Skip to content


Le notti filosofiche di raiuno

Qualcun@ di voi ha mai visto le notti di raiuno? Voi direte: ovvio che no, perchè farsi del male? E c’avete ragione, senza dubbio, anche se, tra un porno e un cine d’essai sessista di retequattro, dopo il vespa bruno, il marzullo e un po’ di pause stellate vi può capitare di imbattervi in una figura che a primo acchitto sembrerebbe venir fuori da una interferenza di una tivu’ privata di una ventina d’anni fa.

Gabriele La Porta, che vedete perfettamente satireggiato nell’imitazione dell’eccezionale Guzzanti, credo sia oramai proprio da vent’anni che è rinchiuso in uno studio della rai con degli ostaggi che vengono sostituiti solo nel caso in cui qualcuno passa a miglior vita. Veste come John Wayne e dall’alto della sua cintola da cowboy di frontiera, con un volto sempre più giallo e una dentatura altrettanto gialla, prova a incantare tutti con il suo sguardo a pazzo e con i suoi movimenti deliranti. Dice di andare alla ricerca dell’anima e mentre la cerca si perde in sue elucubrazioni che reputa fondamentali al punto di contrassegnarle con l’aggettivo "importante" declinato in tutte le sue varianti migliorative e assolutistiche. Importantissimo, importanterrimo, importantume, importantazzo, sono le declinazioni preferite. I movimenti delle mani dovrebbero essere dimostrative dell’importantume e lo sguardo è minaccioso e terrorizza più di un horror.

Dice di parlare di filosofia e ogni tanto, raramente, concede ai suoi ostaggi di esprimere qualche concetto. Tra gli altri ci sono anche alcune donne, decorative, che non aprono bocca mai e che sono visibilmente annoiate. L’ego di La Porta ha una ampiezza pari al colosseo e la sua sensibilità ha però tanto di popolare a tal punto che si serve di un cantante di piano bar – capello inamidato, corpo da macho tamarro e sguardo sfottente – per intrattenere le folle (i tre spettatori che lo seguono dalle 2 alle 6 del mattino). Il suddetto cantante a volte prepara persino qualche domanda e stanotte ha chiesto "se davero davero l’anima de li mortacci della nonna del calciatore xy se sarebbe potuta reincarnare in suo nipote così farebbe tanti sordi e c’avrebbe pure le pupe."

Le frasi più intense proferite da La Porta avevano la pronuncia greca e somigliavano all’inglese maccheronico di alberto sordi nel film in cui faceva l’ammiricano ao’. Ho capito il trucco: basta finire la parola con esse: poiesis, fisius, cusius, anzius, strazius e così vias.

Se non parli con la esse alla fine delle parole in certi posti non puoi parlare di filosofia e se non resti impigliato nell’anima di platone non hai licenza di parlare neanche della tua anima.

Fossi stata la’ avrei voluto sapere "se davero davero vogliono parlare di platone dopo che quel broccolo di sessista ha detto che le donne non c’avevano l’anima e che c’avevamo l’utero a sali e scenni che faceva in su e in giù dall’esofago"? (da lì viene l’offesa: "siete uterine")

Io non lo so quanti soldi del canone rai vengono impiegati per il pagamento del riscatto degli ostaggi di La Porta. Certo è che non si può continuare così e bisogna che qualcun@ faccia qualcosa. Che so: abbattetelo, dategli una pensione, chè i giovani non hanno lavoro anche perchè i vecchi stanno asserragliati nei loro uffici e non mollano la presa.

Certo, tutti voi potrete capire come mai, nella pubblicità che la rai sta facendo per invitare gli utenti ad abbonarsi con le visite casa per casa dei personaggi più popolari, non vedete mai la faccia di La Porta. Immaginatevi la faccia di una famiglia che apre l’uscio e vede La Porta materializzarsi davanti a loro con l’indice puntato, lo sguardo delirante mentre pronuncia il suo aggettivo preferito "importantissssimo"…

Posted in Pensatoio, Vedere.


2 Responses

Stay in touch with the conversation, subscribe to the RSS feed for comments on this post.

  1. Zeno says

    Io ho avuto anche lo stomaco di seguire un pezzo (poi non ce l’ho più fatta) di ” Incantesimi e malattia)” (credo che fosse più o meno così). Entusiasta, perchè e’ il mio argomento, antropologico e psicologico, gli ho dato retta. E’ stata una rivelazione: oltre alle personalità malate di tutti quelli della trasmissione (che potrebbero figurare a pieno titolo in un’enciclopedia dell’horror di serie Q) una tale ridda di considerazioni approssimative , scontate, pretestuose e per uno studioso, anche volgari: citazioni improprie di De Martino per dirne una. Poi non ce l’ho più fatta e sono andato a letto. Di corsa. Voto: -5

  2. Lorenzo Gasparrini says

    E io che dovrei dire, che studio filosofia da una vita e mi vedo questo cretino additato a esempio dai più? Io che sono stato messo alla porta (piaciuto il giochino di parole?) da tre università perché “hanno finito i fondi” – e per altri veri motivi che vi lascio intuire facilmente – e che pago con le mie tasse questo ignorante fanatico?