Ci scrivono alcune ragazze fiorentine medie e universitarie. Il loro intento è, semplicemente, di far rinascere nelle scuole e nelle università di firenze una coscienza femminista tra le loro coetanee, in cui a volte sembra che sia completamente spenta. Per questo vorrebbero a breve far nascere un collettivo. Nel frattempo, colpite dai fatti del 25 novembre a milano, hanno buttato giù un volantino che noi vi giariamo più che volentieri. Un abbraccio alle ragazze con un augurio di un grande lavoro e buona lettura per voi.
Mercoledì 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le televisioni ci hanno bombardato di immagini in cui i vari politicanti di destra e di sinistra pubblicizzavano le loro azioni in difesa delle donne, che in realtà consistono nell’aumentare il livello della repressione riempiendo le nostre strade di militari, polizia e ronde. Noi come donne ci sentiamo sfruttate in primis da questi soggetti che usano l’immagine della donna fragile per le loro campagne, ponendo a loro protezione delle “entità superiori” a cui essa deve fare riferimento e ribadendo quindi l’inferiorità della donna intrinseca nella loro mentalità.
Il movimento femminista di tutta Italia, che ha presupposti completamente diversi, aveva deciso di incentrare la data del 25 Novembre sulla lotta contro i CIE e i CPT (lager democratici in cui vengono rinchiusi gli immigrati clandestini, che sono poi vittime di violenze fisiche e psicologiche). La decisione derivava dagli eventi avvenuti a due detenute, Joy e Hellen, ad Agosto nel CIE di via Corelli a Milano. Dopo un tentativo di violenza sessuale su una delle due da parte di un carceriere, esse avevano fatto partire una rivolta all’interno del carcere, subito repressa con la violenza (erano state infatti portate tutte le carcerate seminude in delle stanze e lì picchiate), e avevano denunciato i fatti alle autorità competenti. Non solo non hanno ricevuto aiuto, ma anzi sono perseguite per calunnia e per aver organizzato la rivolta!
Pertanto in alcune delle maggiori città d’Italia sono stati organizzati presidi e cortei di lotta e solidarietà. In uno di questi presidi proprio a Milano era stato esposto uno striscione con su scritto: “NEI CENTRI DI DETENZIONE PER IMMIGRATI LA POLIZIA STUPRA”. Questo è stato usato come pretesto per far partire due cariche violentissime sulle/sui manifestanti.
Non è la prima occasione in cui appena lo stato di polizia si sente attaccato reprime immediatamente con la forza chi tenta di svelare le sue colpe e i suoi misfatti, rendendoli pubblici.
Ci siamo stufate di crescere in una società dove la donna è un oggetto sempre più sfruttabile, e nella quale, proprio nella giornata contro la violenza sulle donne, viene caricato un corteo femminista e nessuno lo viene a sapere.
Ricreiamo un coscienza femminista in ognuna di noi, organizzando un collettivo di lotta e confronto.
NO ALLO STATO REPRESSIVO DI POLIZIA!
NO AI CIE, NO AL PACCHETTO SICUREZZA!
NO A RAZZISMO E SESSISMO IN OGNI LORO FORMA!
Alcune Studentesse Medie e Universitarie – Firenze
(esiste già un indirizzo e-mail da contattare per chiacchiere e info: firenzefemminista@hotmail.it)