Update: a seguito delle mail di protesta di numerose donne l’azienda ha cambiato l’immagine sulla home del sito. Bene così.—
L’immagine che ci è stata segnalata e che vedete viene dal sito di una azienda che vende abbigliamento.
Non c’è molto da dire. C’è un tizio che tiene per i capelli una ragazza che non sembra tanto contenta della cosa. Non so se l’immagine evochi una punizione di qualche tipo, con l’uomo che trascina la donna o che la tiene in pugno privandola del diritto di muoversi.
Però non mi pare che trasmetta l’idea di una consensualità e dunque siamo autorizzate a pensare che rappresenti una violenza ad una donna.
Vorremmo davvero capire cosa può esserci di così affascinante in una immagine del genere, se l’abbinamento tra la violenza ad una donna, limitata nei suoi movimenti, e il jeans stracciato sia evocativo di mondi di chissà quale genere. Certo è che ci sembra una immagine offensiva che legittima la violenza sulle donne.
Al solito per quelle che vogliono opporsi a questo modo di usare il corpo di una donna, possono esserci vari sistemi.
Noi non compreremo niente che arrivi da questa azienda. Qualcun@ scriverà all’azienda per comunicare quello che pensa.
Qualcun@ proverà a decostruire l’immagine e sovvertirla e qualcun altr@ scriverà allo Iap per segnalargli che questa immagine viola qualche articolo del loro codice di autodisciplina.
A ciascun@ il suo. Buona lotta sorelle!
Ho scritto all’azienda e mi hanno detto che l’hanno già tolta.
Ciao, ieri ho scritto all’azienda (e allo IAP) e oggi mi arriva sollecita la risposta:
Siamo molto spiacenti di aver urtato la vostra sensibilità, non era nostra
intenzione offendere nessuno, infatti la foto che abbiamo scelto è stata
scattata in un momento di gioco e scherzo tra nostri due carissimi amici,
fra l’altro fidanzati, ed è proprio per questo motivo che l’abbiamo
scelta…in totale buona fede, con la massima serenità e a quanto pare con
un pò troppo di ingenuità…
Comunque l’immagine del sito è stata cambiata per evitare ulteriori
spiacevoli equivoci.
Sicuri di essere capiti e nella più totale serenità di coscenza, vi
porgiamo le nostre più sentite scuse.
Lo staff di Ambrosia Abbigliamento.
Pubblicità sessista, senza dubbio. Stavolta sono d’accordo con voi.
Ho ripreso il post QUI:
http://mariobadino.noblogs.org/post/2011/05/18/se-la-pubblicita-legittima-la-violenza-sulle-donne-da-femminismo-a-sud/
Ho anche scritto all’azienda e allo IAP.
Ciao, Mario