[Palermo, otto marzo]
Andiamo con ordine e proviamo a dare visibilità a quelle che ne hanno meno o non ne hanno affatto. Perchè sono scese in piazza per rivendicare diritti e non per associarsi al comune sentire antiberlusconiano che trova unite donne di destra e di centro/sinistra.
Un post post-coloniale, dal margine, che parla di donne e uomini che stanno nei quartieri di periferia di questa italia che lotta. Donne e uomini che indossavano maschere da super eroi prima che le indossassimo noi.
Quelle che hanno organizzato picchetti e boicottaggi davanti alle catene di negozi di una azienda che licenzia le donne e poi pretende i soldi delle donne. Quelle che hanno riempito le città di parole diverse. Quelle che hanno attraversato in corteo centri storici in cui i venditori di mimose per una volta non hanno fatto affari (il prossimo anno organizzatevi e vendete mascherine rosse :P). Quelle che hanno detto pane al pane e vino al vino agli sceriffi leghisti. Quelle che hanno parlato della grande omissione tra tutte le omissioni: la violenza contro le donne migranti, imprigionate, schiavizzate, rinchiuse nei Cie per il solo fatto di essere persone che vogliono lottare per guadagnarsi un futuro diverso.
[Palermo, otto marzo]
Quelle che non sono perbene e permale ma solo donne. Quelle che sono andate in giro per le strade assieme ai compagni di lotta di sempre per raccontare fiabe per adulti in cui il cattivo vince sempre ma il buono continua a resistere e… mai un passo indietro.
Quelle che si svegliano la mattina presto per fare tanti chilometri di strada per andare a fare due ore di lavoro precario “che fa tanto punteggio”, e che tanto non servirà a un cazzo ma senza far niente non sai stare.
Quelle che assieme ai compagni disertori si organizzano con i bambini, fanno l’alba, li accompagnano a scuola, li riprendono, li nutrono, li vestono, li amano e in tutto questo non c’hanno tempo da sprecare in cazzate e anche se non sono scesi in piazza a noi è chiaro che sono gente che lotta dalla mattina alla sera. Una mascherina da super eroe anche per voi.
[Napoli, otto marzo]
Quelle che si preparano in fretta per l’ennesimo colloquio di lavoro e nella fretta di indossare qualcosa di presentabile, inciampano sulla calza che si strappa e allora ne serve un’altra e vanno via altri tre euro, per arrivare da un tipo che ti guarda e ti dice che devi andare porta a porta praticamente gratis e allora vaffanculo. Una mascherina anche per voi.
Quelle che hanno ballato, si sono truccate, mascherate, che per un giorno hanno attraversato la città prendendosi la libertà di dire quello che normalmente viene censurato. Che tanto lo sappiamo che l’intento nazionale è quello di “ma si. lasciamole sfogare… che poi torna tutto come prima”. E sono loro che non sanno che noi non smettiamo e che se ci mettono un tappo in bocca impareremo a parlare dalle orecchie.
Quelle che non stavano in una grande metropoli ma hanno portato mille donne e uomini in piazza… e questa si che è una grande cosa.
Quelle che hanno contato le donne morte ammazzate da uomini violenti tutto l’anno e le hanno ricordate una ad una perchè la memoria è un ingranaggio collettivo e il bollettino di guerra ti dimostra che la violenza maschile non è mai per caso.
Quelle che sono rimaste fino a tardi per preparare striscioni, cartelli, parole, disegni, perchè le parole di donne fossero viste da lontano.
[Napoli, otto marzo]
Quelli che hanno capito che i corpi costretti da un fascismo che ci limita tutt* non sono solo quelli delle donne perchè i corpi degli uomini sono massacrati allo stesso modo perchè chi non è macho non esiste, chi non riproduce come chiesa vuole non esiste, chi ha una sessualità che non è nella norma non esiste, chi diserta i ruoli del padre padrone non esiste, chi non produce per il capitale non esiste, chi non indossa una divisa militare non esiste, chi non accetta supino di vedersi sottratto ogni diritto non esiste. Però r-esiste. E quella mascherina tocca pure a voi perchè da ora in poi siamo tutt* super eroi.
Perchè noi vogliamo tutto.
Perchè noi siamo donne e uomini fatt* di magia. E alla prossima volta ci vedrete anche con un mantello perchè super eroine e super eroi stanno sulla terra per liberarsi e liberare.
Le nostre armi sono le parole. Proibite. Chiare. Precise. Dirette.
Perchè siamo eretiche e disertori e il fuoco non ci fa paura!
Cronache dell’otto marzo da: Urbino; Pisa; Firenze; Torino e Treviso; Bari; Udine; Perugia; Milano; Roma;
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[Torino, otto marzo]