Stamattina ero a fare il solito giro. Timbri e bolli, bolli e timbri. Ogni vita è fatta di burocrazie infinite. Appuntamenti da non mancare. Maratone per essere puntuali. Giostra di affetti, ruoli, funzioni.
La mia pausa è l’edicola alla piazzetta. C’è sempre la solita signora scorbutica. Oggi l’ho trovata un po’ più nera del solito. Provo a farla ridere. Mi piace stuzzicarla. Chiedo Liberazione, al limite il Manifesto. "Lo sai che non arrivano". Eccome se non lo so che in questo posto dimenticato da dio (c’è anche scritto all’ingresso del paese che dio non c’è) le uniche cose che arrivano da leggere sono giornalacci brutti. La pagina locale è una miserabile raccolta di appunti di pennivendoli che non sanno neppure scrivere in italiano corretto. Per ricevere segnali dal mondo civile bisogna collegarsi a internet.
La connessione c’è. L’hanno portata in fretta e furia negli ultimi anni perchè sentivano l’esigenza di scaricare materiale porno senza fare code in attesa. Qualcuno se ne serve per informarsi. Io sono tra quelle.
Da qualche giorno leggo di atti di razzismo estremo, un po’ qua un po’ là. C’è stata la grandiosa scoperta di un tale che stava fondando il ku klux klan in Italia. Hanno dato l’annuncio dello smantellamento della organizzazione come se si fosse trattato di chissà quale potente struttura: un titolare di una casella di posta e quattro iscritti. In tutto fanno cinque. (lo so lo so che non bisogna sottovalutare e che la diffusione di quelle idee è pericolosissima… ma se il razzismo in italia si riducesse a questo…)
Il macellaio dal quale si serve mia zia è anche più intollerante e ha molti più clienti. E’ uno che ce l’ha con gli anziani e quando arriva lei le sbuffa in faccia e le chiede di fare vedere i soldi prima di ordinare qualunque cosa. "Vi conosco voi, poi dite che vi siete scordati i soldi e a me restano le fette di carne già tagliate e non le vuole più nessuno".
Oggi c’è stato il raid razzista al pigneto, a Roma. Pare vada di moda farlo a ridosso delle elezioni perchè così la gente si convince che il razzismo, quello vero, sia un’altra cosa. Invece arriva alemanno e dice che lui è in grado di offrire sicurezza e in men che non si dica si mette a tacere qualunque voce, se mai c’è stata, della rivolta di stranieri e straniere imprigionate a ponte galeria senza alcuna ragione.
Come dire: l’estremismo paga. Ci sono gli estremismi a perdere, quelli d’attacco, le stragi, gli squadrismi notturni, quelli che giustificano provvedimenti "per evitare conflitti sociali e inutili esasperazioni" e poi ci sono gli estremismi a guadagnare, quelli che se tu che hai la celtica al collo ti dimostri duro a sufficienza contro "ogni violenza" allora paola concia e chi per lei vengono a parlare con te e con casapound perchè siete così tanto tolleranti e civili.
E’ un po’ una cosa ad incastro. Al mio paese questa cosa da piccoli la chiamavamo "giocare con le pietre". Lanci una e prendi due. Lanci due e prendi tre. Lanci tre e prendi quattro. Lanci quattro e prendi cinque. E’ un gioco di abilità che ti insegna a giocare tenendo tante pietre in mano. Non le molli. Ne sdogani una alla volta e le porti con te. Si arriva ad un massimo di cinque ma chi ha mani grandi può arrivare fino a dieci pietruzze. E i fascisti credo abbiano mani mooolto grandi.
E’ un po’ come quando il governo dice che sta lottando contro la mafia perchè arresta i latitanti campagnoli degli anni settanta. Chi ci crede?
L’altra cosa che mi sento di dire è che il razzismo gode di ampia legittimazione sociale. Se non ci fossero titoli su titoli a dire che gli stranieri sporcano, puzzano, rubano il lavoro e le donne, certo le probabilità che una persona abbia voglia di fracassare la testa ad un essere umano perchè viene da un’altra nazione sarebbero un po’ inferiori.
Se penso che in posti come questo non arriva nessun giornale decente (gli adulti non comprano neppure repubblica perchè non ha la pagina locale) in cui si parla un linguaggio diverso poi capisco perchè certa gente riesce a colonizzare il sud anche se quello che propongono non ha niente a che fare con noi.