Carla ci segnala una cosa bruttarella. Dice:
“la nuova responsabile dei servizi di bordo Meridiana, Cristina Ceolin, moglie dell’amministratore delegato della società Giuseppe Gentile, avrebbe imposto una dieta ferrea alle hostess, lasciando intendere di ammettere aumenti di peso solo per motivi di salute (suppongo intenda gravidanze). Credo che la notizia si commenti da sola in tutta la sua volgarità, dispiace solo che sia una donna a fare questo tipo di ragionamento in tempi in cui a tutti, maschi e femmine, basterebbe che gli aerei avessero un prezzo congruo e arrivassero puntuali”
e poi, quando si parla di “motivi di salute”:
“Suppongo che la signora intenda che i motivi di salute sopraindicati siano riconducibili alla gravidanza, quella strana malattia che una o più volte nella vita colpisce le donne magari facendole anche (poverette) aumentare di peso…”
La notizia sta QUI. E questa cosa di dimagrire per essere più gradevoli per i passeggeri è veramente anacronistica e discriminatoria. Ma non sarebbe ora di porre fine a queste cose invece di continuare a coccolare un immaginario così sessista? Non bastava la Ryanair con i suoi calendari e le sue pose insultanti (tipo lo slogan: tariffe bollenti e hostess piccanti…)?
Le donne hanno bisogno di lavorare TUTTE, a prescindere dal loro aspetto e peso. Ché Omsa licenzia. Meridiana mette a dieta. In fondo un po’ tutt* pensano a toglierci il pane!
E’ chiaro che non voleremo mai più su Meridiana.
Leggi anche: La carne piace! – di MenoePausa
Volete sapere che ha detto di più? “Sappiamo che i passeggeri sono cambiati e a volte anche maleducati, ma basta far vedere un pò di coscia e si calmano”.
“che solo loro possono coronare il sogno di trovare un riccastro che le ricolmi d`oro. Yuck”
che poi non mi pare proprio un gran sogno, e non c’entra molto con l’avventura e meno che mai con l’amore. La bellezza maschile o femminile può essere di tanti tipi anche se ogni epoca e ogni cultura ha i suoi canoni estetici..tutti vogliamo piacere l’importante è non essere ossessionati/e e capire che se non piacciamo prima di tutto a noi stessi/e difficilmente piaceremo a qualcun’altro. Scusate la banalità
Mi sono di recente appassionata a questo telelefilm, Pan Am. Parla dell`omonima compagnia area Americana negli anni `60, fra glamour, guerra fredda,globe-trotter and vintage. Con personaggi femminili molto interessanti, fra l`altro.
Comunque, in una delle prime puntate, si vedono le hostess della Pan Am (che all`epoca assumeva solo donne giovani e bellissime) costrette a pesarsi su una bilancia prima di ogni imbarco, coon un `acidissima supervisora che svergogna le “colpevoli” di aver messo su qualche etto. Ed io ho pensato: che schifo, meno male che adesso non e` piu` cosi`…..gia`.
Il pregiudizio “belleista” (posso chiamarlo codsi`?) e` forte in Italia e miete vittime. Quando ero un`adolescente, e` stato causa di molti dolori, che hanno aggravato un dramma gia` esistente, quello di essere vittima di molestie sessuali. Che poi, bellezza in Italia (e soprattutto a Napoli da dove vengo) significa aderire ad uno standard ed essere tutti tali e quali: stesso peso, colore di capelli, vestiti, taglio degli occhi. Se non sei cosi, non sei bella. Punto. E sei non sei bella sei meno di un essere umano, non hai dignita`, non hai diritto alla vita, l`amore l`avventura che, si sa, sono appannaggio delle bellissime che solo loro possono coronare il sogno di trovare un riccastro che le ricolmi d`oro. Yuck.
@mary: “Che disgusto vedere come alcune donne se ne freghino della soliderietà femminile. E’ anche colpa di queste donne se poi noi siamo vittime di pregiudizi e discriminazioni perchè gli uomini sono più uniti mentre alcune donne sempreno nemiche di sè stesse.”
E questo delle donne che si fanno la guerra e degli uomini tutti fratelli è un tipico pregiudizio maschilista. Le donne, in ogni caso, hanno sempre avuto meno possibilità di interagire tra loro, relegate in casa dagli uomini per secoli, e inoltre sono sempre state messe l’una contro l’altra. Non credo in ogni caso che oggi, in un mondo sempre più fisicamente distante – fatto da rapporti mediati perlopiù da interfaccia web – le cose siano tanto migliori per gli uomini, che così solidali fra loro a me non paiono proprio (tranne quando ci sono forse da difendere privilegi di “casta”, ma quella non è solidarietà, è convenienza). In ogni caso, per cambiare le situazioni che non ci piacciono occorre anche cambiare il modo in cui pensiamo alle situazioni, perciò evitare le frasi fatte ed invece che chiedere solidarietà ad altr* praticarla quotidianamente per primi senza avarizia sarebbe già un bel cambiamento!
Iniziamo a boicottare tutte le aziende che discriminano le donne, aggiungo, perchè non è posisbile che in Italia può lavorare solo chi è bella o chi non è madre e si capisce come mai la maggior parte delle donne non trova impiego solo perchè non ha quei requisiti anche se magari hanno un curriculum superiore.
Io propongo una cosa: iniziamo a fare unalsita delle aziende da boicottare.
Che disgusto vedere come alcune donne se ne freghino della soliderietà femminile. E’ anche colpa di queste donne se poi noi siamo vittime di pregiudizi e discriminazioni perchè gli uomini sono più uniti mentre alcune donne sempreno nemiche di sè stesse.
@mammamsterdam
la hostess è un lavoro, non me la prenderei con la figura professionale in sè..piuttosto mi risulta che esistano anche gli steward (hostess maschi)..avranno chiesto di essere magri pure a loro? Che io sappia, l’assistente di volo (questo è il nome unisex per hostess e steward) non richiede particolari requisiti fisici per essere svolto efficientemente (non si tratta di lavorare nella moda o nello spettacolo) quindi penso che la richiesta sia pure illegale.
Quando avevo 15/16 (10 anni fa) anni sono volata in Norvegia e negli Stati Uniti con compagnie Scandinave e, credo, Lufthansa, non vorrei sbagliare. Mi ricordo che la cosa che mi colpì di più, e che raccontai al ritorno a casa, fu proprio che le hostess non erano le solite hotess da Alitalia che conoscevo io: tutte belle, giovani, col tacco, gentili ma con un aria di sufficienza. Lì le hostess erano fighissime, giovani e meno giovani, piccoline e grosse, certo in divisa, ma più rilassate anche in questo, e, per me fondamentale, tutte simpaticissime. Le loro risate mi hanno sorpreso per quanto fossero belle e sincere, mantenendo tutta la loro professionalità. Col vostro, tristissimo (anche perchè tornando spesso a casa, in Sardegna, mi verrà difficile boicottare Meridiana), post mi avete fatto tornare in mente le mie riflessioni da 15enne!
E chi ci ha mai volato su Meridiana? poi basta anche con questo mito della hostess, ma può essere che una donna in gamba, che ha studiato le lingue, che ha una professionalità e deve resistere allo stress, alle trasferte, ai cambiamenti di fuso orario ed essere ancora assertiva da mettere a cuccia i passeggeri molesti o sbronzi, e autorevole per mantenere l’ ordine in cabina con 300 persone, ecco, con questo profilo professionale abbiamo cresciuto generazioni di ragazze a credere che il meglio che gli può capitare lavorativamente sia di servire con il sorriso e i tacchi alti un drink. I maschi invece, tutti amministratori delegati. A questo punto anche questo orrido scivolone è figlio di una certa cultura che dobbiamo modificare.