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Alle donne non piacciono gli stupratori

[Foto da Riotclitshave]

Parliamo di stupri. Non è un argomento semplice e lo è ancora meno se andiamo a guardare il dettaglio delle notizie che arrivano sulla stampa.

La tipologia di stupro della quale probabilmente siete a conoscenza è quella che per tanti versi viene mostrata con morboso appeal. C’è sempre una bella ragazza e un uomo che poi dirà che lei era consenziente. Nei film che vedete in televisione lo stupratore viene mostrato come bello, brutto, povero o ricco, arrogante o depresso, misogino o maschilista. Ma quasi mai si mostra lo stupratore per quello che la maggior parte delle volte è.

L’immaginario creato attorno allo stupro sembra voler tutelare l’uomo che altrimenti ne uscirebbe a pezzi perché le azioni che compie sono riprovevoli, atroci, mostrano di cosa è fatto un uomo che immagina che tutto ciò che respiri sia a sua disposizione.

L’uomo stupra in generale molte donne, ragazze, bambine, bambini. Lo fa in molti modi. Estorce un rapporto sessuale, una prestazione, la esige con ricatti fisici o psicologici, inventa bugie su bugie per incastrare l’oggetto del suo desiderio e farlo sentire in colpa per lo stupro subito.

Anche in una relazione lo stupro alla fine viene fuori. Un amico che si piazza nel tuo letto e immagina sia giusto metterti le mani addosso e farti provare imbarazzo, umiliazione, vergogna. Un partner deluso che si riprende potere trattando il tuo corpo come fosse un mezzo di sfogo della sua rabbia verso di te. Un ex che ti mortifica e che ti stuprerà per farti sentire dolore immaginando di averne il diritto. Un compagno che non accetterà un tuo NO.

Lo stupro è fatto di equivoci e fraintendimenti. Lo stupratore si nasconde dietro essi. Perché più spesso lo stupro non è esplicito, così netto come si vede in televisione. Lo stupro è compiuto, come molti altri delitti compiuti dagli uomini contro le donne, in modo da lasciare alibi, margini di giustificazione allo stupratore.

Lo stupratore a differenza di un tempo sa che comunque ora potrebbe essere punito e denunciato e dunque sceglie quasi sempre i soggetti meno rischiosi.

Le donne adulte sono più coscienti della propria sessualità e sono anche più integrate nei contesti sociali, per cui a volte non temono di esporsi e denunciare.

Lo stupratore – che è un uomo comune, di tutte le etnie, religioni, ceti sociali – sceglie perciò donne subordinate, dipendenti nel lavoro, straniere ricattabili, che grazie alle leggi fatte da questo governo sono ancora più sovraesposte a uomini che le stuprano sapendo che una donna straniera senza permesso di soggiorno non potrà denunciare per evitare di finire dentro un Cie.

Lo stupratore sceglie le bambine, i bambini. Più spesso le adolescenti. Le bracca ovunque. Chi non ha visto davanti alla scuola delle alunne delle medie o della prima liceo uomini adulti che stanno lì ad aspettare le ragazzine?

Lo stupratore sceglie chi può soggiogare psicologicamente. Ecco perché certi preti abusano dei bambini avendo un ascendente su di loro. Ecco perché certi padri abusano dei loro figli.

Lo stupratore sceglie ragazzine disabili. La cronaca è piena di denunce e arresti fatti dai servizi sociali, insegnanti o qualche familiare quando questi si accorgono che alcune bambine o adolescenti portano addosso le cicatrici di violenze incredibili.

Non c’è nessun appeal in uno stupratore che violenta una bambina, una ragazzina, una adolescente disabile, una dipendente sul lavoro, una straniera. Questi sono i soggetti di cui si legge maggiormente sulle cronache. Questi sono i soggetti, quasi sempre italiani, dei quali non sentirete parlare mai come si dovrebbe perché quello che sconvolge di queste personalità è l’orrore che le accomuna. E negli unici casi in cui se ne parla li si descrive come mostri, come fossero una eccezione, quando invece sono una perfida, costante “normalità”. Le eccezioni sono gli uomini che vivono la sessualità come un fatto reciproco.

Immaginate per un solo momento un uomo, un distinto professore, un professionista, un allenatore di qualche sport, un prete, un nonno, un padre, un volontario di una organizzazione cattolica per l’assistenza ai disabili. Immaginate questi soggetti davanti a bambine che hanno l’unica colpa di essere considerate desiderabili.

Immaginate un signore che ha moglie e figli e che un paio di giorni a settimana va ad eiaculare sul corpo di una ragazzina con qualche forma di disabilità.

Leggete le cronache QUI e QUI. Poi diteci se non bisogna seriamente indagare sulla sessualità maschile. Se non bisognerebbe investire per rieducare gli uomini a ridefinire un modello di sessualità che non sia a loro uso e consumo.

Perché il mondo cattolico non tollera i corsi di educazione sessuale nelle scuole? Perché sono omertosi e complici di tutto quello che accade?

Pensano che i loro divieti, che tra l’altro neppure rispettano, e i loro voti di castità, siano sufficienti? Invece no. Sono semplicemente un alibi che copre responsabilità tra mille contraddizioni, evidenti, e milioni di ipocrisie.

Un corso di educazione sessuale che parli di sesso consensuale, per scelta, condiviso, rispettoso, che non sia un obbligo riproduttivo e che non sia a uso e consumo delle esigenze fisiologiche maschili è necessario ed è preventivo delle violenze che donne e bambini subiscono.

Dopodichè ci piacerebbe sapere perché mai oggi, tra le altre notizie devastanti e rimosse per via degli scandali del premier, i migranti perseguitati a brescia e l’immondizia travasata da un posto a l’altro in provincia di napoli, nessuno ha dedicato più di poche righe ad uno stupro di gruppo che ha visto impegnati almeno otto italiani contro una donna nigeriana presa, picchiata, stuprata, lasciata sola in campagna e soccorsa solo perché uno degli otto, forse alla fine del massacro ha avuto pietà di lei e ha detto dove l’avevano lasciata.

Che magnanimo. Fare qualcosa prima, no eh?

Perché un italiano può picchiare, stuprare, ammazzare una donna straniera? Vuole spiegarcelo il ministro Maroni?

Perché una donna straniera può essere massacrata da ben otto virili italiani senza che i media si scomodino ad andare a guardare il luogo degli orrori, fare un plastico, una piccola intervista per conoscere i fatti?

Anzi sappiamo che se avessero fatto interviste sarebbe stato per dire che gli italiani sono figli di brava gente, lavoratori, che altri al posto loro avrebbero fatto lo stesso e che quella lì se l’è cercata. Ovvio, no?

Perché in Italia non si parla di stupratori e di sessualità violenta e non consensuale come si dovrebbe? Vuole spiegarcelo il Ministro Carfagna?

Poi guardatevi indietro e diteci: davvero a nessuna di voi è mai successo di essere stata abusata in qualunque modo quando eravate in una situazione di debolezza? O punita con uno stupro se mostravate autonomia?

Lo stupro è stato o no, anche nella vostra vita, una pesante e distruttiva arma di guerra?

Infine: ci hanno sommerse di preferenze al maschile. Agli uomini piacciono le bionde. Agli uomini piacciono le vergini. Bla Bla Bla. Cominciamo noi ad elencare quello che ci piace e quello che no. Per esempio: alle donne non piacciono gli stupratori. Di nessun genere.

—>>>Bollettino di Guerra

Posted in Anti-Fem/Machism, Corpi, Omicidi sociali, Pensatoio, R-esistenze.


5 Responses

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  1. redius says

    @Chiara
    Anzi non solo per l’aids ma per tutte le malattie sessualmente trasmissibili e non ci sono rischi, un bacio a tutte/i.

  2. redius says

    @Chiara
    L’importante è osservare le regole del safer sex, profilattico/femidom/dentaldam per controllare la diffusione dell’aids.

  3. redius says

    @Chiara
    Perchè che hanno le orgie?

  4. Rachel says

    si,certo.
    dai fino a quando si mantengono le apparenze NON SI POSSONO organizzare corsi di questo tipo!! no no no perchè è brutto immorale potrebbe scatenare chissa quali caos excetera excetera e chi più ne ha più ne metta.
    certo le apparenze sono quelle che contano, sono sempre contate solo quelle!.
    CHE VERGOGNA -.-

  5. Chiara says

    Bellissimo! Molti credono che facendo corsi di educazione sessuale si scatenino chissà che orge fra adolescenti, invece sapere come funziona il proprio corpo è fondamentale! Il sesso liberamente scelto e consensuale (perfino non etero!) diventa qualcosa di naturale e normalissimo…forse è questo che fa paura a qualcuno
    Chiara