Si lo sappiamo. Quando fai una battaglia alla fine devi aspettarti di eccitare l’avversario e se l’avversario è eccitato accade l’inevitabile.
Attualmente l’avversario o gli avversari sono in piena erezione. Vanno in giro – essi dicono, entro i limiti legali consentiti – a procurarsi elementi probatori. Si insinuano nelle conversazioni private. Chiedono cortesemente come fottere quella o quell’altra persona. Realizzano dossier sulla tua precisissima persona. Si "infiltrano" nelle mailing list, nei forum, nel gruppi di conversazione online.
Tutto allo scopo di metterti faccia al muro e ridurti al silenzio.
Li conosciamo questi metodi. Sono vecchi quanto il mondo. Non te li aspetteresti quando fai attività contro la violenza sulle donne. E’ invece pare che nella testa di certuni anche quella sia diventata una attività "eversiva".
D’altronde è su facebook che qualcuno ha scritto che "il femminismo è una pratica incostituzionale" e qualcun altro scrive che c’è un femminismo "eversivo" o addirittura frange di femminismo estremista (???).
E se il femminismo finisce per essere criminalizzato prima o poi è chiaro che le persone che sono in piena erezione vogliono eiacularti in faccia. Così, per sfregio.
Ma cosa sarebbe questo femminismo "eversivo"? Nella testa di chi ne scrive e di chi vuole eiaculare sarebbe quello che si occupa di violenza contro le donne senza stendersi prona ai revisionismi di certi ambienti.
Le intimidazioni fioccano come la neve e una volta eliminata una voce fuori dal coro allora sono tutti felici e contenti.
Però: poverini. Che miseria intellettuale. E la consapevolezza di essere superiori ai mondi che non sanno convivere anche con la tua esistenza e la tua differente opinione non è comunque consolante. Tu finisci in ogni caso in un campo di concentramento. E muori.
Che gli importa. Cosa importa al nazismo, alla mafia, tanto per parlare della più grossa azienda imprenditrice italiana, del più grosso business, se tu ti senti moralmente superiore. Sei comunque un nemico perchè intralci i suoi affari. E’ solo una questione di soldi. Non è mai personale, come ti dicono loro.
Ed è così che tre quarti delle attività ideali legate ai mondi della "pulizia morale" finiscono dentro al cesso, consumate da un interesse di forza maggiore. E se chiedi di più ti dicono che tu non puoi capire. Sei solo un@ pover@ idealista.
Ci sono lobby fortissime nel nostro paese e poi ci sono persone che si illudono di poter fare valere le proprie ragioni ideali, di contare qualcosa. E’ una storia che conosciamo bene perchè l’abbiamo vista scritta mille volte.
Peppino Impastato fu fatto esplodere con una carica di tritolo in un binario della ferrovia. Dissero che era un terrorista. Invece era stata la mafia.
Oggi accade più o meno la stessa cosa solo che invece che ammazzarti fisicamente ti coinvolgono in una indagine per crimini di chissà quale genere. Ti fanno una perquisizione con la scusa che cercano un’arma o chissà che altro, violano la tua privacy, fisica e domiciliare, e poi sequestrano il tuo computer.
Non è che un modo per cercare elementi probatori quando non ne hanno proprio di nessun tipo. Vuoi che non trovino per sbaglio anche solo una immagine cartoon in cui c’è l’omino con il pugno alzato che urla Hasta la victoria siempre?
Succede così che una persona che ha solo l’abitudine di raccontare la verità viene gettata su un binario virtuale con una carica di tritolo pronta a esplodere per poi titolare sui giornali che si trattava di un terrorista.
Sono cose che accadono un po’ dovunque perchè le lobby tutto possono, mafia in testa, perchè per uccidere le parole loro uccidono chi le dice. Diventi un obiettivo. Si chiama strategia della tensione. Invento un "crimine" per colpire gli avversari. Denuncio d’aver subito un "crimine" per rastrellare tutta l’opposizione esistente.
Se poi c’è chi insistentemente ti chiama anarco-femminista, che nella testa di chi lo dice è come quell’anarco-insurrezionalista citato spesso dai media mainstream in occasione di relazioni dei servizi segreti e di denunciate attività terroristiche, allora il gioco è fatto.
Sei un@ criminale ancora prima di respirare. Perchè per uccidere le parole bisogna uccidere chi le pronuncia.
Certo, ci sarebbe da ridere se qualcuno venisse a trovare noi e ci trovasse con famiglie e figli, pericolosamente asserragliate nelle nostre case e nelle nostre cucine a fare torte al cioccolato. Mega bombe di calorie. All’occorrenza addolciscono anche gli stronzi e i bugiardi e i mafiosi.
Ma oggi è una giornata troppo infame per parlare di questo. E forse la storia non si ricorderà neppure di noi. Reset!
Ps: ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale!
Kif, è in parte come dici tu (sicuramente conta la perdita di potere assoluto di un genere sull’altro), ma tutto ciò ha un’origine storica: prima delle lotte per l’uguaglianza lo schiaffo del padre-padrone non solo non era visto come violenza ma veniva considerato una parte necessaria dell’educazione. Ad un certo punto, attraverso lotte e anni di attivismo, si è cominciato a vedere che tutto ciò era frutto della voluta disuguaglianza tra i generi (e tra le generazioni). Per anni si è combattuto per l’uguaglianza dei diritti e si combatte ancora ma, parallelamente, questo ha comportato il sorgere della differenza: uomini che per millenni non hanno dovuto mai affrontarla, perché maschi lo si poteva essere solo in pochi limitati modi e il loro era l’unico punto di vista che contasse, hanno scoperto che non solo le donne hanno punti di vista differenti, ma che anche altri maschi li hanno e che ne esistono di svariati in tutta la serie di combinazioni di genere, cultura e preferenze. Non hanno mai imparato a fare i conti con questa differenza e, piuttosto che mettersi in discussione, preferiscono annullarla con la violenza (fisica, verbale, virtuale, ecc.).
La natura e il suo contrario sono concetti inventati dall’umanità e in massima parte soffrono anche dei processi storici di cui ti ho appena scritto. Quindi, sì, ha a che fare in qualche modo anche con ciò che viene avvertito come “naturale/innaturale” ma solo perché ne influenza la definizione: il processo principale – ma, ribadisco, potrei sbagliarmi – ha origine nella perdita di potere e nell’emergere delle differenze che una parte dell’umanità non riesce a gestire.
Hai ragione, le persone possono essere di svariata natura, pure pessima, ma nel caso del rapporto uomo-donna penso entrino in gioco anche molti fattori istintivi (oltre che qualche stereotipo di troppo da entrambe le parti). In quel senso mi riferivo alle mutande 😉 gli uomini hanno spesso potuto permettersi degli atteggiamenti più aggressivi e dominanti rispetto alle donne, perciò penso che ad alcuni di loro dia sui nervi dover iniziare a vivere certe situazioni al rovescio… forse inconsciamente appare loro lesivo e contro natura? basta vedere la differenza con cui uomini e donne parlano dell’omosessualità per capire quanto al maschio medio diano fastidio le situazioni a suo dire innaturali…
Kif, posso proporre una mia interpretazione che potrebbe anche essere completamente sbagliata?
Beh, a questa gente non dà fastidio l’uguaglianza ma il fatto che questa comporti il dover fare i conti con l’altrui differenza. Non è una questione di mutande, insomma, ma di non essere capaci di osservare il mondo come qualcosa di plurale, che non si fa costringere nei loro angusti schemini. Quello che non possono ridurre al loro grigiore va annientato in quanto rappresenta ciò che loro non sanno essere e che non sanno capire.
Una domanda mi sorge spontanea, perché i maschilisti misogini – che ce l’hanno tanto con gli uteri – sono sempre lì a parlare di femmine? e ne parlano come se togliessero sempre loro qualcosa. Non sarà che da quando la donna ha ottenuto anche il potere di decidere da chi farsi fecondare a certi uomini ‘sta cosa proprio non va giù? se uno non riesce a soddisfare le mutande non dovrebbe prendersela con l’intera categoria rosa