All’inizio di Aprile, a Napoli, ha aperto il Telefono Rosa, un servizio realizzato per aiutare tutte le persone (donne, anziani, adolescenti) che abbiano subito violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, mobbing e stalking. La sede è in via Mergellina n°44 grazie all’ospitalità dell’Istituto CIFRIC (Centro Italiano Formazione Ricerca Clinica Medicina e Psicologia) e per ora sono due i giorni di apertura: il lunedì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 15 alle 18. Il numero telefonico per contattare l’associazione è lo 081-668691 e la mail a cui poter scrivere è telefonorosadinapoli@gmail.com.
Nella sede partenopea vi opereranno undici volontarie di cui quattro operatrici telefoniche, quattro avvocate e tre psicologhe iscritte al gratuito patrocinio. L’obiettivo del Telefono Rosa non è solo quello di dare una mano a chi subisce violenza, ma anche di “impostare un lavoro di informazione e sensibilizzazione utile a “riconoscere” la violenza, a comprenderne gli effetti nefasti e indicare i mezzi per fronteggiarla” come afferma la stessa Presidente di Telefono Rosa Napoli, la dottoressa Laura Russo.
A Napoli c’era assolutamente bisogno di un Telefono Rosa, perché oltre alla cultura maschilista e misogina che di per sé istiga alla violenza contro donne e bambin* (in quanto considerat* proprietà del maschio), producendo un’educazione alla violenza, è presente anche una cultura camorristica che accentua e diffonde maggiormente tale considerazione delle donne e dei/lle bambin*. Per capire meglio di cosa si tratta, vi invitiamo ad ascoltare l’intervista fatta da “Le pulci nelle ‘recchie” a Silvia, una delle volontarie del telefono Rosa di Napoli.
Buon ascolto: —>>> intervista telefono rosa 19apr2010_32_.mp3.tar.gz
