Stamattina un uomo che viene chiamato “pensionato” ha ammazzato sua moglie nella "civilissima padania", in un paese della provincia di milano. Per trovare la notizia sui giornali serve la lente di ingrandimento. Relegata tra le brevi, cioè quelle notizie delle quali non interessa nulla a nessuno.
Un po’ più spazio nei giorni scorsi è stata data alla notizia sulla sentenza che condanna un accusato per stupro sebbene la sua difesa sostenesse che la disinibizione dei tempi e la con sensualità iniziale fossero sufficienti a lasciare al suo cliente la libertà di fare quello che gli pareva.
Se vi interessa, a Firenze sta per essere attivato un progetto di aiuto agli uomini violenti. L’associazione Artemisia, assieme alla Asl con un finanziamento del Cesvot promuovono un progetto per l’ascolto di uomini che stanno riflettendo sui propri comportamenti, sulla rabbia, su problematiche relazionali e sulla genitorialità e hanno bisogno di aiuto e sostegno.
C’è un numero telefonico attraverso mettersi in contatto in forma anonima con il centro ed è 339.8926550. Il centro sarà inaugurato il 2 ottobre assieme al rappresentante di un centro per uomini maltrattanti che si trova a Barcellona.
Scusate la brevità ma mi attengo alle direttive del governo: se non vuole apparire incapace di risolvere questi problemi bisogna cancellare le notizie di violenza maschile dalla stampa.
La prossima volta sarò ancora più breve: scriverò che un anziano e inoffensivo giocatore di tressette ha inferto involontariamente qualche coltellata alla moglie, una donna senza nome della quale basta ricordare il ruolo "coniugale". Poi parlerò del "grande" centro e mi ci fionderò in mezzo come fosse un hula hoop per schekerare un po’ di nomi logori e farli riapparire improvvisamente nuovi.