La notizia è quella di un padre, uno tra i tanti, che per fare un dispetto alla ex moglie la chiama dicendole che ha solo dieci secondi per salutare i figli. Dopodichè li avrebbe uccisi. Così i bambini vengono lanciati in un fiume. Uno è morto e l’altro, secondo le cronache, sarebbe in fin di vita.
Quello che leggete è un insieme di commenti in una pagina facebook gestita da maschilisti. Il taglio della pagina tende a sollecitare una identificazione e perenne pietà per i carnefici e a criminalizzare le donne, quelle che lavorano nei centri antiviolenza, in particolare quelle che vengono definite femministe.
Altre volte da pagine simili ci hanno segnalato contenuti violenti e minacciosi. Tali contenuti vengono espressi senza pudore, da chi forse immagina di essere protett@ dalla più totale immunità.
E di certo non è d’aiuto alle donne sapere che fatti come quello di roma e dei carabinieri denunciati per stupro possano essere strumentalizzati perchè si lasci credere a stupratori, criminali e istigatori d’odio nei confronti delle donne di poter godere di trattamenti particolari.
Chi ci ha segnalato questo insieme di commenti comunica di aver denunciato chi si è reso autore della frase: “Avesse fatto saltare in aria un centro femminista, sarebbe stato meno criminale!“.
La frase viene pronunciata nel mezzo di un ragionamento distorto che sembra indicare a soggetti un obiettivo alternativo ai bambini. Una diversa strategia di vendetta, altre possibili vittime che dovrebbero sostituire i bambini.
Quello che ci sembra davvero devastante in questo ragionamento è il fatto che ci sia qualcuno che trovi una qualunque ragione per poter togliere la vita a chiunque, grandi o piccini che siano, e che faccia una ipotetica selezione tra obiettivi plausibili di una vendetta omicida.
Sappiamo però che per qualsiasi persona sensata “far saltare in aria un centro femminista” è un atto criminale, anzi è terrorismo puro e non c’è una graduatoria tra possibili vittime di maschi violenti. Perchè per i maschi violenti non ci può essere alcuna giustificazione. E questa cosa è chiara a tutte le persone che non stanno dalla parte dei carnefici.
Noi, come sempre, stiamo dalla parte delle vittime.
http://www.youtube.com/watch?v=4gU9OLOcejY