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Donne sottomesse e gay carcerati. Le allegre prospettive di un vescovo dei giorni nostri!

L’ispirazione ce la da Alessandro Capriccioli (Meltiparaben) che ci racconta cosa dice il monsignore vescovo a proposito delle donne.

Sembra di leggere una di quelle pagine di antifemminismo o di maschilismo sfegatato che troviamo sul web o su facebook, cosa che ci fa chiaramente intendere da quali fonti costoro ispirano gli argomenti per questa nuova crociata contro le donne e questa nuova caccia alle streghe antifemminista.

Anche lui ha il pallino del femminismo "esagerato" (immaginiamo che l’unico "femminismo" plausibile per chi la pensa così sia quello gestito dai maschilisti su facebook). Tira fuori le sacre scritture che a leggere odifreddi sappiamo tutte che sono sacre non si capisce perchè dato che le hanno scritte "uomini" di carne e sangue. Ci spiega che le donne devono stare "sottomesse" all’uomo. Anzi tira fuori di nuovo la figura del "pater familias" abolita con la riforma del diritto di famiglia nel 1975 e che pdl e lega vogliono ripristinare con le leggi sull’affido condiviso.

Alessandro Capriccioli fa notare che se queste cose le avesse dette uno di religione musulmana ci sarebbe stato un pandemonio di commenti al grido di "non toccate le NOSTRE donne". Invece niente. Nessuno si è scomposto. Perchè in italia ciò che conta è che tu sia schiava per volontà dei catto-fascisti invece che schiava per volontà dei musulmani.

L’articolo da cui Capriccioli trae spunto per le sue osservazioni comunque vale la pena leggerlo tutto perchè è illuminante di un certo modo di vedere le cose che trova riscontro e legittimazione nel contesto culturale presente. Qualche anno fa nessuno si sarebbe permesso di dire queste cose e invece oggi, guarda un po’, tutto torna ad essere eloquente.

Ti parla del modello madonnesco, e vabbè, è un vescovo, lo capiamo per quanto ci è ancora garantito dalla costituzione dire che lo rifiutiamo in todo. Dice che le donne non devono essere mai ribelli. E noi sappiamo la fine che i maschi che si ispirano a questa "ideologia" fanno fare alle donne che si ribellano alla loro condizione di sottomissione e schiavitù. Poi aggiunge che mussolini non fu il male assoluto e che l’omosessualità è indecente e penalmente rilevante. Ovvero gli sembrerebbe opportuno mettere i gay in galera. E tutto questo mentre a roma hanno picchiato un gay e a milano ne hanno massacrati altri due sulla spinta di un grande odio omofobico.

Afferma anche che "tra poco saremo una colonia islamica e i cristiani devono reagire". 

Non si trattasse di un vescovo penseremmo ad una trasmissione di radio padania. Il ventennio è grandioso, non trovate?

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.


One Response

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  1. paola says

    “Qualche anno fa nessuno si sarebbe permesso di dire queste cose e invece oggi,” è più o meno la frase che mi ripeto sempre ad ogni uscita mediatica di chi sintetizza in parole i messaggi pervasimente diffusi dalla cultura che è tornata dominante e, direi, ormai incontrastata. O almeno difficilmente contrastabile, vista l’efficacia dei mezzi di persuasione di massa con cui è stata diffusa, cioè: televisioni. Segue tutto il resto, nel senso che è grazie allo sdoganamento televisivo virtuale del peggio, che tutto ciò che di peggio esisteva ed esiste nella sociatà reale ha trovato sanzione positiva ed alimento. Come invertire la tendenza? basteranno le iniziative che stanno nascendo e internet? Dubiterei ma, visto che le microiniziative, come quelle dell’UDI contro le pubblicità offensive per le donne, hanno conseguito risultati, vale la pena di non desistere: l’alternativa è l’oscuramento totale. Scusate il pessimismo…. e grazie di esserci