Vi sarà capitato di frequente. E’ un individuo che vi trafigge il cuore (meglio dire il fegato, la cistifellea) per quanto è intriso di pietas cristiana. Ottimamente devoto nei confronti dell’iniziato embrione, molto spavaldamente incline a giudicare migliore la donna sottomessa, quella che gode o si dichiara eccellentemente felice di esserlo, non ha alcuna caratteristica da leader. Sa a malapena ruttare e quando gli viene bene una frase in italiano la ripete cento volte in un orgasmo di autocitazioni che è tutto un tirar giù di seghe senza eguali.
Antiabortista della prima ora, di quando il seme non si sapeva neppure che fosse tale e di quando il femminismo non esisteva ancora. Completamente maldisposto nei confronti delle donne che non parlano il suo gergo, scambia l’offesa per libertà d’espressione e il sessismo volgare per non politically correct. Per umiliarti ti deprezza il corpo perché la sua valutazione rispetto alla tua idea è di tipo estetico. Ti dirà che tu sei troppo vecchia, troppo brutta, non scopabile e se non piaci a lui, in quanto un tuttuno con il membro, tu non conti, non vali, la tua opinione è fango, è merda, merda come te che non sei decorativa a sufficienza e che non sei fotogenica come lui ti vuole.
Perché il tuo compito è riprodurti, compiacerlo e intrattenerlo, farlo sentire un “maschio” orgoglioso d’esser tale con una gran figa attorno e tanta prole di sua proprietà.
E’ padre, cattolico, per lo più ignorante, anche se dice di aver studiato, chissà che libri, forse solo la bibliografia dei leader che lo hanno illuminato, dopodiché generalmente è il buio e quello che produce è una quantità enorme di banalità per tenere unito un branco.
Se viene messo in discussione in quanto che troppo fascista allora ti dirà che senza il fascismo non si può sconfiggere un nemico, ché prima del fascismo c’era l’inciviltà assoluta e che di fascismo si vive e si muore perché il resto è tanta ma proprio tanta immondizia.
Invece lui, lì pronto a motivare l’odio, e prontamente riflesso nell’odio altrui, ché altrimenti sarebbe solo, povero, e privo di motivi per esistere, insiste che se tu ti opponi lui te la farà pagare, perché lui è il maschio e tu la femmina e tu non puoi osare farlo sentire la chiavica che è.
Se c’è uno stereotipo ricorrente rispetto al fatto di opporsi alle femministe è quello che siamo tutte brutte, pelose, lesbiche, acide e senza un filo di senso dell’umorismo. Invece quelle altre, così morbide e sinuose, così serene e senza grilli per la testa, se non sono belle sono invidiose, è chiaro, e se sono belle invece stanno comode da sottomesse, e dunque l’immagine è importante perché essere femministe e non esattamente delle modelle sta per diventare quasi un reato. Se non sei bona come piace a lui le tue idee diventano miseria.
Giammai tu potrai chiedere a costui se egli scopa, con chi, se se lo filano, se poi non sta a pietire figa da quelle che rappresentano giusto lo status donna/potere/denaro che tanto stigmatizza, se è felice o se non lo è e soprattutto: ma tu hai i peli che escono dal naso? Sei sudaticcio? Profondità a parte, senza voler ferire l’ego di nessuno, giacché a noi gli uomini piacciono e ci eccitano se decisamente intelligenti e del resto si che ce ne freghiamo, ma tu, o maschilista, antiabortista e fascio, ce li hai i capelli attaccati in testa? Ti fai il risvoltino? Quanto grasso hai in corpo? Si vede ancora che hai un pene o ti si è ritratto per la vergogna? Da quanto tempo una donna non ti tocca (e non mi riferisco a quella a pagamento)? E potrei andare avanti all’infinito perché fare sessismo e dire cose stupide e volgari riesce semplice a chiunque.
Il punto è argomentare, dotarsi di strumenti e di coerenza e usare altre parole che non siano sempre le solite. Antisessista? No, di sicuro. Un fascista, reazionario, cattolico/integralista/talebano è sessista fino al midollo e per qualunque donna i suoi argomenti dovrebbero produrre nausea. Vomito.
Scoprite il fascista che è dentro ciascun@ di voi. Dopodiché buttatelo nel cesso, perché è quello il posto che egli merita!
Ci sono anche uomini fascisti che si nascondono sotto l’aura della cultura, della democrazia, del politicamente corretto. Hanno una buona cultura personale, sono professionisti, sono abili con le parole, ritengono di essere progressisti, si considerano paladini dei diritti femminili. Poi, fra quattro mura, crollano tutte le loro sicurezze e diventano possessivi, manipolatori, bambini capricciosi e tentano in tutti i modi di essere protetti, con la scusa di proteggerti. Per me questo o quello (quello descritto dal post) pari sono.