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Oggi lui non avrà pietà. E’ il giorno delle ossa rotte!

Secondo l’europa l’italia è il posto in cui si commettono in assoluto più violenze in ambiente domestico. Le donne muoiono quasi sempre per le stesse ragioni. Perchè dicono di no, perchè vogliono essere libere, perchè rifiutano di restare in schiavitù di relazioni in cui il rapporto di potere e di dominio pende sempre dalla parte dell’uomo. 

Circa 200 donne in un anno morte di violenza maschile. Più di quante persone abbiano ammazzato le mafie. Stiamo contando le donne che sono morte dal 2009 al 2010 e ci viene la pelle d’oca mentre rileggiamo ogni singola storia e analizziamo ogni singolo dettaglio. Ci stupisce sempre il modo in cui la stampa ne parla, come si trattasse di fatti occasionali. Bollettino di guerra per seguire un fenomeno che pochi raccontano come dovrebbero a parte le donne che lottano contro la violenza sulle donne e le persone dotate di onestà intellettuale. Uomini inclusi a partire da quelli che riconoscono di essere parte di un sistema di oppressione dal quale non si può che disertare per essere persone migliori.

Ecco quello che scrive la persona che ha condiviso questo video su youtube:

"1522". Il numero di telefono "antiviolenza" per le donne
maltrattate.
Il titolo del singolo italiano dei No Relax (tratto dal
disco doppio Indomabile2008) denuncia questa realtà ricalcando
l’importanza di questa tematica e proponendo un videoclip dalle immagini
crude, livide, dure, ma mai quanto la realtà a cui sono ispirate.
La
violenza contro le donne, nelle sue diverse manifestazioni, è il frutto
della disuguaglianza che esse soffrono nella società, essendo
utilizzata dagli uomini come strumento di potere per mantenere il
proprio dominio sulle stesse.
Questa non è una violenza che si
manifesta in casi isolati e circostanziali, è una violenza che colpisce
molte donne appartenenti ad ogni tipo di classe sociale.
La violenza
contro le donne non è un comportamento naturale degli uomini, ma
un’attitudine acquisita. Ê un riflesso del maschilismo e la sua
progressiva eliminazione dipenderà dal nostro impegno al fine di rendere
la nostra una società ugualitaria, basata sul rispetto reciproco.
Buona
visione e buona riflessione.

—>>>E dalla campagna Riconosci la violenza:

http://www.riconoscilaviolenza.it/media/img/3.jpg

Posted in Fem/Activism, Omicidi sociali.


2 Responses

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  1. luziferszorn says

    Il rispetto alle nuove generazioni lo si trasmetterà dal momento in cui noi adulti riusciremo a sondare le radici dell’odio e della violenza con strumenti d’analisi sufficientemente complessi. Ad esempio i testi e le foto usate dalla campagna contro la violenza sulle donne (vedi foto e link sopra) sono pessimi, poiché facendo un uso incosciente di stereotipi “catto-comunisti” (foto) e mezze verità borghesi (testi), agiscono di fatto reazionariamente sull’immaginario collettivo di un paese profondamente misogino che non riesce a liberarsi dalla visione manichea della sessualità e dalla conseguente e indotta posizione di inferiorità intellettuale della donna rispetto all’uomo: tutte le foto rappresentano una femmina affettivamente dipendente dal maschio! Intollerabile. Oltre che ideologicamente devastante.

  2. iaia says

    la violenza degli uomini riguarda tutte noi; non è solo lo schiaffo che riceviamo dal compagno manesco o lo stupro. violenza è come veniamo viste dagli uomini, è la radiografia che ci fanno quando usciamo di casa con una minigonna o una maglia un po’ più scollata, perché si sentono i padroni del TUO corpo e credono di poterti dare un marchio, giudicandoti come se fossi un prodotto in vendita; violenza sono i clacson che ti suonano quando passi davanti alle auto con solo uomini a bordo.
    fino a quando non riusciremo a trasmettere il rispetto alle nuove generazioni di maschi, non ne verremo fuori.