Skip to content


Torino: il Pdl caccia le donne autodeterminate e i media mentono!

Ieri vi raccontavamo come nella sede del Pdl di Torino un numeroso gruppo di ragazze fosse stato violentemente respinto mentre tentavano di raccontare quello di cui le donne italiane, in questo durissimo momento di precarietà e disagio sociale, hanno bisogno.

Alcune di loro sono state fermate e solo in un secondo tempo rilasciate seppur con accuse assurde. Oggi i media ufficiali hanno riportato la notizia etichettando le ragazze in mille modi possibili, stigmatizzando la loro esigenza di autorappresentare i propri problemi e mettendo perfino in dubbio che le donne di questo paese e della città di Torino abbiano la capacità di gestire le proprie rivendicazioni senza che vi sia dietro una regia occulta al maschile.

Sono forse così abituati a politicanti che scrivono copioni per le decorative rappresentanti di partito da non riuscire neppure a immaginare che le donne abbiano livelli di autonomia tali da poter autonomamente esprimere le proprie rivendicazioni.

Riconfermando la nostra piena solidarietà vi lasciamo all’intervista in cui spiegano come è andata e ricopiamo qui il loro ultimo comunicato (alla fine trovate anche un comunicato di solidarietà scritto da un gruppo di donne di Modena).

Da Infout:

Oggi 12 febbraio abbiamo indetto una conferenza stampa , dettata dalla volontà di smentire la ricostruzione dell’occupazione di ieri della sede del Pdl a Torino  apparsa oggi sulla maggior parte dei quotidiani nazionali.

Vogliamo prima di tutto prendere  le distanze dalle accuse di aggressione a danno di un’ipotetica  segretaria che, a detta dei militanti del Pdl, si trovava all’interno della sala. Le aggressioni ci sono state, ma tutte a danno nostro,  tre di noi hanno infatti  riportato lesioni, documentate dai referti del pronto soccorso.

Tra gli aggressori si è distinto Maurizio Marrone, candidato sindaco per la città di Torino alle prossime elezioni, che non ci ha risparmiato spintoni, calci e insulti mentre cercavamo di leggere un volantino ai presenti in sala. Tutto ciò è documentato in un video che la questura di Torino ha pensato bene di sequestrare all’uscita dallo stabile di corso Vittorio, con l’obiettivo di non divulgare immagini che avrebbero potuto mettere in cattiva luce il candidato sindaco, il noto Agostino Ghiglia e gli stessi agenti delle forze dell’ordine.

L’ennesima aggressione si è infatti verificata quando gli agenti della Digos, coadiuvati dal reparto antisommossa, hanno deciso di cacciarci dalla sala con calci, strattonamenti, insulti e minacce. Non contenti,  non ci hanno permesso poi di lasciare il palazzo, sequestrandoci nell’androne per più di mezzora e, una volta terminata questa pratica, ci hanno fatto uscire per poi aggredirci nuovamente.

Quest’aggressione  è  terminata con il fermo di cinque di noi e documentata da un video visibile su internet all’indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=5cVJh8elcTk&feature=player_embedded.

Molto rilevante è il fatto che una delle ragazze fermate, addirittura accusata di resistenza aggravata e violenza privata, si trovava all’esterno del palazzo con i giornalisti e non ha quindi partecipato in alcun modo all’occupazione della sede.

Ci lascia molto  perplesse il fatto che tutti gli articoli apparsi sui quotidiani oggi, scritti da uomini, si inventino una qualche regia occulta ad opera dei soliti noti, immancabilmente di sesso maschile. Vogliamo sottolineare come l’iniziativa di ieri sia stata pensata e organizzata da un gruppo di donne con percorsi politici differenti, se non addirittura assenti,  accomunate dalla voglia di denunciare le politiche di governo che precarizzano le nostre esistenze e mercificano i nostri corpi.

Ci teniamo a sottolineare come l’occupazione del Pdl avesse come intento quello di chiedere la cacciata di Berlusconi e di quanti insieme a lui oggi hanno come orizzonte politico una gestione del potere che genera unicamente precarietà e sfruttamento,  in questo contesto di crisi globale che questi stessi personaggi hanno contribuito a creare. L’auspicio è che tutti loro possano fare la stessa fine dell’ormai ex presidente egiziano Moubarak che, di fronte alla rabbia popolare, non ha avuto altra possibilità che scappare dal proprio paese.

Vogliamo rilanciare l’invito a partecipare alla manifestazione di  domani  13 febbraio, all’interno dello spezzone critico creato da diverse realtà di movimento, che porterà in piazza un discorso forte contro la crisi, la precarietà del mondo del lavoro, la violenza contro le donne, le politiche razziste del governo e le opere inutili e dannose come la Tav.

Come donne rivendichiamo quotidianamente il nostro diritto all’autodeterminazione e vogliamo che questo 13 febbraio sia un giorno di lotta!

Donne autodeterminate per un 13 febbraio di lotta – Torino

>>>^^^<<<

Comunicato di solidarietà delle compagne di Assedonne Guernica

L’Assedonne dello Spazio Antagonista Occupato Guernica di Modena esprime piena solidarietà a tutte le compagne che ieri a Torino hanno occupato la sede del Popolo della Libertà cittadino. Dopo essere state spintonate fuori dagli uffici del Pdl, cinque compagne sono state fermate e portate in questura. Tutte in seguito liberate, sono però state accusate di reati che vanno dalla violenza privata alla resistenza e lesione. L’occupazione è stato un gesto simbolico, in vista della manifestazione del 13 febbraio prossimo, per ribadire come la lotta debba essere quotidiana e non solo un moto di indignazione moralista e momentaneo. Non ci interessa una restaurazione della morale etica o religiosa e non sono di certo gli ultimi scandali che hanno riguardato le abitudini sessuali del Presidente del Consiglio a farci alzare la voce. Noi scendiamo in piazza, come abbiamo sempre fatto  contro la violenza sulle donne,  contro i continui attacchi alla nostra libertà,  contri gli stupri che avvengono tra le mura domestiche ma anche nei CIE, al fianco degli studenti contro la riforma Gelmini ed in mezzo ai precari, per rimarcare e ribadire che non è il politico di turno il problema ma è tutto il sistema di potere che ci governa.

Per un 13 febbraio di lotta!

Assedonne Guernica

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali, R-esistenze.


One Response

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

Continuing the Discussion

  1. Tweets that mention Torino: il Pdl caccia le donne autodeterminate e i media mentono! – Femminismo a Sud -- Topsy.com linked to this post on Febbraio 13, 2011

    […] This post was mentioned on Twitter by Elisabetta, noblogs. noblogs said: [fasse] Torino: il Pdl caccia le donne autodeterminate e i media mentono! http://nbl.gs/35y […]