La7 non la preferiamo per i giornalisti un po’ sullo stile de Il Foglio, un po’ sullo stile de Il fatto quotidiano che mettono in campo (stessa corrente di pensiero) e per la sponsorizzazione diretta che fa della becera legge sull’affido condiviso con una apposita trasmissione dedicata alle separazioni "aggiustate" da professionalità riconosciute in appositi corsi, le quali annunciano magie e colpi di scena quando rincoglioniranno una ex moglie per convincerla che la sua denuncia per violenze contro l’ex marito è frutto di una sindrome appositamente inventata per l’occasione.
A parte questo suggeriamo anche ai non amanti di la7 di vedere excalidur che vi mostra esattamente come mai la ministra gelmini ha assolutamente ragione quando dice che tutte le persone meridionali che hanno avuto voti alti devono certamente aver truccato la partita.
Potete notare infatti l’intelligenza estrema di un noto rappresentante della intellighenzia media del nord il quale è stato bocciato per ben tre volte e ciò nonostante è stato eletto al consiglio regionale.
Ricordiamo anche che la gelmini si è laureata a catanzaro e non ad aosta. La sua idea di estendere i questionari standard invalsi, un po’ sessisti e anche lievemente fascisti, al meridione per risolvere l’emergenza dei voti alti guadagnati ingiustamente da noi trogloditi meridionali è veramente geniale.
Effettivamente riconosciamo che noi del sud, proprio in quanto neridionali, non possiamo proprio essere intelligenti e studiosi. E’ chiaro che se gli intelletti del nord non raggiungono voti alti è perchè c’è il trucco. D’altro canto tutto ciò è evidente dalla cultura profondamente evoluta e illuminata che il nord produce. Quella spinta verso il futuro, l’opposizione all’oscurantismo, la corsa contro i pregiudizi medioevali. Nulla di tutto ciò potrebbe mai venire dall’incivile sud.
Per fortuna. Altrimenti al sud ci saremmo già tirati un colpo in testa.
Ma se lo standard dei test invalsi dovrà essere adeguato a fare promuovere intelligenze del livello del trota avete una vaga idea di quanto sarà alto il punteggio degli studenti e delle studentesse del sud?
Sarà la volta buona che estenderanno i voti ad un +15.
mauro o recher70
non ti pubblicheremo un solo commento.
dalle tue parti arriva un olezzo insopportabile.
ciao ciao
mauro, non ho scritto io il post ma le tue osservazioni pretestuose (impara a leggere) le hai prima elaborate con i tuoi amici in un forum maschilista che conosciamo bene. abbiamo seguito – fotografato – documentato – archiviato – tutta la discussione quindi non venire qui a cercare il pelo nell’uovo per dimostrare le tue tesi antifemministe.
per istigare odio contro le donne e contro di noi, qualsiasi cosa noi diciamo, vi bastano i vostri spazi no?
che cosa venite a fare qui non si capisce.
tattiche di sfondamento? necessità di farci vedere quanto sapete essere scontati e incessantemente pretestuosi?
non ti piacciono le femministe? allora aria, sciò, leggi altro. il web è grande e tu come gli altri della tua specie di maschio dell’età della pietra qui non siete graditi.
Mi sembrava che fosse chiaro che non si tratta di intelligenza o di stupidità, ma di motivazione all’investimento nello studio, sul piano personale, che è più forte nelle regioni dove è più forte la concorrenza nella ricerca del lavoro, e di motivazione e di impegno dei docenti, elementi che permettono una migliore preparazione scolastica, e che sono tradizionalmente più radicati nelle stesse aree e per gli stessi motivi: se volessimo, potremmo persino considerare questi fattori un sintomo di arretratezza economica e sociale, dato che, dove lo sviluppo economico difetta, si investe sul capitale della cultura individuale, sperando di trarne le risorse che la società in cui sei nat* stenta ad offrirti. Spero di essere stata più chiara, saluti.
dove si trova la linea di confine tra intelligenza e stupidità ??? taglia Roma in due o è molto prima ??
Piccola precisazione: in realtà la Gelmini si è laureata a Brescia. In Calabria (ma a Reggio, non a Catanzaro) ha sostenuto l’esame di stato per l’iscrizione alll’albo:
http://www.corriere.it/…-a3dd-00144f02aabc.shtml
Cambia qualcosa?
Grazie del link, per cominciare bene la giornata. A proposito di studenti: chi conosce l’Università di Roma sa bene che gli studenti provenienti dalle regioni meridionali sono, in media, s’intende, astraendo dai singoli, gli studenti più motivati e più preparati: ciò dipende non soltanto dalle motivazioni personali ad investire nello studio, tradzionalmente più forti nelle regioni in cui è più difficile trovare lavoro, ma dipende anche dalla qualità della preparazione scolastica ed extrascolastica. Mi spiace per i miei tanti bravissimi colleghi del nord Italia, ma la realtà della media osservabile da chiunque, anche senza rilevamenti statistici, è questa. Il resto è mistificazione, così come è mistificazione la rituale riproposizione di risultati di test che porrebbero gli studenti italiani agli ultimi posti per formazione nel mondo sviluppato: è vero il contrario, come sa chi ha conscenza delle riuscite degli studenti italiani negli altri paesi europei e negli USA. Nonostante il processo di demolizione della pubblica istruzione, e dell’università, quello che l’Italia riesce a sfornare in questo campo è ancora superlativo rispetto agli altri paesi. Fatta eccezione per gli asini, naturalmente, e per le trote. Dovremo aspettarci un’intensificazione di questa propaganda mistificatoria man mano che procederà l’attuazione del progetto di demolizione della scuola e dell’università pubbliche.