Pensiero: l’Italia va in guerra. L’ennesima. No. In realtà stavolta in guerra ci va la Sicilia con tutte le tremila basi Nato disponibili a servire e riverire l’alleanza perchè si realizzi un altro Kosovo. Tutto ciò mentre gli sguardi invasati dei rinnovati nazionalisti italici sono tutti un fremito di unità e sentono la spinta umanitaria a prendere il controllo delle riserve di energia di mezza europa.
A farla definitivamente oscena questa cosa c’è la sceneggiata di alcuni lampedusani che respingono quelli che fuggono dai conflitti obbedendo ad una regia che per raccattare consenso fa il verso ai leghisti e che invece che fare la differenza e trovare alleanze con le altre forme di oppressione rivendica la militarizzazione dell’isola a difesa dai terribili invasori nordafricani.
Non so se è vero quello che dice gheddafi a proposito della terribile vendetta che colpirà i paesi occidentali coinvolti nell’attacco alla sua persona. Se ricordo il missile che per un pelo scansò lampedusa direi che fa sul serio.
Vorrò vedere allora i lampedusani a festeggiare l’efficienza di questa nazione così unita contro le disgrazie altrui. E se è vero che in sicilia vogliono fare una delle basi nucleari, il governo che manda giù i militari ad aiutare questi isolani razzisti si porta avanti con il lavoro. I miei più sentiti complimenti.
A proposito: com’è che quando israele massacra i palestinesi non si parla mai di no fly zone?
Ho ripubblicato il post QUI:
http://mariobadino.noblogs.org/post/2011/03/18/la-sicilia-che-va-in-guerra-da-femminismo-a-sud/
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