One Response
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Storie di egemonie culturali e pretese uguaglianze. Dal margine: nel tempo in cui tutti dicevano di avere capito!
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Ahaha state tutti tranquilli, il brain scanner non è nulla di ciò che viene descritto nell’articolo. Allo stato attuale della ricerca, al massimo si riesce a dire, che so, che uno stimolo emotivo (non meglio specificato) può attivare una determinata area. E questa cosa, tuttora, non si riesce a dirla neanche troppo bene, visto che le regioni di attivazione variano da individuo a individuo. Fosse così facile leggere il pensiero, avremmo già risolto parte dei problemi di comunicazione delle persone con deficit motori gravi, come ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica. Interessante come venga distorta l’informazione in questo articolo, minaccioso fin dall’inizio (“Presto bisognerà fare attenzione a ciò che ci passa per la mente”), mettendo ben in chiaro che se qualcuno davvero riuscisse a leggerci nel pensiero, sarebbero cazzi amari. Ancora una volta, penso che l’espressione “scannerizzateci sto par di ovaie” sia più che azzeccata.
Giulia