Forse non vi importa ma io ve lo dico lo stesso. Non andrò mai ad Adro.
Non so neppure esattamente dov’è Adro. Però so che non ci voglio andare
e che il sindaco e tutta quella massa di gente razzista che non perdona
ai poveri il fatto di essere poveri e non perdona agli stranieri di
essere troppo stranieri sono persone pessime. Gente così, con quelle
occhiate, quelle espressioni incattivite, quell’odio, nella mia vita
non ce le ho mai volute e non ce le vorrò mai. Mi fanno veramente
troppa paura.
Però con quella gente abbiamo a che fare. Da quella gente bisogna difendersi.
Così come bisogna difendersi da quelli che denunciano le attiviste per un volantinaggio,
perchè ora anche il volantinaggio sembra diventata una cosa parecchio
sovversiva. Chissà che ne penseranno quei ragazzi che stanno in giro a
volantinare flyer per le discoteche o volantini pubblicitari per la
stagione saldi della boutique all’angolo. Avranno delle direttive:
tutto quello che riguarda l’informazione su ciò che avviene dentro i Cie assolutamente NO, tutto il resto invece si.
D’altro canto però se non puoi neppure bere una birra in piazza
tutto diventa un po’ più complicato. Quando i fascisti ammazzarono
Nicola Tommasoli a Verona perchè aveva i capelli troppo di sinistra non
sapevano che a ripulire i centri storici da quel momento in poi ci
avrebbero pensato altre persone.
Nel frattempo l’attività militante si è convertita all’opposizione agli sfratti,
perchè la povera gente continua ad essere mandata via dalle case anche
se non sa dove andare. Soprattutto le famiglie immigrate, certuni non
vedono l’ora di mandare eserciti di polizia in tenuta antisommossa per
sfrattare un padre, una madre e due o tre bambini. Roba
pericolosissima. E’ dura tentare di difendere chi non ha difesa da
nessuno. E’ dura passare per sovversivo quando sai di fare la cosa
giusta. Potete vederli, se ne avete voglia, questi ragazzi e queste
ragazze che vanno ad aiutare le famiglie a resistere agli sfratti.
Qualche volta riescono a guadagnare qualche mese, qualche giorno, a
volte invece no e se ne vanno bastonati e arrabbiati non per le
manganellate ma perchè non è possibile restare indifferenti di fronte a
bambini, donne e uomini che vengono scacciati via come fossero la
peste.
A questo serve l’esercito
dei ricchi, a fare piangere i bimbi delle famiglie povere, a minacciare
con i manganelli le madri di famiglia. A rinchiudere persone nei lager
dai quali sembra che non usciranno mai.
E in questo mercato di abusi, abuso più e abuso meno, c’è chi approfitta per stuprare in branco donne ricattabili e indifese. Bella storia le divise e le rappresentanze istituzionali locali. Davvero. Complimenti.
Buona resistenza a tutti/e!