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Campagna fake: La pillola abortiva è un dono di Dio!

Clara, dalla nostra mailing list:

Avete visto la nuova campagna di Diesel women che sta destando tanto scalpore in tutto il mondo e che difende la pillola abortiva?
http://www.womenonwaves.org/attachment-2338-es.html. Si tratta di una falsa campagna pubblicitaria, dietro la quale c’è l’organizzazione olandese Women on Wave, che da anni diffonde l’aborto medico nei paesi in cui l’aborto è proibito. L’obiettivo della campagna fake è la stessa Diesel che viola i diritti delle lavoratrici. Su http://dieselforwomen.com/ trovate tutte le spiegazioni.

Clarissa chiarisce:

E’ una campagna fake organizzata da un gruppo di donne contro Diesel.
E’ una parodia di certe campagne pubblicitarie ipocritamente impegnate sul sociale (tipo Toscani per intenderci) – è parodica fino all’osso! Il riferimento a Dio (la pillola come “dono di Dio”!!! ma davvero qualcun* ha creduto fosse vera?!) è un ribaltamento comico della classica argomentazione conservatrice “vita-dono-di-dio”, fa proprio morire dalle risate! E’ una decostruzione parodistica, totalmente blasfema e dissacrante, della religione e delle posizioni antiabortiste – un’operazione molto forte. E’ un’operazione intelligente e molto trasgressiva. Brave Women on the Wave! Ecco come viene commentata l’operazione in http://www.womenonwaves.org/attachment-2338-es.html:

– it intends to show that violations of human rights never happen in isolation and that the right to a safe abortion is connected with the broader framework of social rights, workers rights and the right to autonomy. 

“intende dimostrare che le violazioni dei diritti umani non avvengono mai in modo isolato e che il diritto ad un aborto sicuro è collegato al contesto più ampio dei diritti sociali, dei diritti delle lavoratrici e del diritto all’autodeterminazione”.

Sul sito di Diesel for Women potete vedere altre splendide campagne parodistiche.

“Le Women On Waves un’organizzazione olandese no-profit, per la libera scelta, per i diritti delle donne, creata nel 1999 dall’olandese Rebecca Gomperts e da Bart Terwiel. Lo scopo di questa associazione è quello di fornire servizi relativi alla salute riproduttiva, in particolare metodi non chirurgici di interruzione volontaria di gravidanza (IVG), alle donne in paesi con leggi restrittive sull’aborto. Altri servizi offerti da WoW includono la contraccezione e informazioni sulla pianificazione familiare (reproductive counseling). Questi servizi sono forniti tramite una nave noleggiata che trasporta una clinica attrezzata contenuta in un grande container. Quando WoW visita una nazione, le donne prendono un appuntamento e sono accolte a bordo del vascello. La nave poi salpa verso acque internazionali dove la legge vigente a bordo è quella olandese e vengono realizzati gli aborti o altri servizi.Oggi all’attività sulle imbarcazioni si affianca un servizio di assistenza telematica alle donne di tutto il mondo (Women On Web)”

Ogni otto minuto, dicono ancora, muore una donna per aborto illegale. La donna che vedete in QUESTA FOTO (che non possono pubblicare perché  in Italia ti segnalano un post per molto meno) si chiamava Gerri Santoro, madre di due figli, e morì nel 1964 all’età di 27 anni nella stanza di un motel dove un uomo le aveva praticato un aborto illegale. Lui l’aveva lasciata morire da sola.

Ecco, noi in mailing list ci raccontiamo queste cose e tante donne discutono di questo. Invece altrove l’intento prioritario è quello di chiudere i consultori, privatizzarli, infilarci dentro volontarie del Movimento per la Vita. Fare di tutto pur di criminalizzare le donne che scelgono di usare un contraccettivo, evitando, ovviamente, di parlare di sessualità consapevole e sicura, di contraccezione e di educazione sessuale che dovrebbe essere svolta nelle scuole. Ma questo già lo sapete perché l’abbiamo raccontato altre mille volte. In ogni caso registrate che altrove, le donne, fanno per le loro simili tutto ciò. E noi diciamo grazie!

Posted in Anticlero/Antifa, Comunicazione, Fem/Activism, Iniziative, R-esistenze.


2 Responses

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  1. Alice. says

    http://www.youtube.com/watch?v=NxscdMeaMaw

    Femen al chiambretti, sono state gia inglobate dal sistema?? sembra che non sono loro, ma tanto la tv se ne frega! vengono usate a che scopo??
    bye.

  2. Cornelia says

    Ho visto la foto della povera donna lasciata morire nel’64.
    Terribile.
    Oltre che morta, lasciata sola, anche posta impietosamente in una posizione umiliante.
    Poi certa gente si inalbera quando noi femminista “alziamo gli scudi”…ma questa gente si chiede cosa hanno dovuto soffrire gli esseri umani (in questo caso di sesso femminile) per poter avere qualche diritto?
    No, evidentemente non lo sa.
    Terribile.
    Un abbraccio a tutte.
    Co.