sopporta l’idea che potrebbe essere punito per quella che considera una “ragazzata”. E non mettiamo in mezzo compassione e umanesimo perchè la base di questi valori dovrebbe impedire l’idea stessa di concepire un gesto tanto rivoltante nè tanto meno giustificarlo. E comunque non ho capito perchè il tipo che ti ha picchiato dovrebbe essere un mero esecutore e non quello che comunque ha commesso il crimine…
Un intervento di ricostruzione anale e vaginale non provano uno stupro? Il tipo sopra è aberrante e nauseante, oltre che ignorante visto che stupratori in galera non ce ne sono a meno che non riescano pure ad ammazzarti. Ma che schifo!
poveri cristi k subiscono gli orrori del carcere spietato? NON HAI BISOGNO NEPPURE DI UAN RISPOSTA…. Informati k nel resti dei paesi europei la violenza ” se accertata come dici tu” è punita molto più severamente dalla giustizia…quello che succede nelle carceri è una parentesi a parte che non c’entra nulla con la giustizia nè con la gravità della violenza sessuale in se! Hai mai provato a chiederti come si sente una donna dopo una violenza? Hai mai provato a domandartelo? Credo che tu lo debba fare e non paragonare il tuo caso a questo perchè per quanto sia grave è profondamente diverso da quello sessuale
Non c’è stato nessun “Stupro de L’ Aquila” ma PRESUNTO “stupro del L’ Aquila”. Se ci sia stato stupro o meno dovrà essere l’autorità giudiziaria a stabilirlo in una sentenza definitiva(Cassazione), fino a prova contraria l’ imputato è presunto innocente, quindi dovrebbe essere la parte denunziante a dimostrare che l’accusato sia colpevole(onere della prova, valido in ogni paese civile e per ogni reato, eccetto, chissà perchè, che per quello di c.d “violenza sessuale”. La maggior parte, o comunque una buona parte, delle accuse di stupro sono false. Questo dovrebbe spingere ad usare un pò più di prudenza quando c’è un’ accusa di stupro(e non solo di stupro, ma di OGNI ALTRO REATO), prima di dare per scontato che gli accusati siano colpevoli.Se per voi una denuncia di stupro basta e avanza per considerare l’ accusato colpevole, allora ditelo chiaramente di abolire i processi per le accuse di questo reato, tanto se l’ accusato è per “default” colpevole, automaticamente colpevole, a che serve il processo? Un processo non dovrebbe servire per stabilire se l’ imputato è colpevole o innocente? E poi, di grazia, non siete voi quelle che si definiscono “antiautoritarie e antirepressive”? Il Carcere è uno strumento Autoritario e di Repressione e di Tortura, se proprio bisogna metterci persone in quel posto, al massimo lo si deve fare solo per il reato di omicidio e strage. Voi invece invocate aumento delle pene per violenza sessuale, galere e manette. Come si concilia tutto ciò con il vostro autoconsiderarvi “anarchiche”, “antisistema”, e “antiautortarie”? Mah.
E poi di quale “garantismo” andate parlando se dal 1996 in poi per quanto concerne il reato di violenza sessuale è tutto un susseguirsi di leggi e decreti speciali in senso restrittivo e repressivo che hanno posto il trattamento di questo reato al di sopra del codice penale e della Costituzione: inversione dell’ onere della prova, denunzia della donna considerata elemento probatorio(quindi non servono prove e riscontri al fine della condanna, se l’ imputato non riesce a produrre prove in sua discolpa), obbligo della carcerazione preventiva, soppressione della Legge Gozzini, divieto di arresti domiciliari, senza parlare poi della legge non scritta del carcere secondo cui gli accusati di violenza sessuale debbono essere massacrati. Cosa volete più? la castrazione e la pena di morte? In realtà la pena di morte già esiste, anche se non ufficialmente, per gli accusati di violenza sessuale, infatti in carcere vengono pesati dagli agenti e dagli altri detenuti(non accusati di violenza sessuale, ma assassini e altri criminali vari)-
Se poi questi carabinieri stanno avendo un briciolo di garantismo in più(ammesso che sia così) è solo perchè sono carabinieri, se gli accusati non avessero la divisa già starebbero in galera da un bel pezzo. Ma comunque verranno condannati, colpevoli o innocenti che siano,vedrete. La legge sulla violenza sessuale, come detto prima, ha stabilito che la parola della donna che denuncia è elemento probatorio, quindi se questi carabinieri non riusciranno a trovare prove a propria discolpa.(cosa difficile di fronte ad un’ accusa formulata solo e soltanto sulla parole della parte denunciante), e ciò stato confermato anche da una sentenza della Cassazione che ha ribadito questo aberrante principio anticostituzionale e antigiuridico.
Mettetevi l’animo in pace, il reato di c.d “violenza sessuale” è il reato più strapunito e biasimato che ci sia, sia a livello giudiziario sia a livello sociale(tutti a chiedere forche e castrazioni per pedofili e stupratori,tutti sono disposti a perdonare anche il più infame degli assassini, ma nessuno perdonerebbe mai un pedofilo o uno stupratore..come mai? ah è questa sarebbe pure la società “maschilista”, eh?), pertanto affermare che ci siano stupratori impuniti e che su questo reato vi sia niente di meno un eccesso di garantismo, è una bugia enorme, oltre che un’ offesa per quei poveri cristi condannati per violenza sessuale, innocenti o colpevoli che siano, che subiscono gli orrori del carcere spietato.
No Galera, No Repressione. Sì all’ Umanenismo, alla Compassione, al Perdono, e alla Comprensione Sociale e Umana dei problemi e dei crimini. Ve lo dico io, vittima di violenza femminile(fui massacrato di botte e pestato a sangue da un individuo di almeno 1,90 per un quintale,MANDATO, ISTIGATO e INCITATO dalla sua fidanzata con la quale, a suo dire, non ero stato sufficientemente “galante”, ma non per questo ho mai chiesto galere e forche per l’ Aguzzina mandante materiale e morale di questo crimine contro il mio corpo e la mia dignità, ma ho chiesto solo Giustizia, purtroppo inutilmente in quanto per legge solo la c.d. “violenza sessuale” è punita adeguatamente e severamente)
saluti