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Vogliamo il diritto di attraversare il web senza essere costrette al silenzio. Stalking digitale e squadrismo maschilista in rete

"L’hai voluto tu!" – E’ un modo di dire. Si attribuisce alla vittima la causa della persecuzione, di una cattiva azione, di un gesto violento. Lo avrete sentito dire mille volte. C’è il genitore che lo pronuncia mentre riempie di schiaffi il figlio. C’è il marito che lo ripete mentre ammazza di botte la moglie.

E’ un modo di dire che stabilisce la distanza tra potente e subordinato, tra schiavo e padrone, tra adulto e bambino.

"L’hai voluto tu!" normalmente segue ad un "ti avevo avvertito" e frasi di questo tipo vengono interiorizzate e diventano parte di un modello culturale esteso in ogni direzione.

Così se la polizia picchia la massa di manifestanti che dissente dalla politica del proprio governo è perchè "l’hanno voluto loro", e già che "li avevamo avvertiti".

Uno dei meccanismi più frequenti nei rapporti che intendono imprimere una gerarchia è quello di criminalizzare il dissenso. Ciò avviene nella società e avviene in famiglia. Avviene nelle discussioni tra conoscenti del mondo reale e in quelle via web.

Lo fa il premier che intende punire le persone che esprimono opinioni diverse dalla sua, figuriamoci gli altri.

Stabilire un rapporto di potere significa imporre IL MODO di dire le cose. Con frasi del tipo "non è questo il tono che devi usare" oppure "puoi dirlo con altre parole". Ed è tutto falso perchè in realtà si demolisce il metodo per distruggere il dissenso, per educarlo, per accerchiarlo e costringerlo in un gergo scelto da chi vuole detenere le briglia della discussione.

Stabilire un rapporto di potere significa sminuire i soggetti che esprimono il dissenso prima di sminuire il dissenso stesso. I manifestanti diventano facinorosi, sovversivi, terroristi. Le donne diventano puttane o, se attiviste, zitelle, cretine, lesbiche. Tutto ciò viene pronunciato in maniera offensiva per togliere credibilità alle persone, per distruggere "il testimone" prima della testimonianza, come si usa dire dentro le aule di giustizia, per demolire il dissenso senza parlare di nulla se non delle persone che lo portano avanti.

Tutt* noi, chi più o chi meno portiamo addosso un marchio ed è anche sopportabile se non fosse che ci ritroviamo in un periodo storico in cui è il nazista a offenderti dandoti del comunista, in cui è la serva del padrone a darti della puttana, in cui è il maschilista idiota a darti della cretina. Il mondo alla rovescia.

Capita dunque che basta esprimere una opinione per vedersi denunciate e capita anche che basta sostenere delle tesi diverse da altri per vedersi quotidianamente molestate.

Sapete cos’e’ uno stalker digitale?  E’ quella persona che non è d’accordo con voi e deve farvelo sapere a tutti i costi e vi sfida alzando il tiro delle offese e delle minacce. E’ un soggetto particolarmente disturbato che vi infogna i forum o lo spazio commenti per farvi sapere che esiste, pregandovi di tenere conto di lui perchè senza il vostro sguardo non vive.

Il nostro blog è attivo da oltre due anni e sin dall’inizio abbiamo avuto parolacce, commenti offensivi, minacce. Niente di fondamentale. Ci siamo abituate. Capita. E’ il web. Basta ignorare tutto. E noi che non vogliamo fare nessuna denuncia siamo andate avanti perchè non ci importa e non pensiamo certo che tutto il mondo debba essere d’accordo con noi. 

Lo stalking però è una cosa ossessiva, ti insegue ovunque, ti cerca in pubblico e in privato, ti lascia commenti strazianti pregandoti di pubblicarli dopo aver scritto che sei una troia, ti scrive email deliranti con minacce di morte e anche a questo siamo abituate. E’ il web. Basta ignorare tutto.

Se lo stalking non trova spazio dove sei tu allora lo cerca altrove, cerca di fare proselitismo e di dare connotazione politica alla propria ossessione. Si fa squadrismo maschilista e punta a tutte quelle che si occupano di certi argomenti, senza distinzione alcuna. E’ scientifico ed è facile capire come, chi, quando, perchè.

Lo squadrismo maschilista punta a ridiscutere su un forum la questione maschile e lo fa continuando a restare ossessivamente collegato a questo blog così come ad altri siti che si occupano degli stessi temi. Non sanno inventare. Non sanno proporre. Sanno solo stare appesi alle donne che qualcosa fanno, che lottano per i propri diritti, contro gli stupratori, gli uomini violenti, i maschi assassini, il sessismo diffuso. Ed è questo il fatto che più evidentemente li disturba perchè insistono ed esigono attenzione e si intrufolano lasciando tracce ovunque, ossessivamente, come se non avessero altro da fare.

Loro non vogliono che altre persone abbiano opinioni diverse. Impongono un registro, e passi se continuano a crogiolarsi negli stereotipi scemi che vogliono le femministe "zitelle", "cretine" e un mucchio di altre cose. Passi tutto, noi non imponiamo il silenzio e non andiamo a disturbarli per dire loro di correggere il tiro, che è sbagliato quello che pensano. Ciascuno fa la sua battaglia nei modi che preferisce. 

Quello che non ci sta più bene è che è chiaro che ci hanno scelte come nemiche e che le minacce via mail unite a quel "pagherete tutto" che sta scritto sul forum è semplicemente il segno che tutto ciò non capita, non è il web ma sono le persone e non si può ignorare. Oltretutto ci addebitano il motivo del loro odio (più scrivete e più "vi fate odiare", esattamente come pensano che "gli stupratori esistono perchè esistono le donne provocanti") che è proprio il segno che sono parecchio fuori di testa. Ricercare i motivi del "proprio odio" e delle proprie ossessioni negli altri, nel fatto che gli altri e le altre semplicemente esistono è proprio di chi cerca una ragione qualsiasi per sfogare odio, misoginia, cattiveria, violenza che in questo caso passa attraverso la parola scritta.

La libertà d’opinione è fondamentale. Avere un computer e usarlo come un’arma sentendosi invincibili è però come stuprare una donna con un passamontagna. 

Sia chiaro, non ci piace lo squadrismo fascista nella realtà e non ci piace nel mondo virtuale. Il web non è un mondo a se’ e ciò che non ammettiamo nel mondo reale non lo ammettiamo nel mondo virtuale.

Come dire: se ci mettiamo d’impegno possiamo fare un sacco di cose serie. Non è una questione personale. Tutto ciò è una questione politica. Immaginiamo che non basti dire che ci siamo scocciate ma lo diciamo comunque: ci siamo veramente stancate. Ci siamo stancate di doverci trincerare nei nostri spazi chiusi. Di dover essere costrette a moderare i commenti, come fossimo costrette a metterci il burka tecnologico per passare inosservate. Ci siamo stancate di prenderla allegramente, di ignorare la questione, di lasciar stare accompagnate dai risolini dei tecknocrati che pur essendo compagni e antisessisti comunque non capiscono che se il web non è un posto che noi possiamo attraversare esattamente come non possiamo attraversare liberamente le strade allora c’e’ un problema. Siamo stanche di dire che il web è sessista, stanche di dircelo tra di noi in privato: ti hanno minacciato? l’hanno fatto anche con me. Si è anche firmato? anche il mio, tu guarda che arroganza. Pensano di essere intoccabili.

Siamo stanche che tutta la bella gente che parla di neutralità nel web sia attenta ad un sacco di cose e poi non ragioni con noi di autodifesa digitale. Stanche perchè vuoi o non vuoi la questione di genere ci insegue e ci invade anche qui. E non è vero che nel web siamo tutti uguali perchè il web è teatro delle stesse identiche dinamiche che esistono nella realtà.

Siamo stanche di dover passare il tempo a preoccuparci di non disturbare la sensibilità di lor signori maschilisti di merda, stanche di dover misurare le parole, di esprimere le opinioni sapendo che ci causeranno almeno un altro mese di persecuzione pesante, organizzata, a tutte le ore. Come se fosse giusto, come se avessimo combinato una marachella e fosse inevitabile sorbirci la punizione. Siamo stanche di dover essere infognate da chi ci vuole in silenzio mentre tentiamo di fare sentire la voce di tante donne senza voce. Siamo stanche di essere continuamente impegnate a disinnescare le molestie. Siamo stanche e questo è un problema politico. Non solo nostro ma di tutta la comunità che si occupa di libertà e diritti digitali. Non siamo noi che dobbiamo smettere di esistere. Non siamo noi che dobbiamo far finta di niente "tanto è normale". Non siamo noi che dobbiamo subire. C’hanno rotto le ovaie. Abbiamo dei diritti anche noi e – se non fosse chiaro – siamo stanche. Avete idea di cosa può fare per legittima difesa un gruppo di donne stanche e arrabbiate? 

 

Posted in Corpi, Fem/Activism, Misoginie, Omicidi sociali, Pensatoio.


13 Responses

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  1. ivan says

    il web è pieno di vili psicotici osceni. so quanto possa essere avvilente dover affrontare tutta questa bella gente, anche perchè il problema è sottovalutato ma alla lunga è sfiancante essere sempre sotto assedio. che dire? resistere, resistere, resistere. siete meravigliose, avete tutta la mia solidarietà.

  2. KARIS says

    Mi ha fatto rabbrividire tempo fa (e non solo tempo fa, in quanto purtroppo non è di certo l’unico luogo nel quale ho letto certe cose…), un gruppo su FB che parlava appunto di tematiche legate alla violenza sulle donne.
    Un tizio ha scritto, in pratica avvallando e giustificando in toto questi olocausti nel corpo e negli animi femminili, che sareste voi ad esasperare l’uomo fregandolo su più fronti percui egli reagisce così violentemente…
    E secondo me al contrario ancora troppi uomini (Se dicessi che sono tutti così sarei un esagerato, tra l’altro ho come esempio mia sorella e un’altra carissima amica i cui compagni sarebbero da clonare immediatamente…patrimonio in estinzione dell’umanità) compiono tali atti in quanto sono talmente privi di argomenti che solo con umiliazione e violenza assassina,
    sono in grado di argomentare e confrontarsi…
    Come mai, il governo da cui siamo gravati,
    vuole annullare ogni molteplice libertà di espressione?!?!
    Lo fa proprio perchè è in malafede assoluta, infatti se così non fosse non avrebbe alcun problema ad accettare critiche e/o dissensi anche fortissimi.
    Ho 32 anni compiuti da pochi giorni e quindi di robe ne ho lette e sentite abbastanza,
    per poter affermare e riconoscere che nel 99% dei casi ad ammazzare (NoN fa “Solo” questo, cmq…Tacciamo di Stupri, appunto Stolking digitale e non, eccetera) è il maschio.
    Perchè questi non si suicidano e basta senza rovinare altre vite?!?!
    Figuriamoci…La MIA Donna può Esistere SOLO Con Me e PER ME, è l’Ossessione che hanno.
    Poi NoN concepiscono che anche lei possa smettere di amarlo e volersene quindi andare,
    per i loro cervelletti brodosi e malati,
    l’Indipendenza Femminile è un’onta da Lavare col Sangue.
    Poi secondo me ancora infinitamente peggiori,
    sono i padri ed anche le madri (E qui NoN capisco, NoN ci arrivo…perchè NoN si sentono colpite dalla Violenza Maschile prima come Donne e poi come Esseri Umani?!?!NoN gli scatta proprio Nessunissimo moto di Ribellione?!?!Solo Paura di farlo o Talmente Tanta Sottomissione Ancestrale che NoN si Rendono Proprio Conto?!?!)
    i quali sembrano giustificare totalmente il marito della loro figlia che la picchia o ne abusa…….
    Ricorderò per tutta la mia vita una notizia proveniente dalla Turchia..Una Ragazza musulmana stava Annegando, aveva Immantinente Bisogno di Soccorsi.
    Suo Padre ed i Fratelli hanno Intimato agli uomini che volevano aiutarla, di non toccarla Assolutamente, piuttosto doveva essere fatta la Volontà di Dio quindi han Tranquillamente Lasciato che Morisse.

    Da Uomo,
    vi dico GRAZIE per le Vostre
    (Che Sono poi Anche le Nostre, di Quella SANA parte di Nati con Geni XY) Indomite Lotte Quotidiane,
    portatrici Quantomeno di Speranza ed Informazione Autentica.
    NoN Quella di PapiPornoPedoluSkA.

  3. fnstb says

    Ho chiuso il blog per una pressione che ho capito con il tempo. Circumnavigavano attorno ai miei pensieri strani personaggi, in apparenza del tutto inoffensivi, impiegati, psicologi, professori universitari, altre donne, come me. Si presentavano, prendevano confidenza con gli spazi, diventavano di famiglia, cercavano intimità. Esattamente come uno stupratore. Una volta ottenuta la mia fiducia invertivano il significato delle loro parole. Dell’affabilità rimaneva solo l’involucro. Il messaggio che trasportava questa remissività era invece chiaro e deciso: “il femminismo non è da considerare frutto di pensiero teoretico, né giustificato dalle condizioni socio-culturali in cui la donna si trova a vivere. La differenza di genere c’è ed è sacrosanta. Le donne non possono opporsi. Non possono nemmeno permettersi di alzare la testa. Perché se lo fanno, allora “lo hanno voluto loro”, “si meritano una punizione”. Devono essere eliminate. Derubate del loro diritto all’esistenza. Un’esistenza di per sé dissenziente da chi le vorrebbe con un bavaglio alla bocca”.
    Come avete detto voi “stabilire un rapporto di potere significa sminuire i soggetti che esprimono il dissenso prima di sminuire il dissenso stesso”. Esattamente questo.
    Ho chiuso il blog non per sconfitta, ma per lanciare un grido di allarme. Il web è un luogo amato dai vili, da chi ha pulsioni che verrebbero normalmente censurate, o autocensurate, se fossero condotte alla luce del sole. Le donne sono le vittime più allettanti. Chissà perché provocano maggior ludibrio a questi decelebrati.
    Ho notato anch’io un convergere di intenti, e chiamare questa corporazione informatica “squadrismo maschilista” trovo sia molto pertinente.
    Sottovoce, sotto falsi nick, si sta attuando una lotta politica aspra, in cui sono messi in gioco i la dignità e il rispetto delle donne, i loro diritti umani, il diritto all’esistenza, alla libertà d’espressione, alla partecipazione politica, all’emancipazione.
    Sì, è ora di fare rete comune contro un nemico individuato e smascherato.

  4. fab. says

    ho capito di chi parlate. hanno seri problemi a relazionarsi col presente. fanatici. machisti per fedeltà all’ideologia machista. con un paio di teorici che li istigano e sono peggio di loro.
    voi siete veramente in gamba. andate avanti così. io e la mia compagna non potremmo fare a meno di leggervi tutte le mattine.

    piena solidarietà
    ciao

  5. Valeria says

    sono come i testimoni di geova. come i cattolici integralisti. come gli antiabortisti. con la scusa di portare in giro la parola del loro dio maschilista provano a fare proseliti, a convertire e mandano maledizioni e scomuniche alle femministe che non gli aprono la porta.

    invadenti. si sentono in diritto di entrarti in casa, reale o virtuale, a tutte le ore come unici portatori della verità. è splendido il passaggio in cui dite che voi non andate a casa loro. segno vero di grande laicità e rispetto anche per gli stronzi. ma come spiegarlo a gente che pensa e agisce in maniera fanatica che non possono pensare di avere in tasca la verità assoluta e che comunque non possono importi le loro convinzioni in maniera autoritaria. integralisti, cattolici, maschilisti e fascisti. e ora mi torna che li avete chiamati stalker e che parlate di squadrismo. avete ragione voi.

    credo che da ora in poi smetterò di subire anche i testimoni di geova. basta con le bibbie di matti, maschilisti e fanatici.
    ma che bruciassero loro all’inferno e regolassero il loro termometro alla misura della libertà di opinione e di scelta per tutti/e.

    grazie per tutto quello che fate

    cari saluti
    da una compagna della calabria

  6. elle says

    guardate: hanno ricominciato anche con vincenza.

    lei sdrammatizza ma ha dovuto mettere in moderazione i commenti.

    bisogna parlarne e reagire insieme, credo.

    ciao

  7. anna says

    grandiose!
    semplicemente grandiose. io ho dovuto chiudere il blog a causa di gente del genere e quando l’ho detto mi hanno risposto che la colpa era mia che ci facevo troppa attenzione.
    che piagnucolavo.
    altro che piagnucolare. avevo una tale rabbia…
    intanto vado ad aprire un altro blog e poi qualunque cosa ci sia da fare chiamatemi.

    grazie!!!

  8. fikasicula says

    @carlotta
    grazie mille dei complimenti e della disponibilità. grazie davvero. per qualunque evenienza vi mettiamo da conto con l’esercito di avvocate e giuriste femministe che stanno nella rete nazionale 🙂
    anzi vi scriviamo per invitarvi alla prossima iniziativa così se volete mettervi in rete avremmo certamente una risorsa collettiva in più.
    grazie ancora :***
    e grazie a tutte le persone, amici, amiche, compagni e compagne che ci stanno scrivendo in privato.
    a questo pensavamo quando proponevamo una discussione allargata.
    è una questione che non riguarda solo noi. è un fatto politico.
    ci sono donne che sono state costrette a chiudere il blog. tante che hanno dovuto blindare i commenti. tante che devono sopportare minacce e insulti via email.
    non abbiamo detto che siamo stanche tanto per dire. Siamo veramente tutte stanche.

  9. carlotta says

    ciao,
    io vi seguo sempre e per me siete un faro nel buio più totale. mi avete insegnato più voi con questo blog che la scuola e tante persone in tutta la mia vita.
    sono una avvocata e lavoro assieme ad altre avvocate che sarebbero disponibilissime a fare qualunque azione legale se voi ne aveste bisogno.
    se dovesse servirvi noi siamo tutte con voi.
    vi lascio l’indirizzo mail nel commento.
    lo leggete solo voi vero?
    nel caso non fosse così vi prego di copiarlo e cancellarlo.
    scrivetemi e vi passo anche il mio numero di telefono.
    grazie per tutto
    non siete sole
    carlotta

  10. fikasicula says

    @guglielmo
    il termine ti giuro prescinde da noi. corrisponde solo a quello che fanno. su facebook si danno persino appuntamento per “invadere” gli spazi femminili e femministi del web.
    agiscono da squadristi, da branco. come tali li consideriamo.
    un abbraccio a te a tua moglie e alla tua meravigliosa bambina.

  11. guglielmo says

    A me non verrebbe mai in mente di consultare un sito maschilista, mentre la lettura del vostro sta diventando un’abitudine!! A proposito, la definizione “squadrismo maschilista” è davvero brillante. Complimenti ed esprimo, nel mio piccolo, tutta la solidarietà al vostro sempre più gravoso impegno. Quando leggo le cifre che abitualmente riportate sulla violenza alle donne, rabbrividisco pensando che potrebbe capitare a mia moglie o alla mia bambina. Vi saluto molto cordialmente.

  12. fikasicula says

    @emma
    grazie cara,
    noi ci stiamo tutelando, certo

  13. Emma says

    Poveracci, non si rendono nemmeno conto che con la loro sopraffazione danno ragione a qualsiasi ragionamento femminsta. Che poi vorrei proprio vedere se loro, sui loro siti pieni di bugie e deliri, sono all’altezza di pubblicare anche idee diverse. Non credo proprio. Il bello è che si vergognano anche di firmarle, le cazzate che scrivono. Tipo: il potere femminile fa schifo perché abbiamo visto cosa ha fatto Condoleeza Rice! Mai visto ragionamento più stupido, riduttivo e “wonnabe” manipolatorio. Wonnabe perché ci prova, a far passare una cazzata per un raguionamento, si sente che agogna a darsi un tono, ma solo un imbecille potrebbe paragonare i millenni di dominio del potere maschile a una sola donna in posizione di relativissimo potere. Poracci, sono solo da campatire, due gatti che non hanno un cazzo di fare e passano il tempo a infognare il web. Mi dispiace che vi diano così tanto fastidio, ma d’istinto mi viene di consigliare di tutelarvi, ché non si sa mai. Un bacione forte, a presto
    Emma