Skip to content


Io sono l’amore

"Io sono l’amore" è l’ultimo film di Luca Guadagnini. Uno splendido ritratto della vita dell’alta borghesia che vive di capitalismo e contesto patriarcale. E’ un vero gioiello, una rappresentazione di genere che parte dalla descrizione di una donna persa, sola dentro un mondo che non è il suo.

Per riprodurre lo schema patriarcale di una famiglia di questo tipo si sono serviti di Milano, distinguendo questa famiglia da quella degli arricchiti buzzurri che hanno bisogno di esporre sfarzo e lusso per mimare titoli che non hanno (ogni riferimento è puramente casuale…).

Qui si parla di una vera dinastia, delle donne intrappolate dentro quella dinastia e dei modi che esse usano per rompere quella catena che le costringe all’invisibilità.

C’è la bella moglie che viene usata come pezzo da collezione, c’è la figlia che disobbedisce alla volontà del nonno per studiare fotografia e per innamorarsi di una donna. C’è il figlio che è l’unico, a parte la sorella, che vede la madre rispettandone la storia ma alla fine anche lui resta imbrigliato nel suo ruolo fatto di finzione e clichè sessisti. C’è l’amico del figlio, un cuoco, che rappresenta la forza del lavoro sulla quale poggiano i capitalisti alto borghesi senza rispettarla mai. Un uomo che porta in regalo il frutto della sua fatica e del suo genio. La donna che sta al centro di tutta la vicenda rompe gli schemi e si concede sensualità e passione per tornare a vivere della sua vita vera.

E’ un film che dice molto dell’italia di oggi e che dice anche il perchè le donne in italia vengono trattate come accessori decorativi a tutti i livelli. E’ un film che dice che le donne che hanno voglia di vivere per davvero alla fine vengono annientate o considerate inesistenti e sarà proprio con un "tu non esisti" che il marito la giudicherà mentre lei gli dice che vuole tornare a respirare. Da vedere.

Posted in Vedere.