[da Museo del mondo]
Linda Santilli, a proposito del manifesto rifondarolo con il tacco a spillo (leggi della nostra candidatura e dei nostri commenti in proposito), su Liberazione oggi dice:
"Nel manifesto (…) io per esempio vi leggo una allusione alla libertà femminile."
Si. Liberissime di morire precipitando dai trampoli. Tante lotte, tanta fatica quando invece bastava mettere quelle scarpe lì. A saperlo prima… 😀
Per fortuna che non la pensano tutte come lei. Se per essere "libere" dobbiamo suicidarci dal terzo piano allora preferiamo essere schiave, guarda…
[ancora da Museo del Mondo]
Ma davvero, ancora si sta qui a rivendicare che “la donna deve essere libera di mettere un tacco a spillo”? Abbiamo mai incontrato qualcuno che ce lo vietasse? La domanda resta sempre la stessa: cosa cazzo ci azzecca col fatto che dovrei votare rifondazione comunista.
Non conosco la Santilli né posso certo misurarmi con la sensibilità femminile che vorrebbe toccare, ma per quanto riguarda il lessico e lo stile il suo articolo è di una pochezza retorica e di un “banderuolismo” che fanno male allo stomaco. Vedo che il vizio italianissimo – e maschilissimo – di non chiamare le cose col loro nome ma rigirare la frittata infarcendola di paroloni è ben radicato anche in chi maschio non è, purtroppo.