La donna che aveva denunciato il sequestro e la violenza da parte di tre uomini dell’est pare abbia raccontato una cosa falsa. Già in un altro paio di occasioni legate ad accuse a uomini stranieri alcune donne hanno denunciato il falso. Sin dai tempi degli stupri romani noi parlammo di "stupri utili" alla strategia razzista ed era una strategia che legittimava le donne a sentirsi benvolute solo quando denunciavano violenze da parte di stranieri. Ne abbiamo parlato in passato prendendo spunto da uno splendido monologo di ascanio celestini che racconta come una donna che è stata molestata e prevaricata da tanti poi trovi riparo nel sentirsi riconosciuta quando denuncia un rom.
La notizia del falso sta su tutti i giornali. Non troviamo traccia invece di centinaia di migliaia di abusi veri che annientano la vita delle donne.
Non troviamo cenni significativi a proposito dell’ennesima strage familiare (siamo a oltre 120 femminicidi da giugno 2009) avvenuta a Vicenza. Chi ne parla è premurosissim@ nei confronti dell’assassino. Lo descrive come un uomo gravemente malato, un finanziere, un italiano, e non perde tempo per accennare al fatto che la moglie e il figlio che lui ha ucciso prima di togliersi la vita (voleva lasciarlo? Boh…) erano sanissimi e che certamente non avrebbero voluto fare la fine che hanno fatto. Un uomo egoista, come tanti, che cancro o non cancro ritengono di avere diritto di vita e di morte sulla propria famiglia.
Non troviamo quasi nessun riferimento per uno tra i tanti atti di violenza compiuti da uomini italiani ai danni di donne straniere. Stavolta è toccato ad una donna polacca, una badante di quelle sanate dal governo di destra per lavare i culi ai nostri vecchi in questa forma esclusiva di tratta delle schiave che le obbliga a lasciare la propria famiglia e i propri figli per sostituirsi alle donne italiane nei lavori di cura. Due italiani l’hanno prelevata dalla casa in cui accudiva una anziana e l’hanno stuprata. Tutto vero, così dice l’articolo, perchè i due sarebbero stati colti in fragranza di reato.
Non si parla delle tante violenze subite dalle trans (non è "un trans" ma "una trans", semmai) e la notizia della trans massacrata di botte per divertimento la troviamo solo in una striscia che la racconta come fosse un referto medico.
Non si parla dei tre giovani italiani razzisti e "brava gente" che rapiscono e violentano una donna romena, una sex worker, per imporle la loro protezione. Degli stupratori conosciamo solo le iniziali, talvolta neanche quelle, perchè gli italiani vanno protetti ad ogni costo. Fossero stati romeni invece avremmo potuto godere delle loro facce sbattute in prima pagina con tanto di nomi e cognomi e gruppo sanguigno.
Non si parla tantissimo neppure di un noto imprenditore – e anche qui ci danno solo le iniziali – accusato di stalking e calunnia. Il "noto imprenditore" ha usato delle schede telefoniche della donna alla quale voleva fare del male per spedirsi da solo degli sms di insulti. In realtà era lui che aveva dei grandi problemi. Anche in questo caso la vittima è di origini romene.
Non si dice niente di fondamentale poi sugli ennesimi minorenni che stupravano da tempo due coetanee. Siamo a Brindisi, in terra di puglia, e altre ragazze subiranno accertamenti, umiliazioni, saranno indagate, probabilmente insultate e processate per aver denunciato mesi e mesi di violenze. Chiunque siano noi siamo con loro e con tutte le sorelle straniere e italiane, donne biologiche e non, che subiscono violenze tutti i giorni, senza sosta, senza tregua. Responsabili anche i tanti istigatori di odio verso le donne, e ce ne sono veramente tanti, compresi quelli che preferiscono parlare "d’altro" e dire che la violenza maschile è un fatto "occasionale" dovuto a motivi quasi mai riconducibili alla verità.
—>>>immagine da riotclitshave
Ho cliccato su noto imprenditore e l’articolo non c’è più, ho trovato in rete quessti due:
http://tgabruzzo.blogspot.com/…per-stalking.html
http://www.piazzagrande.info/…ditore-crognaleto/