Passano il tempo a lamentarsi di essere accusati ingiustamente, poi arriva il tizio tal dei tali e ti aggredisce con una di quelle frasi in cui si pronuncia almeno una volta la parola “troia” e due o tre volte le parole “meriti di essere stuprata, picchiata, uccisa“.
La loro costruzione sintattica lascia molto a desiderare ma si vede che conoscono avvocaticchi che gli insegnano come difendersi dalle accuse di stupro, maltrattamenti, pedofilia, stalking, femminicidio.
Tutta la difesa è ovviamente basata sulle false accuse. Le donne sarebbero state consenzienti, la violenza inflitta da un uomo a una donna non sarebbe da giudicare secondo il metro dei comuni mortali ovvero facendo una distinzione tra chi picchia e chi raggomitolata in un angolo a parare i colpi viene picchiata. No. Sarebbe un “nesso” che poi è l’eufemismo di “ti picchio perchè me le tiri dalle mani” “te lo meriti” “te la sei voluta” “hai alzato un sopracciglio che non dovevi alzare e dunque un pugno non te lo possono proprio negare“. Lo stesso nesso che c’è tra un pugno e la faccia che lo riceve.
Poi ci sono le false accuse per difendersi dalle imputazioni di pedofilia e qui sfioriamo il paradosso: non sarebbe il pedofilo colui il quale compie una azione ripugnante bensì la madre del bambino che porrebbe un accento eccessivamente negativo su una cosa che fior di psichiatri e psicologi dell’ultima frontiera falsabusista giudicherebbero “naturale”. Non sarebbe il pedofilo ad assumere atteggiamenti riprovevoli ma la madre che nell’azione di tutelare il proprio bambino mostrerebbe odio per gli uomini.
Diremmo noi, sicuramente per gli uomini no ma un pochino di astio nei confronti dell’uomo che tocca in mezzo alle cosce tuo figlio avrai pur ragione di provarlo.
Ci sono le false accuse per difendersi dall’imputazione di stalking e anche qui la fantasia abbonda. Non sarebbe lo stalker a compiere la persecuzione ma la perseguitata a fare qualcosa che richiede una puntuale tortura quotidiana per riequilibrare un divario di genere che i maschi vedono in atto.
Le donne sarebbero approdate su saturno e questi poveri omuncoli invece stanno ancora a trafficare per cercare l’acqua su marte. Le donne godrebbero del grande privilegio di essere raccattate per strada ogni volta che un uomo le stupra e gli stupratori invece, poverini, vengono strattonati senza alcuna attenzione. Le donne godrebbero dell’enorme privilegio di essere prese abbastanza sul serio se vanno a fare una denuncia con la faccia piena di lividi e sangue mentre i loro picchiatori proprio non li vuole ascoltare nessuno.
E dire che ne hanno di argomenti da condividere con l’umanità. Dal “nesso” tra un pugno, la violenza e la faccia della ex moglie alla loro infanzia traumatica, certamente per colpa di una donna, perchè agli uomini, nel gioco delle false accuse dei maschilisti, viene sempre riservato un jolly per venire fuori in piedi da qualunque precipizio.
E c’è la falsa accusa a proposito del “femminicidio”. Parlando come parlano certi criminali maschilisti diremmo che non c’eravamo, se c’eravamo sicuramente eravamo a dormire e se proprio non possiamo dimostrare di essere stati altrove allora possiamo sempre invocare l’incapacità di intendere e volere.
In quel caso sarebbero gli “amici” e “collaboratori” del fronte unito contro le donne che fabbricheranno e sosterranno le false accuse per diffamare la donna morta. E chissà cosa deve aver fatto per farlo arrivare a questo punto, chissà come l’ha pressato, e sicuramente gli voleva togliere la casa, il conto in banca e pure i figli, e chissà come è andata veramente. Magari non è stato lui a sparare ma lei che con forza bruta lo ha obbligato a sputare un colpo che poi è rimbalzato su una pietra e allora è stata una pietra, come per carlo giuliani, uguale.
Poi ci sono le false accuse nei confronti di tutte le donne che si occupano di lotta contro la violenza maschile sulle donne e i bambini.
Attenti maschilisti che vi diamo dritte che abbiamo appreso da veri e propri maestri:
– dopo una aggressione squadrista bisogna dire sempre che siete sotto attacco di un esercito di femministe mammellute che vi colpiscono dritte di capezzolo. E si sa che un capezzolo appuntito, se ripassato dall’apposito tempera-capezzoli, può anche cavare un occhio;
– dopo ogni sessione di insulti, diffamazioni, cyberstalking, bisogna dire che lei/loro sono, nell’ordine: soggetti che costringono gli uomini (con una gara a braccio di minchia per sterzare l’affare su di se’) a stuprarle, metterle incinta perchè una gravidanza sarebbe un lasciapassare per il paradiso; soggetti che violentano i bambini un giorno si e uno no a colazione, pranzo e cena; soggetti che compiono strane magie per dominare il mondo; soggetti che per comodità vengono derubricati a naziebreipalestinesi, nazicomunisti, naziambientalisti, nazidifensori dei diritti di donne e bambini a non essere torturati, violentati, uccisi.
Il copione di false accuse contro le donne dalle quali i maschilisti si separano è anche più ampio. Imparate:
Faccia a salice piangente, espressione rudimentalmente a depresso cronico, di quelli che gli devi concedere almeno una stupratina e un po’ di stalking per farlo contento, come distrazione dal suo intento di ammazzare qualcuno e di ammazzarsi.
Voce a piagnucolio costante, con variante intimidatoria e minacciosa che in un giro di note potremmo paragonare ad una sonata folle di alti e bassi e “dai ma che ti costa” e “se non lo fai ti ammazzo“.
Infantilismo a go’ go’: ingrata lei perchè quando stavamo insieme le permettevo perfino di emettere flatulenze senza neppure rimproverarla.
Morte a tutte le persone che “interferiscono” nella relazione: come si permettono altre donne e uomini a interrompere l’idillio dato da una scena in cui tu schiaffeggi tua moglie e lei chiede aiuto? Eppure ce l’avevi quasi fatta, l’avevi in pugno (letteralmente), l’avevi quasi convinta. Sono loro che hanno rovinato tutto e quindi devono pagare, perchè fosse stato per tua moglie, ma certo, si sarebbe tenuta gli schiaffi, i pugni in testa, e se ne sarebbe rimasta lì a fare la brava mogliettina con gli occhi pesti e una clavicola slogata.
D’altronde è il sogno di tutte le donne preparare la colazione del mattino al proprio uomo presentandosi con un bel marchio del suo strapotere sulla faccia e un braccio ingessato.
Cosa c’è di più eccitante di un’avanzo di femmina martoriata che striscia affettuosa stando ben attenta a favorire l’omertà e a non farti arrabbiare? Non è forse questo l’amore? Dunque cosa vogliono queste disgraziate dei centri antiviolenza, quelle che si oppongono alla violenza e che vuole la polizia a quest’ora di notte, mentre noi siamo alla fine di un round e tra poco potevamo appianare tutto con uno stupro riparatore?
Insomma, cari e care, il bel pianeta delle false accuse maschiliste può sembrarvi un delirio, difficile entrare dentro la mente di un delirante violentatore del genere femminile e dell’infanzia senza restarvi intrappolate ma vi assicuriamo che lo spettacolo è una goduria, così capite come è stato possibile che hitler abbia governato l’europa e che altri fanatici talebani abbiano massacrato il mondo. Così capite come ancora oggi vi siano impianti legislativi basati sulle false accuse alle donne e un crescendo di attività di istigazione all’odio contro il genere femminile che è pari a quella fatta per giustificare l’aggressione ai paesi mediorientali allo scopo di fregarsi le loro risorse energetiche.
Le false accuse contro le donne sono il terreno sul quale i maschilisti costruiscono le guerre giuste, come i maschi inclini alla violenza in casa si creano alibi paradossali per giustificare pugni, schiaffi, stupri, maltrattamenti, stalking, femminicidio.
Un uomo violento costruisce nella sua mente un intero arsenale di motivazioni per giustificare la sua violenza, le sue aggressioni, come si trattasse di legittima difesa.
E’ pura follia, ma noi sappiamo che gli psichiatri si occupano di rinchiudere le donne, le vittime, i bambini abusati piuttosto che prendere in considerazione l’idea di abbandonare quella scienza ipocrita e repressiva per lasciare a seri studiosi del comportamento umano la possibilità di creare nuove culture escludendo barriere di legittimazione sociale dietro la quale gli assassini si nascondono.
Imparata la lezione?
Nel caso vi serva un ripasso vi indicheremo dove, come, quando.
Buona giornata.