Di Teresa Buonocore abbiamo parlato tanto. Una donna uccisa in un agguato di stampo camorrista. Lei aveva portato avanti un’accusa contro un tizio che è stato condannato per violenza e pedofilia ai danni della figlia di Teresa. Lui in galera e lei viene ammazzata. Preso l’esecutore che parla di mandanti, i magistrati aprono un’inchiesta e ipotizzano una vendetta partita da fratello e moglie del condannato.
Una famiglia facoltosa, benestante, che vive tutt’ora a Portici mentre le due figlie di Teresa e la nonna sono dovute andare via. Mentre di Teresa in quel luogo non è rimasta che una targa alla memoria e non c’è stato seguito alle parole di impegno civile contro la violenza sulle donne pronunciate dal sindaco in un paese in cui non c’è uno sportello di soccorso per le donne che subiscono violenza, nessuna iniziativa a parte l’impegno delle donne che fanno fatica a resistere.
A parte questo quadro leggiamo delle cose, per conto della difesa della famiglia indagata per l’omicidio di Teresa, e ci fa male vedere che si permette il dileggio, il fango sulla memoria di quella donna uccisa, in un articolo che riporta cose infamanti, senza contraddittorio, che non si capisce che utilità possano avere per una difesa, ché forse dipingere Teresa come una donna che aveva una normale vita sessuale e non era illibata e casta e votata a santa madre chiesa come può sgravare dalle colpe un uomo condannato per pedofilia e delle persone accusate, per il momento, di essere mandanti di un omicidio?
Da quando una donna per meritare di restare in vita o di vedere rispettata la vita e il corpo delle figlie deve mantenere una condotta da suora?
Non abbiamo parole davvero ma qualcuno dovrebbe sollevare il problema perché deontologia vorrebbe che tali infamie non fossero consentite su un mezzo di informazione. E’ devastante. Una cosa che ci turba profondamente.
Voi lì che state a Portici vi siete accort* che stanno ammazzando Teresa Buonocore per la seconda volta?