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Pausa pranzo antirazzista

Giuro che non ce l’ho con nessuno. Sono perfino di buon’umore e a dire la verità lo sono abbastanza spesso. Non che ci sia qualcosa da ridere ma nella mia città, piena di problemi, triple file, gente "troppo accollativa" e sindaci gondolieri il buon’umore te lo devi fare venire per forza, altrimenti crepi di bile.

Ho fatto la mia sosta per il pranzo e ho messo sul fuoco la pentola con l’acqua per la pasta. Il sugo è già pronto. Basta che aggiungo una grattatina di ricotta e la mia pancia, almeno quella, smetterà di borbottare.

Le pause pranzo servono a tante cose. Ti sdirrupi (scapicolli) per fare "l’ammortizzatore sociale" in famiglia, così come vuole la ministra alle im-pari opportunità e nel frattempo ti vedi pure tanticchia (un pochino) di telegiornale per sapere come stanno tutte le altre ammortizzatrici sociali e se questa ammortizzazione serve a qualcosa.

La televisione è una cosa che si prende con un antidepressivo in corpo perciò è meglio mangiare mentre la guardi. Cose buone, sostanziose, di quelle che ti fanno scorrere il sole nelle vene e che ti fanno venire lo sguardo a pazza positiva. Avete presente quelle che sorridono di tutto, che quando ti rivolgi a loro si mostrano entusiaste anche quando gli parli di flatulenze e cesso intasato? Proprio quelle, si.

A me piace vedere il tg3, quello che sembrerebbe più di sinistra e che coincide con la mia pausa. Oggi il tg ha aperto con la notizia di quella specie di attentato al portone della caserma di milano. A me dispiace tanto per il portone. Mi dispiace veramente, dovete credermi. Hanno arrestato un tizio, forse nordafricano, praticamente un mio conterraneo. Hanno detto che era una cosa isolata. Uno un po’ più entusiasta della media della popolazione. Invece al tg oggi, giusto in occasione di una mega conferenza dei prefetti, è venuto fuori che il tizio era "collegato" ad altri due. Stessa provenienza e un dettaglio: erano stati visti in qualche manifestazione dei migranti assieme ai movimenti per la casa.

Sono al terzo boccone e ragiono sul senso del termine "collegato". Io sono collegata o scollegata? Direi che spesso sono parecchio scollegata – di testa – e quando sono collegata non so dire effettivamente come mi collego. Come ci si collega tra la gente? C’è il telefono, la connessione internet, l’e-mail. Cazzo: vuoi vedere che se io sono "collegata" a uno che ce l’ha con un altro portone se la prendono anche con me?

Subito dopo c’è maroni. Boccone doppio perchè per guardare lui avrei bisogno di droghe pesanti. Ha subito la soluzione. "Ma come, non lo sapete? Noi l’avevamo previsto ed è per questo che avevamo fatto il pacchetto sicurezza." – sembrerebbe dire.

Lo so che non è semplice da capire, ma noi donne del sud siamo un po’ cassandre e un po’ streghe e ci basta poco per fare due più due. In poche parole noi sappiamo cucinare e la nostra abilità sta nel saper cucinare con qualunque cosa ci ritroviamo in casa, anche con niente.

Il 17 ottobre a roma c’è una grande manifestazione nazionale contro il razzismo. Hanno aderito in tanti meno che il pd che evidentemente ha già un comunicato pronto in cui si dice che loro non appoggiano i violenti. Se foste nati qualche anno fa avreste avuto il dis-piacere di conoscere la signora strategia della tensione. L’attentato giusto al momento giusto per alimentare tensione e paura, frammentare i movimenti e dare legittimazione ad ogni operazione di massiccia repressione. Negli anni settanta per ‘ste storielle c’hanno rimesso la vita in tanti e tanti sono stati i signor Pinelli volati dalla finestra o finiti in galera perchè bisognava nascondere che le stragi erano di stampo fascista.

Ho ancora qualche boccone da ingerire e sono in grado di mettere nella pignata (pentola) ancora un paio di elementi: 

a Pistoia giusto in questi giorni è successa una cosa strana. Hanno arrestato compagni antifascisti per soddisfare le esigenze di un tizio del pdl che va a giocare a carte dentro il circolo dei fascio-squadristi di casapound. 

La ministra carfagna continua la sua personale crociata contro i maschi stranieri. Una donna è morta ammazzata perchè suo padre – italiano – non voleva che fosse fidanzata con uno straniero e nessuno ne parla. Una aggressione omofoba è diventata alibi per sfoggiare altro razzismo. 

Certo, qui siamo a sud ma non per questo siamo scemi. Qualcosa riusciamo a capirla pure noi. Possibile che voi che state a milano non vi rendete conto del bombardamento mediatico e repressivo al quale siete sottoposti? Possibile che non vi riesce di svegliarvi?

Ultimo boccone. Mi chiedo perchè quella strana entità chiamata padania non si separa davvero definitivamente da noi perchè se quelli che stanno a milano non capiscono cosa succede siamo noi in sicilia a pagarne le conseguenze. Il fascismo viene ad arroccarsi sempre qui in caso di fuga. Il nord spacca l’italia e poi dal piemonte vengono quaggiù a romperci le ovaie per riunirla. E indovinate dove sbarcano gli alleati ogni volta che l’italia deve essere liberata?

Non per fare problemi, figuriamoci, che qui siamo tanto ospitali. Almeno avvertirci qualche giorno prima. Restiamo in riva al mare con il caffè e i cannoli pronti. 

—>>>Per la manifestazione di Roma del 17/10/2009 sarà in funzione il legal team e un centro di assistenza legale a cui tutti gli avvocati possono fare riferimento – Casa dei Diritti Sociali Via Giolitti 225 (Stazione Termini).Il numero di telefono da chiamare in caso di necessità è 3336962718Legal Team Italia www.legalteamitalia.it

Posted in Anticlero/Antifa, Omicidi sociali, Pensatoio.