Basta con il voyerismo mediatico sui corpi delle donne.
Lo dice una lettera aperta diretta ai media italiani scritta dalle autrici della campagna “Io non ci sto” [Vita da streghe insieme con Donne Pensanti, Un Altro Genere di Comunicazione ed Una nuova Era], che raccoglie adesioni sui loro blog, all’indirizzo mail: info.iononcisto@gmail.com, e su una pagina evento facebook.
Quella bocca rossa dell’immagine certamente la conoscete tutt*. Non perchè abbiate dovuto fare fatica a cercarla, ma perchè assieme ad altri pezzi di carne della protagonista dell’ultimo scandalo italiano è stata esposta in mille occasioni da tutti i media accanto a quei pixel ipocriti a nascondere gli occhi.
I media hanno a lungo indugiato su quella immagine. L’hanno offerta. Hanno invogliato il lettore a volerne di più. Da un lato scrivevano editoriali indignati per la morale del premier e dall’altra creavano attesa mostrando quel corpo un po’ per volta. Pezzi di carne, appunto. Porno soft, lo chiamano le autrici della lettera.
Una tipologia porno della quale abbiamo più volte parlato, notando come, tra gli altri, per esempio, sia proprio repubblica, che se ricordate aveva raccolto migliaia di firme contro le offese subite dalle donne, e nel frattempo, giusto qualche centimetro più in là, nella stessa pagina, mostrava corpi di donna in tutte le proporzioni, fornendo sempre al lettore un motivo in più per frequentare quelle pagine.
I corpi di donna vengono usati per ottenere lettori, audience, pubblicità. Quella bocca rossa non è cronaca. E’ la perfetta narrazione dell’ipocrisia dei media italiani e dell’atteggiamento dei lettori.
Leggi la lettera, e se sei d’accordo sottoscrivila.
E poi era pure minorenne..esporre le donne come carne…addirittura minorenni sembra un pò anche un incitazione alla pedofilia oltre che mercificazione delle donne e legittimazione se non elogio del comportamento di B.
Grazie in ogni caso per aver parlato e aver sostenuto la nostra iniziativa 🙂