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Un “capo” sessista

Facciamo un gioco. Cosa vi sembra a prima vista? No, non è una pubblicità sponsorizzata dalla presidenza del consiglio. 

Vi aiutiamo un pochino.

Capito adesso? Quello che vedete è un bar, ci sono delle sedie anche se effettivamente non si capisce bene cosa ci stia a fare una tizia con quella specie di pungolo, rompighiaccio, tra le mani. Visto a distanza potrebbe essere uno spillone per farlo secco… il capo.

Ancora un aiuto.

Ed eccoci qui grazie alla segnalazione di Monica che ci hanno girato le sorelle del gruppo Fb Femminismo.

Si tratta del famoso Amaro del Capo della distilleria Caffo. Non sappiamo quanto e se gli affari gli vanno bene, certo per noi è abbastanza incomprensibile che una azienda abbia bisogno di vendere l’immagine di una donna voluttuosa, provocante, disponibile a "farsi il capo" assieme all’amaro che distribuisce in giro per la campania.

Siamo curiose di sapere se il o la creativ@ che ha suggerito slogan e immagine è lo/la stessa che ha anche messo a punto le campagne:

"fattela… la montatura"

"fatti la bionda"

"fatti… (qualcosa o qualcuno che non ricordiamo, ma tanto non cambia)"

E però, ragazze, che progresso. Finalmente una azienda che ci riconosce un ruolo attivo. Non più oggetto di "fattela" varie ma soggetto di un"fatti il capo". Personalmente a parte la questione sessista solleverei anche una discriminazione su base economica. Perchè non un "fatti l’operaio"? Ho una scelta o devo farmi fare solo da quelli che indica l’azienda? Ho una scelta o posso farmi chi mi pare?

Per il momento mi faccio un thè. Alla menta, grazie.

—>>>Le prime due immagini sono prese in prestito dallo spazio di Mnemomaz. L’ultima invece è ampiamente diffusa in rete.

Posted in Corpi, Fem/Activism, Omicidi sociali.