La violenza maschile è sempre da condannare. Sul tizio che viene citato nell’articolo nulla da dire.
Rileviamo però che: a differenza di altri preti che sono stati oggetto di più denunce e che sono stati semplicemente trasferiti, in un certo senso protetti, questo sembra essere stato immediatamente arrestato.
Di lui si dice nome e cognome e ci sorprende che non ci sia anche la foto.
Il motivo di tanto interesse da parte del corriere sembra essere quello descritto nella seconda parte dell’articolo. Appena due righe per dire che si tratta di un prete pedofilo e un intero paragrafo per fare coincidere la parola pedofilia alla parola omosessuale.
Se non fosse il corriere diremmo che è un articolo scritto da forza nuova.
Il reato per cui sembra mediaticamente processato dunque parrebbe quello di omosessualità piuttosto che di pedofilia. Anzi di più: si dice che il prete tentava di trovare una integrazione tra la condizione omosessuale e la fede cattolica. Il gruppo degli omosessuali credenti che animava partecipava addirittura ai Pride. E qui sentiamo odore di scomunica per tutti i gay credenti che si ostinano a bussare alla porta delle chiese.
Gli altri dettagli potete leggerli da sol*, alla faccia di nicki vendola e di tutti quelli che ancora immaginano che l’omosessualità possa essere "cristianamente" considerata una scelta privata che nulla ha a che fare con la violenza.
Ci viene in mente che nella parrocchia di un paesello siciliano c’era un tizio che faceva catechesi e che abitualmente immaginava di poter avere contatti diretti con adolescenti (femmine) di 12 o 13 anni. Nessuno aveva nulla da dire in proposito.
Ci chiediamo quando si userà la stessa severità nel giudicare un abuso nei confronti di una ragazzina di quell’età al pari di quella usata per condannare chi sembra sotto giudizio solo per il fatto di aver sbagliato il sesso della sua vittima.
Si fosse trattata di una ragazzina invece che di un ragazzino avrebbero creduto alla denuncia per abusi? Avrebbero condannato il prete?
Quando si tratta della denuncia per abusi subita da una ragazzina (ma la questione si può estendere a tutte, grandi e piccine) perchè la maggior parte delle volte lei viene trattata come fosse colpevole e si tende a giustificare colui che ha commesso l’abuso?
—>>>Leggi: eufemismi e bolognesità
Il corriere della sera. Tutto sommato poteva andare peggio. Poteva metterci le mani Vittorio Messori.