Questo post potrebbe intitolarsi “La ministra che toglie reddito alle donne s’indigna per la svendita di corpi!”
Ma sarebbe stato un titolo lungo, ché noi abbiamo difficoltà a fare cose stringate o trovare soluzioni semplici di comunicazione tipo – che so – un bel pianto per far digerire al mondo un furto di pensioni, una svolta più flessibile per i contratti di lavoro, un passaggio di gomma sull’articolo 18, una sottrazione di diritti qui e là, una riaffermata volontà di realizzare un progetto di Welfare in cui le donne sono sempre più precarie e obbligate ai ruoli di cura, e sarebbe stato comunque ottimo un titolo così per spiegare come non ce ne possa fregare di meno del fatto che la ministra si indigni per l’uso delle donne che viene fatto in televisione.
Perché le donne scelgono il lavoro che vogliono e se mostrare corpi in televisione è un lavoro più pagato di quello di una badante o di una cameriera hanno tutte le ragioni per farlo e se c’avessi il fisico – con la fame che ci contraddistingue e la precarietà che ci attanaglia – azzardo e dico che lo farei anche io.
Per me, la Ministra Fornero che qualcuna, assai incline a non circostanziare l’antifascismo e la differenza di classe che sono dirimenti su tante questioni, ha definito come “la più bella del mondo” non è bella, le sue lacrime sono da coccodrillo e si può tenere ogni considerazione filo/snoq sull’uso dei corpi delle donne perché il principale uso dei corpi delle donne avviene nel mondo del lavoro e lì noi siamo schiave, precarie e affamate.
Sottoscrivo ogni parola di questo post.
Non capisco l’euforia che si è creata in seguito al suo presunto interesse alla questione di genere, limitato tra l’altro alla rappresentazione delle donne in televisione. Forse si sta iniziando a capire che come lotta ha molti limiti, quest’ultima. Ed era ora.
La Fornero è deludente.
Io sono contro l’uso della donna in tv ma non vado contro una Belen che sceglie di esibirsi così.
Sono contro la cultura italiana che vorrebbe da una parte scoprire e dall’altra coprire le donne in tv perchè crerebbero scandalo ma non s’indigna mai per il fatto che in tv ci fosse solo il modello della velina oca (vestita o nuda non fa diffrenza perchè non è l’abito che umilia).
La stessa cosa è successa a Striscia. Noi abbiamo criticato la tv perchè relega le donne a “veline” e loro le hanno vestite completamente e cambiato il nome però le hanno lasciato cucito addosso il ruolo di servetta muta da valletta anni ’50.
Ancora oggi il corpo femminile in tv fa scandalo?? Io non mi sento rappresentata da donne come la Fornero perchè a me non fa scandalo il fatto che una è nuda ma il fatto che in tv le donne vengono rappresentate come oggetti o come bambole, poichè assieme a queste figure potrebbero associarne altre con talento.
Io non sono per cancellare le veline in tv ma per offrire anche altre immagini femminili, solo che le Fornero e simili ci strumentalizzano e pensano che noi vogliamo coprirle ma non è così perchè se no torniamo al concetto del pudore che imprigiona le donne e non possiamo mettere una minigonna in giro che qualcuno si scandalizza.
L’uso che fa la tv del corpo femminile è sbagliato certo perchè fa passare il messaggio che l’unico valore delle donne è la bellezza, ma da una parte è grazie alla tv che una donna può vestirsi come vuole senza passare per le forche caudine dell’opnione pubblica come si faceva 50 anni fa quando una si scopriva le spalle o l’ombelico.
E poi non si possono colpevolizzare le varie Belen e veline se fanno tv, se ci sono poche opportunità per le donne in italia (per quanto concerne il lavoro) tante donne scelgono la tv perchè via più facile e più retribuita quindi la colpa è del sistema.
Perchè non creare più opportunità lavorative anzichè lasciare che le uniche opportunità delle donne fossero quelle di fare la velina, scelta che non può essere presa da tutte perchè i canoni estetici dei media sono rigidi.
cara Gaia, quello che dici, se lo pensi, è bene per te. Io dico solo che non si possono esprimere giudizi su persone che firmano contratti e ricevono una paga. è facile giudicare e molto più difficile è analizzare la realtà per quella che è.
vediamo: se non vuoi prostituirti, in qualunque forma e per qualunque ragione, allora non dovresti fare distinzione tra corpo, cervello, braccia, gambe. pensi che svendere il tuo corpo al servizio della produzione in una fabbrica sia meno mercificante del fare ad uno stipendio più alto la soubrette televisiva? oi pensi che il lavoro della sex worker in strada sia meno dignitoso del vendere la propria immagine in un bar a servizio tra i tavoli con il datore di lavoro che chiede bella immagine e un culo ottimamente sodo? ti dico solo di riflettere sul fatto che le donne sono libere di fare il mestiere che vogliono e la cosa negativa in se’ è che oggi nn c’è scelta. devi comunque prostituirti e qualunque sia la parte del corpo che stai mercificando, finanche i pensieri, non cambia niente. e poi ti suggerisco di dare una lettura alla nostra telefonista erotica e precaria preferita che credo potrà dirti molto più di quanto ti diciamo noi http://menoepausa.wordpress.com/ un abbraccio a te e al tuo compagno 🙂
Ciao!
E’ un po’ che leggo il blog e posso dire che femminismo a sud sia stato davvero una boccata d’aria fresca per me. Ho ritrovato molte delle mie convinzioni per le quali sono sempre stata allontanata, sia per il fervore ritenuto ingiustificato con il quale le facevo presenti, sia perchè “estremiste”. Per questo ringrazio Femminismo a Sud. E anche per i numerosi spunti di riflessione che incanalano la mia rabbia in ragionamenti costruttivi sulla mia situazione di ragazza studentessa italiana. Condivido le mie nuove letture anche con il mio ragazzo, con enorme beneficio della stima che ho per lui e quindi del nostro rapporto.
Dopo tutta questa premessa, vorrei dire che sono in disaccordo con l’idea di vendere l’immagine del mio corpo per fare soldi in tv. Non sono mai stata nella situazione di non poter mangiare o pagare l’affitto (a questo ha sempre provveduto mia madre), ma so che non scenderò mai ad un compromesso del genere per fare una valanga di soldi. Penso che le donne che lo fanno siano vittime inconsapevoli del maschilismo e del nichilismo della nostra società. Oppure, come tanti uomini, sono solo delle persone senza amor proprio inglobate dal culto del dio denaro.
So che potrei truccarmi e mettermi i tacchi per uscire la sera e beccare il miglior partito, ma davvero sono convinta della lotta che cerco di portare avanti tutti i giorni, nel mio piccolo. Le donne sono belle e devono saper essere belle, ma mai sottomettersi alla logica di un mercato che le sfrutta rendendole tutte ugualmente oggetti da guardare e su cui spippettarsi, o magari da aggredire. Ti chiedo quindi che ne pensi, perchè sono curiosa di sapere se secondo te il mio è un ragionamento viziato. Grazie
Tenevo aperte due pagine ed ho messo qui il commento che andava all’altro post XD
Medicina figlia del famoso e avanzatissimo Laboratorio Lourdes. Ma se all’università insegnano “il parto orgasmico” cosa ci aspettiamo?