di Elisabetta P.
Stavo rileggendo questo link di Riccardo Venturi e questi sono i pensieri che mi ha stimolato:
Insomma, la vigliaccheria e il sadismo dei quattro ragazzi che hanno massacrato dei carabinieri mentre facevano il loro “dovere” provoca ovviamente tanta repulsione. E se non la provoca il fatto in sé la fanno comunque provare i giornalisti con la loro retorica e i paroloni ad effetto.
Mentre quando si parla di uomini, operai o carabinieri o avvocati che siano, che uccidono a coltellate la moglie mentre sta di schiena a preparare la colazione per tutta la famigliola, o donne strangolate nel sonno tra le lenzuola ancora calde di un letto che dovrebbe essere luogo intimo e sicuro, magari davanti ai bambini, si sta ben attenti a riservare loro un trattamento di favore: erano stressati, erano gelosi, lei aveva una doppia vita, lei aveva l’amante, lui era stato licenziato, e tante chiacchiere giustificatorie.
Raramente leggo di crudeltà, vigliaccheria o sadismo quando si parla di uomini che massacrano le donne. Oppure di medici e di poliziotti che picchiano e poi fanno morire un ragazzo fermato per un po’ di droga. Raramente leggo di un padre che si rifiuta di incontrare in carcere il figliolo che ha fatto fuori la moglie.
Non si è vigliacchi quando si approfitta e si abusa del proprio potere, della propria posizione di vantaggio e di controllo, per arrecare sofferenza e perpetrare veri e propri crimini?
Non si è vigliacchi quando si stupra in gruppo o con una pistola puntata addosso alla vittima?
Non si è sadici quando si affonda un coltello nella carne? O per forza bisogna usare un paletto da recinzione per ottenere questa medaglia al disvalore?
La lucidità che il magistrato ha riconosciuto nel ragazzo toscano è puntualmente offuscata da gelosia/stress/passione/amore/sospetto di un tradimento, quando invece si tratta di uomini che sterminano le famiglie?
Bravissima! Mille sciocche attenuanti per chi uccide le donne……perché?